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La tematizzazione dei conflitti nella letteratura Italiana Otto-Novecentesca
di m-nicotra
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Istituzioni Scolastiche

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Riforma: Se e come è possibile la valutazione formativa nelle superiori
Redazione
A)La valutazione come aiuto
La valutazione che per legge diventa formativa nella scuola primaria è ancora un’illustre sconosciuta nella secondaria di secondo grado ,dove sarebbe una vera rivoluzione,un cambiamento di paradigma se cominciasse ad essere praticata con coerenza e continuità. E’ in riferimento  a questa prevalente situazione che si intende parlarne.
La valutazione formativa non ha come oggetto diretto il profitto scolastico,ma la relazione pedagogica del processo formativo,che viene valutata per poterla migliorare in modo che l’alunno sia aiutato a identificare,a superare le sue difficoltà e a progredire.”La valutazione formativa mira a consentire all’alunno di sapere perchè è riuscito in un caso e non in un altro.(.....) L’obiettivo di questo tipo di valutazione è in effetti di confrontare l’alunno con se stesso e di aiutarlo a compensare le difficoltà identificate da lui e per lui”(De Peretti). E’ la volontà di favorire e sostenere gli apprendimenti degli alunni a caratterizzare la valutazione formativa.Lo scopo della valutazione formativa è quello di aiutare ciascuno alunno ad apprendere e non quello di rendere conto agli altri del suo rendimento.

La valutazione formativa è essenzialmente un’operazione di natura pedagogica; le funzioni annesse sono, secondo Ch. Hadji, quelle di:
Rassicurazione (sostenere la fiducia in sè dell’alunno);
Assistenza(fornire dei riferimenti, dare dei punti d’appoggio per progredire);
Feed-back(dare al più presto possibile un’informazione utile sulle tappe raggiunte e sulle difficoltà incontrate);
Dialogo (nutrire un vero dialogo insegnante-alunno,fondandolo su dati precisi).

Raimondo Giunta
Postato da Michelangelo Nicotra Sabato, 05 dicembre 2020 12:30:00 (2321 letture)

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Riforma: Giudizi e non voti per la scuola primaria
Redazione
Nel recente Decreto sulla scuola che disciplina: gli Esami di Stato conclusivi del I e del II ciclo d’istruzione, la valutazione finale degli alunni, la conclusione dell'anno scolastico 2019/2020 e l'avvio del 2020/2021 è contenuta una disposizione che va oltre l’emergenza Covid-19 e passa alla storia. Dal prossimo anno scolastico 2020-2021 “Tornano i giudizi descrittivi, alla scuola primaria, al posto dei voti in decimi. Una successiva Ordinanza del Ministero dell'Istruzione darà alle scuole tutte le indicazioni operative”.E’ questo un “provvedimento” che entra nell’empireo normativo del Ministero dell’Istruzione, ove ciascuno dei tanti Ministri che si sono succeduti ha apportato innovazioni e modifiche, togliendo, modificando, aggiungendo elementi significativi e aspetti peculiari nei programmi, nei criteri negli indirizzi della scuola italiana. Anche Lucia Azzolina passerà alla storia per aver proposto per la Scuola Primaria la reintroduzione dei giudizi al posto dei voti che il Ministro Maria Stella Gelmini nel 2009 aveva semplificato adottando anche per il primo ciclo la valutazione in decimi, come per gli altri ordini di scuola.

Giuseppe Adernò
Postato da Giuseppe Adernò Martedì, 21 luglio 2020 18:00:00 (3545 letture)

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Riforma: Il Decreto Scuola è legge, approvato in via definitiva alla Camera
Ministero Istruzione e Università
È legge il decreto sulla scuola che disciplina gli Esami di Stato conclusivi del I e del II ciclo di istruzione, la valutazione finale degli alunni, la conclusione dell’anno scolastico 2019/2020 e l’avvio del 2020/2021, le procedure concorsuali straordinarie per la Scuola secondaria di I e II grado. Il decreto, che era stato approvato al Senato il 28 maggio scorso, ha ricevuto oggi il via libera definitivo dalla Camera dei Deputati. “È un provvedimento nato in piena emergenza che consente di chiudere regolarmente l’anno scolastico in corso. Il testo è stato migliorato durante l'iter parlamentare grazie al lavoro responsabile della maggioranza di governo. Con l’obiettivo di mettere al centro gli studenti e garantire qualità dell'istruzione. Ora definiamo le linee guida per settembre, per riportare gli studenti a scuola, in presenza e in sicurezza”, commenta la Ministra Lucia Azzolina.

Di seguito una sintesi del provvedimento ...

miur.gov.it
Postato da Michelangelo Nicotra Domenica, 07 giugno 2020 05:00:00 (3245 letture)

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Riforma: Se la famiglia manca di rispetto alla Scuola. Valutazioni dopo il 45° anniversario della riforma sulla ''democratizzazione'' della scuola
Rassegna stampa

Nel 45°anniversario dell'entrata in vigore dei cd. Decreti delegati nel sistema scolastico italiano (31 maggio 1974) pare utile fare un provvisorio bilancio di questa importante riforma del sistema scolastico italiano
Il Decreto più noto è il 416 poiché introdusse il principio della partecipazione democratica alla vita della scuola, istituendo i cd. organi collegiali che sancirono l'ingresso della componente dei genitori e – nelle superiori- anche di quella degli studenti nei consigli di classe e nei consigli di circolo e di istituto.
Molta acqua è passata sotto i ponti della gestione collegiale della scuola, con luci ed ombre: da un lato c'è chi ha lamentato una eccessiva ingerenza delle famiglie nelle questioni tecnico-didattiche-metodologiche proprie degli insegnanti. Altri hanno evidenziato come questo sistema abbia creato ulteriore burocrazia nella scuola, appesantendo le procedure di gestione con passaggi nuovi e spesso conflittuali, non di rado con interferenze della politica.

Francesco Provinciali

Postato da Andrea Oliva Giovedì, 14 maggio 2020 08:00:00 (2372 letture)

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Riforma: Decreto Legge sulla scuola e nessuna attenzione ai temi della governance nelle autonome Istituzioni scolastiche
Sindacati
E' in dirittura di arrivo al Consiglio dei Ministri il cosiddetto "Decreto Scuola" che si propone di affrontare le emergenze con "misure di straordinaria necessità ed urgenza nei settori dell'istruzione, dell'università, della ricerca e dell'alta formazione artistica musicale e coreutica". Quali potrebbero essere le vere emergenze di oggi della scuola italiana? Secondo Ancodis l'insufficiente numero di docenti di posto comune e di sostegno, l'inadeguatezza numerica del personale ATA, i tanti edifici scolastici pubblici e privati con gravi o importanti problemi connessi alla sicurezza e all'abbattimento delle barriere architettoniche, la revisione della governance scolastica fondata ancora su due figure (DS e DSGA) ma certamente non adeguata ai moderni bisogni delle autonome Istituzioni scolastiche.

Siamo convinti che affrontare queste emergenze significhi dare le risposte per una visione di scuola efficiente nell'organizzazione, efficace nei servizi, di qualità nell'offerta formativa per i nostri alunni.

ANCODIS Palermo
Postato da Michelangelo Nicotra Giovedì, 10 ottobre 2019 17:00:00 (2823 letture)

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Riforma: Profondo sud: i danni della legge 107 e il meridione sempre più povero
Opinioni
Apprendiamo tristemente i dati riportati su un articolo della Sicilia, in data 8 settembre 2019. In seguito a un calo demografico, all'aumento di trasferimenti e alla mancanza di servizi, il numero degli alunni per l'anno scolastico 2019/2020, si è ridotto drasticamente. Ci sono circa 12000 studenti in meno nelle nostre classi, così riferisce anche l'onorevole Josè Marano del M5S, la quale presenterà a breve un'interrogazione al Parlamento della regione Sicilia, chiedendo misure di intervento. Negli ultimi 10 anni, si è registrato uno " svuotameno" delle regioni meridionali ( solo in Sicilia 500000 persone), a cui ha contribuito anche la " Buona Scuola" costringendo tante docenti e tanti docenti a trasferirsi, in molti casi con figli piccolissimi a seguito, a migliaia di kilometri dai luoghi di residenza e in seguito a una assunzione e a una mobilità obbligatoria.

Nonsisvuotailsud
Esiliati Attivi
Nastrini Liberi Uniti
Postato da Michelangelo Nicotra Venerdì, 06 settembre 2019 10:00:00 (2937 letture)

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Riforma: Nuovo confronto aperto sulla Scuola italiana. Il punto di vista dei Collaboratori del Dirigente Scolastico
Sindacati
Leggiamo in queste ore dell’apertura di 6 tavoli tecnici nei quali il PD ed il Movimento 5 Stelle si confronteranno per realizzare una piattaforma programmatica finalizzata a far partire una possibile nuova esperienza di governo. Tra i temi, in particolare, quello della scuola suscita la nostra attenzione e, dunque, riteniamo di intervenire in merito alla tema della governance delle autonome Istituzioni Scolastiche. Se l’Autonomia scolastica - ai sensi del DPR 275/1999 - resta nella visione comune alle due forze politiche allora non può non essere aperto il tema della VERA autonomia oggi ferita ed indebolita da scelte politiche di questo ventennio che di fatto hanno consentito soltanto una parziale attuazione. Ed, in particolare, ci riferiamo all’Autonomia organizzativa - l’art. 5 - (e finanziario-gestionale) che di fatto non ha messo i Dirigenti Scolastici nelle condizioni di attuare pienamente e coerentemente al PTOF quanto programmato e definito negli OO.CC..

Rosolino Cicero
Presidente ANCODIS Palermo
Postato da Michelangelo Nicotra Lunedì, 26 agosto 2019 07:00:00 (2659 letture)

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Riforma: Autonomia differenziata, la partita è aperta
Attività parlamentare
La posizione assunta dal presidente del consiglio Conte che sembra depotenziare il devastante progetto di Autonomia differenziata, almeno per quanto riguarda la scuola, deve essere presa per quella che è: un altro sintomo delle gravissime contraddizioni in cui si dibatte il governo gialloverde. Non si può in alcun modo abbassare la guardia - ha dichiarato Luca Cangemi, della segreteria nazionale del PCI. Nessun pericolo può considerarsi archiviato intanto perché la doppia trattativa all’interno del governo e tra il governo e le regioni Veneto, Lombardia e Emilia-Romagna continua a svilupparsi nella più intollerabile opacità, senza chiarezza neanche sui testi di cui si discute. Per quanto riguarda la scuola, ad esempio, se certo il tema del carattere nazionale del reclutamento degli insegnanti è assai rilevante, altri punti in discussione sono pure importanti (contratti integrativi regionali, istruzione professionale, didattica, tanto per citarne alcuni) e di essi nulla si sa.

pcistruzione@libero.it
Postato da Michelangelo Nicotra Lunedì, 22 luglio 2019 13:00:00 (3794 letture)

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Riforma: Perché il ministro Bussetti ha fallito il proprio compito istituzionale e deve presentare le dimissioni
Sindacati
Il divario tra Nord e Sud dovrebbe preoccupare. Vorremmo sentire proposte diverse dal Ministro Bussetti, rispetto alla secessione scolastica del Nord, proposte concrete sul modo di ridurre l'abbandono scolastico (non solo durante la campagna elettorale della "sua" Lega), vorremmo una presenza costante al sud da parte del Ministro, per un anno dovrebbe risiedere a Napoli, a Palermo, a Reggio Calabria, a Taranto, non soltanto discutere di regionalizzazione scolastica con i governatori di Lombardia e Veneto. Insomma, vivere insieme agli insegnanti del Sud, agli studenti al personale non docente che vivono la scuola per 36 ore alla settimana. Entrare nel tessuto scolastico e studiare il problema della difficoltà degli studenti a raggiungere un livello più alto nelle conoscenze e nelle competenze della lingua italiana, delle lingue straniere e della matematica. E' questo l'obiettivo di un ministro dell'Istruzione, stare insieme ai propri "amministrati", nelle zone ad alto rischio delinquenza e mafia, ad alto rischio disoccupazione. Risolvere i problemi e non presentare e avallare proposte per dividere l'istruzione in Italia.

Paolo Latella
Unicobas Scuola & Università
Postato da Michelangelo Nicotra Domenica, 21 luglio 2019 08:00:00 (2876 letture)

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Riforma: Autonomia si .... Regionalizzazione no!
Sindacati
E’ in corso il dibattito sul tema della autonomia differenziata ed, in particolare, della cosiddetta regionalizzazione del sistema scolastico italiano. Si tratta di un dibattito che trova le origini nel contratto di governo nel quale al paragrafo 20 si legge “Sotto il profilo del regionalismo l’impegno sarà quello di porre come questione prioritaria nell’agenda di Governo l’attribuzione, per tutte le Regioni che motivatamente lo richiedano, di maggiore autonomia in attuazione dell’art. 116, terzo comma, della Costituzione”. E continua “Il riconoscimento delle ulteriori competenze dovrà essere accompagnato dal trasferimento delle risorse necessarie per un autonomo esercizio delle stesse…”. Dunque già dalla nascita del governo Conte le parti contraenti avevano sottoscritto un accordo che faceva presagire alle odierne conseguenze.

ANCODIS
Postato da Michelangelo Nicotra Domenica, 14 luglio 2019 07:00:00 (2187 letture)

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Riforma: Al Governo si gioca a spaccare la scuola ed il paese
Attività parlamentare
In un post di queste ore l’on. Di Maio afferma: ”L'autonomia è nel contratto e si farà, ma sarà un'autonomia per tutti gli italiani, equilibrata e giusta". Bisognerebbe spiegargli che quello che ha firmato nel contratto si chiama "autonomia differenziata" appunto perché non riguarda tutti gli italiani, spacca (definitivamente) il paese e discrimina i cittadini, a partire dalla scuola- ha dichiarato Luca Cangemi, responsabile scuola del PCI. All’on. Di Maio e al presidente del consiglio Conte, oltre ad un briciolo di coerenza logica, si dovrebbe chiedere spiegazioni di un dibattito, essenziale per il futuro sociale ed istituzionale del paese, che si svolge su testi segreti, in una vergognosa atmosfera di opacità e confusione. Il sito Roars, che meritoriamente ha pubblicato molti dei materiali su cui governo e regioni stanno discutendo, parla di “golpe tecnico”.

pcistruzione@libero.it
Postato da Michelangelo Nicotra Giovedì, 11 luglio 2019 08:00:00 (2951 letture)

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Riforma: ANCODIS: riconoscere l’Area dei Quadri nel sistema scolastico italiano
Sindacati
Intervenendo nel dibattito “Autonomia, governance e amministrazione delle scuole: analisi e prospettive” promosso da Anquap, il Presidente territoriale Ancodis Palermo, Rosolino Cicero, ha evidenziato la necessità di procedere al riconoscimento giuridico e contrattuale dei Collaboratori dei DS auspicandone la meritata attenzione da parte del MIUR e delle OO.SS..
Cicero ha ribadito che l’attuale governance di un’autonoma Istituzione scolastica è ancorata ad una visione vecchia che non tiene conto della complessità di una scuola e dei compiti assegnati in relazione agli aspetti organizzativi, amministrativi e didattici. Occorre una “rivoluzione culturale” nella governance che non può prescindere dalla professionalità e dalle competenze dei Collaboratori i quali, insieme ai DS ed ai DSGA, si adoperano quotidianamente ed in ciascuna scuola al funzionamento ed all’organizzazione del servizio scolastico.

ANCODIS
Postato da Michelangelo Nicotra Lunedì, 24 giugno 2019 08:27:58 (2934 letture)

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Riforma: Concluso il seminario residenziale 'L’autonomia scolastica, venti anni dopo - criticità e prospettive'
Sindacati
L'Anquap - l'associazione nazionale professionale a valenza sindacale, con sede ad Attigliano (Terni) - è stata presente nella struttura alberghiera del VOI Marsa Siclà Resort di Sampieri, in territorio ibleo, dove ha concluso brillantemente le due giornate formative a livello nazionale (17 e 18 maggio u.s,) rivolte a tutto il personale della scuola. Presenti al simposio più di cento convegnisti: dai dirigenti ai direttori, dai docenti agli amministrativi. I temi conduttori dell'iniziativa che si è tenuta in orario antimeridiano sono stati incentrati su "l'autonomia scolastica, venti anni dopo - criticità e prospettive". Nella prima giornata di seminario (venerdì 17/05/2019), hanno interagito il direttore del corso, Domenico Mazzeo (dirigente nazionale Anquap), con il dirigente scolastico Giuseppina Spataro (Istituto Comprensivo "L. Sciascia" di Ragusa, consorziato con l'Anquap), Paolo Anselmo (presidente regionale Anquap Sicilia ) e il dirigente scolastico Vincenzo Giannone (sindaco di Scicli).

Domenico Mazzeo
Ufficio relazioni istituzionali, politiche e della comunicazione Anquap
Postato da Michelangelo Nicotra Giovedì, 23 maggio 2019 08:00:00 (2051 letture)

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Riforma: Bentornata Educazione Civica. Il 29 aprile si vota alla Camera dei Deputati
Redazione
Il 29 aprile alla Camera dei Deputati sarà discusso e votato il testo unificato di legge del 17 aprile che reintroduce con voto l'Educazione Civica. Il nuovo testo di legge, frutto di accordi e di sintesi di circa 15 proposte di legge d'iniziativa parlamentare e di una proposta di legge d'iniziativa popolare che ha coinvolto tanti cittadini che hanno firmato il documento proposto dall'ANCI, superando le 100 mila firme, scandisce in 12 articoli, l'importanza dell'Educazione Civica, per la formazione di "cittadini responsabili e attivi" per la crescita sociale e culturale della Nazione, ma non ci sarà un'ora in più di scuola, si svolgerà per 33 ore nell'arco dell'anno, quale" insegnamento trasversale", per sviluppare "le conoscenze e la comprensione delle strutture e dei profili sociali, economici, giuridici, civici e ambientali della società". Secondo il comma 4 dell'art.2 l'insegnamento dell'Educazione Civica è affidato ai docenti di classe, utilizzando le risorse dell'organico dell'autonomia e "ai docenti abilitati all'insegnamento delle discipline giuridiche ed economiche, ove disponibili nell'ambito dell'organico dell'autonomia".

Giuseppe Adernò
Postato da Giuseppe Adernò Domenica, 28 aprile 2019 10:30:00 (2294 letture)

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Riforma: I 'veri' problemi della scuola
Opinioni
La decisione del Governo di introdurre, con il disegno di legge Concretezza, il controllo biometrico anche per la dirigenza scolastica rischia di alimentare sterili quanto inutili polemiche, perdendo di vista i veri problemi della scuola in Italia. Peraltro nessun docente si è mai lamentato per il fatto che deve adempiere a una serie di formalità per attestare la sua presenza a scuola, né si è mai richiamato alla libertà d'insegnamento per opporsi a questa prassi consolidata. Orbene indipendentemente dall'analisi che si potrebbe fare mettendo a confronto le modalità precedenti di lavoro della dirigenza scolastica, che prevedevano una presenza ordinaria di 36 ore settimanali, anche su base plurisettimanale, all'attuale libertà di organizzare autonomamente  tempi e modi della propria attività che non significa come e quando si vuole ma che comporta  invece impegno, organizzazione, disponibilità, tempestività, presenza senza mai dimenticare che tutto ciò deve comunque avvenire, sempre e comunque, in assoluta trasparenza, guardiamo ai risultati conseguiti nel mondo dell'istruzione pubblica, prendendo spunto da recenti indagini OCSE-PISA, Programme for International Student Assessment, pubblicati sui mass media.

Gennaro Capodanno
Postato da Michelangelo Nicotra Domenica, 21 aprile 2019 23:52:58 (2622 letture)

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Riforma: Bentornata Educazione Civica. Ai Dirigenti è assegnato il compito di ‘cucire il vestito per la piccola Cenerentola’
Redazione
A partire dal prossimo settembre, in tutte le classi, dalla prima elementare alla quinta superiore: non ci sarà un'ora in più di scuola, ma il voto in pagella. Bentornata Educazione Civica e ancora una volta, come la piccola "Cenerentola", dovrà indossare i vecchi abiti e si dovrà adeguare alle variegate esigenze di organico dei singoli Istituti. Ai Dirigenti è assegnato il compito di ingegnarsi a trovare il vestito per la piccola Cenerentola. Non ci sarà, infatti, un'ora in più di scuola, ma il voto in pagella sì. Lo scrive Gianna Fregonara sul Corriere della Sera di ieri precisando che è stato raggiunto un compromesso in commissione Cultura alla Camera su un testo che sarà votato in Aula a partire dal 29 aprile e potrebbe essere approvato prima delle elezioni europee.

Giuseppe Adernò
Postato da Giuseppe Adernò Venerdì, 19 aprile 2019 08:00:00 (2566 letture)

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Riforma: I Collaboratori dei DS incontrano il Sen. Pittoni
Sindacati
Giovedi 11 aprile una delegazione di Ancodis ha incontrato il Presidente della VII Commissione Cultura, Sen. Mario Pittoni, al quale ha presentato un documento con indicati temi e proposte che sono ritenuti fondamentali per il lavoro e la funzione dei Collaboratori dei DS nominati ai sensi del comma 5, art. 25 del D. Lvo 165/2001 e del comma 83, art. 1 Legge 107/2015. Nel documento si evidenzia l'importanza del ruolo dei Collaboratori dei DS nella organizzazione e gestione di ciascuna autonoma Istituzione scolastica, il lavoro nella collaborazione con i DS ed i DSGA, l'assenza di un formale riconoscimento contrattuale nel CCNL, il riconoscimento - oggi inadeguato -  del servizio nel concorso per DS, il tema dell'esonero del 1° Collaboratore in tutte le scuole italiane a partire da quelle affidate a reggenza, la necessità di una formazione specifica sui temi relativi alla governance per quanti decidono di impegnarsi nel servizio della collaborazione.

ancodis1(at)gmail.com
Postato da Michelangelo Nicotra Sabato, 13 aprile 2019 18:00:00 (2339 letture)

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Riforma: La regionalizzazione si farà! Diceva Agatha Christie: 'Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova'
Sindacati
La regionalizzazione si farà! Diceva Agatha Christie: «Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova». I parlamentari 5Stelle e della Lega sulle questioni spinose dell'istruzione, dopo un anno, hanno fatto poco o quasi nulla. Nulla è stato fatto per aumentare gli stipendi a tutto il personale della scuola statale (prof e personale non docente).Nulla sulla Legge 107 ( a parte una legge sulla chiamata diretta ma monca sulla parte dei dirigenti) ma di fatto solo parole ma nessuna norma che ne blocca il funzionamento. Non sono stati cancellati i contributi statali alle scuole paritarie.Non è stato cancellato il sistema di valutazione Invalsi, rimandato solo di un anno.Sull’Alternanza è stato ridotto solo il numero di ore ma c’è ancora.I controlli alle scuole paritarie sono ancora una pura fantasia. A pensar male di solito non si sbaglia mai. Perché è tutto fermo?Ecco gli indizi che mi fanno pensare che alla fine la regionalizzazione verrà attuata.

prof. Paolo Latella
Docente e giornalista Membro della segreteria nazionale e segretario Unicobas Scuola & Università Lombardia
Postato da Michelangelo Nicotra Mercoledì, 10 aprile 2019 07:00:00 (2322 letture)

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Riforma: Lettera al Ministro dell'istruzione di SOS Geografia
Comunicati
Gentile Ministro, con piacere la informiamo che,  anche quest’anno, i Campionati Interregionali e Italiani della Geografia, svoltisi all’I.I.S. “D.Zaccagna” di Carrara ed organizzati da SOS Geografia e AIIG Liguria e Toscana, si sono svolti con grande partecipazione e crescente entusiasmo, sia da parte degli studenti (circa 400) che dei loro docenti. Nei Campionati Interregionali (Toscana, Liguria, Emilia-Romagna) si è affermato l’I.C. “Della Torre” di Chiavari (Ge). Nei Campionati Italiani della secondaria di primo grado l’I. C. “I. Calvino” di Sanremo (Im) mentre nei Campionati della secondaria di secondo grado il Liceo Scientifico “G.Marconi” di Carrara (Ms).

X il Coordinamento Nazionale SOS Geografia
prof. Riccardo Canesi
Postato da Michelangelo Nicotra Mercoledì, 03 aprile 2019 08:00:00 (33957 letture)

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Riforma: Autonomia scolastica e regionalismo differenziato
Redazione
L' autonomia scolastica, che ha già 20 anni di vita, deve fare i conti con gli enti locali e per sventura di tanti anche con le Regioni che vogliono la gestione del servizio scolastico dopo essersi assicurato quello dell'istruzione e formazione professionale. Purtroppo un'autonomia che prescindesse da questo rapporto, diventerebbe la soluzione di un mero problema di gestione amministrativa di una unità scolastica. Non avrebbe alcun respiro culturale e politico. E' anche vero, però, che non è accettabile da molti punti di vista che la scuola diventi una semplice emanazione degli enti locali, perchè ai difetti del localismo dell'istituto si aggiungerebbero quelli nefasti e provati del localismo politico (lentezza, clientelismo, distorsione delle risorse, invadenza etc).

Raimondo Giunta
Postato da Michelangelo Nicotra Venerdì, 22 marzo 2019 09:00:00 (26423 letture)

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Riforma: Appello per uno sciopero unitario contro la regionalizzazione della scuola
Sindacati
Il Disegno di Legge del governo Lega-5Stelle /sull’Autonomia differenziata/ di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna porta a disastroso compimento la riforma costituzionale del Titolo V del 2001 (approvata dal governo dell’allora centro-sinistra) e intende dare a tutte le regioni che ne assumeranno l’iniziativa la competenza esclusiva su diverse materie, tra cui, oltre alla Sanità, l’Istruzione. Quest’ultima verrebbe organizzata in base alle disponibilità economiche territoriali, con uno Stato che abdicherebbe alla propria funzione istituzionale, acuendo il divario economico e sociale tra Nord e Sud, tra regioni ricche e povere, emarginando i più vulnerabili e indifesi. In base al DL, tutte le materie oggi proprie dello Stato in merito all’Istruzione sono trasferite alle regioni: finalità, funzioni e organizzazione dell’istruzione e formazione; valutazione degli studenti (Invalsi) con indicatori territoriali specifici; percorsi di alternanza scuola-lavoro e formazione dei docenti; contratti regionali per il personale; ...

Piero Bernocchi
portavoce nazionale COBAS
Postato da Michelangelo Nicotra Sabato, 16 marzo 2019 09:00:00 (26599 letture)

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Riforma: Siamo prossimi all’eutanasia dell’autonomia scolastica: passare dal PTOF al PAS!
Opinioni
L'8 marzo 1999 è stato promulgato il DPR 275 "Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59" che ha avuto applicazione dal 1° settembre 2000. L'autonomia scolastica ha modificato notevolmente il mondo della scuola unitamente alle relazioni interne ed esterne: siamo passati da "scuola" ad "Istituzione scolastica" con ruoli e funzioni nella quale l'autonomia, la vision e la mission orientano il patto formativo con le famiglie, la ricerca e l'impiego di tutte le risorse finanziarie, l'organizzazione e la gestione delle risorse umane e professionali. Nell'intenzione del legislatore, la scuola doveva evolvere in istituzione giuridica autonoma investita in primo luogo del compito fondamentale di identificare gli specifici bisogni formativi, culturali, organizzativi e di sviluppo delle rispettive comunità territoriali, entro i limiti costituiti dagli obiettivi nazionali, dagli standard e dai requisiti del servizio di istruzione fissati dallo Stato.

Il Presidente ANCODIS - Palermo
prof. Rosolino Cicero
Postato da Michelangelo Nicotra Mercoledì, 13 marzo 2019 09:00:00 (26556 letture)

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Riforma: Dagli studenti un forte segnale contro le politiche del governo
Attività parlamentare
Forti mobilitazioni studentesche hanno attraversato oggi l'Italia, contro le politiche del governo gialloverde che attaccano la scuola pubblica, ne colpiscono la possibilità di svolgere la propria essenziale funzione, la svuotano di senso. L'incredibile comportamento sugli esami di maturità, i tagli delle risorse, la promessa tradita di abolizione della legge 107, gli imbrogli su alternanza scuola/lavoro e Invalsi: sono le scelte governative che i cortei studenteschi hanno giustamente denunciato e condannato. Sullo sfondo,inoltre, vi è la gravissima minaccia di marca leghista dell'autonomia differenziata, che spezzando l'unità del sistema scolastico nazionale, colpisce il più grande fattore unificante del paese e apre enormi spazi alla privatizzazione.

pcistruzione@libero.it
Postato da Michelangelo Nicotra Venerdì, 22 febbraio 2019 08:00:00 (2459 letture)

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Riforma: Stiamo predisponendo un piano strategico per migliorare la qualità e l’efficacia dei settori Scuola e Ricerca
Ministero Istruzione e Università
Sono undici le priorità politiche del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca per l'anno 2019, contenute nell'Atto di indirizzo firmato dal Ministro Marco Bussetti e pubblicato oggi sul sito del MIUR. Edilizia scolastica. Inclusione scolastica e contrasto alla dispersione scolastica. Ampliamento dei percorsi formativi ITS e ridefinizione dell'alternanza scuola-lavoro. Revisione e miglioramento del sistema di reclutamento e formazione del personale della scuola di ogni ordine e grado. Attività sportive scolastiche. Politiche per garantire e accrescere il diritto allo studio. Valorizzazione della formazione superiore e della ricerca, con particolare riferimento al capitale umano. Internazionalizzazione della formazione superiore e della ricerca. Valorizzazione del sistema di valutazione nazionale: studenti, scuole, docenti, dirigenti scolastici. Prevenzione della corruzione e trasparenza. Attuazione delle politiche di coesione e dei programmi comunitari nel settore istruzione. Questi gli ambiti di intervento per i quali sono state definite precise linee di azione.
miur.gov.it
Postato da Michelangelo Nicotra Domenica, 23 dicembre 2018 07:00:00 (2542 letture)

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Riforma: Nuovo Regolamento amministrativo-contabile delle scuole. Bussetti: “Sburocratizziamo per mettere al centro della scuola gli studenti
Ministero Istruzione e Università
È stato pubblicato ieri sera in Gazzetta Ufficiale il nuovo Regolamento amministrativo-contabile delle scuole che sostituisce quello in vigore dal 2001. Il nuovo testo, più snello del precedente, recepisce le novità normative che sono state introdotte in questi anni, in particolare quelle relative agli appalti, facendo ad esempio chiarezza sul tema delle soglie per l'affidamento di lavori, servizi e forniture da parte delle scuole. Prevista anche una maggiore trasparenza nella stesura del Programma Annuale e, più in generale,  nella rappresentazione dei fatti contabili e gestionali: dovranno essere esplicitate con chiarezza le finalità e le voci di spesa cui vengono destinati i contributi volontari versati dalle famiglie o le risorse reperite attraverso le raccolte di fondi, anche quelle effettuate attraverso l'adesione a piattaforme di finanziamento collettivo (crowdfunding). Si tratta di un provvedimento organico che diventa un vero e proprio 'manuale' di contabilità per gli istituti scolastici. E rappresenta il punto di partenza di un processo di evoluzione che consentirà gradualmente alle scuole di  gestire le spese in maniera semplificata e più efficiente, lavorare in modo standardizzato e omogeneo su tutto il territorio nazionale, migliorare i servizi verso alunni e famiglie e ridurre i carichi di lavoro delle segreterie.

Il link alla Gazzetta Ufficiale
Postato da Michelangelo Nicotra Domenica, 18 novembre 2018 12:00:00 (2915 letture)

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Riforma: Restiamoalsud - Incontro al Senato docenti e senatrici. Per i docenti in arrivo il 'domicilio professionale'
Redazione
"Chiediamo che il Governo ponga rimedio alle assurdità poste in essere dalla L.107 e dalla sua irrazionale e sbagliata applicazione. Chiediamo, dopo la nuova mobilità i cui risultati ci costringeranno ancora al Nord, una soluzione immediata e a costo zero con le assegnazioni provvisorie, da destinare ai docenti di ruolo richiedenti compresi i colleghi senza titolo del sostegno su tutte le cattedre in deroga destinate agli alunni con disabilità". Questa reiterata richiesta è stata oggetto dell'incontro al Senato tra alcuni docenti di Catania, Siracusa e Ragusa, con la Presidente della Commissione lavoro pubblico e privato e previdenza sociale, Sen. Nunzia Catalfo e la Sen. Barbara Floridia, membro della Commissione Istruzione pubblica e beni culturali. La delegazione degli insegnanti siciliani, coordinata da Cristina Donzella, ha messo sul tavolo delle senatrici diverse questioni e nel corso dell'incontro sono stati trattati i seguenti punti:...

Giuseppe Adernò
Postato da Giuseppe Adernò Giovedì, 01 novembre 2018 09:00:00 (2958 letture)

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Riforma: Tempo scuola per contrastare la dispersione. La Sicilia diventa laboratorio del Sud Italia
Ministero Istruzione e Università
Un Accordo di Programma per contrastare la dispersione scolastica e potenziare l'offerta formativa rivolta agli studenti siciliani, garantendo loro più tempo scuola. È quello che hanno presentato questa mattina all'Istituto Comprensivo Statale "Giovanni Falcone" di Palermo il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Marco Bussetti, e il Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci. "Oggi avviamo un'importante collaborazione grazie alla quale la Sicilia diventa laboratorio del Sud Italia - ha dichiarato il Ministro Bussetti -. Siamo nella Regione con il tasso più basso di tempo pieno: solo il 7,17% degli studenti ne fruisce. A fronte di una media nazionale del 34,76%. E le cose non migliorano quando parliamo di dispersione scolastica: la Sicilia ha un tasso del 24,3%, ben al di sopra della media nazionale del 14,7%. Adesso bisogna cambiare rotta. E lo facciamo in maniera strutturale. Partiamo da Palermo, ...

miur.gov.it
Postato da Michelangelo Nicotra Sabato, 29 settembre 2018 12:00:00 (2092 letture)

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Riforma: Raccordo tra il sistema dell'istruzione professionale e il sistema di istruzione e formazione professionale
Ministero Istruzione e Università
Criteri generali per favorire il raccordo tra il sistema dell'istruzione professionale e il sistema di istruzione e formazione professionale e per la realizzazione, in via sussidiaria, di percorsi di istruzione e formazione professionale per il rilascio della qualifica e del diploma professionale quadriennale. Il testo del decreto è in Gazzetta Ufficiale.

Miur.it
Postato da Michelangelo Nicotra Mercoledì, 19 settembre 2018 07:00:00 (2449 letture)

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Riforma: Delegazione ANCODIS incontra alcuni componenti della Commissione Cultura della Camera. Presentata la proposta di istituire il middle management nella scuola italiana
Sindacati
Una delegazione dell’Associazione Nazionale dei Collaboratori dei Dirigenti Scolastici costituita dai Primi Collaboratori dei DS Rosolino Cicero, Adriano Genga e Antonella Venanzuola, ha incontrato a Palazzo Montecitorio le On.li Azzolina, Casa e Villani  componenti del Movimento 5 Stelle nella VII Commissione Cultura, Scienza ed Istruzione della Camera. I rappresentanti di ANCODIS hanno presentato una proposta per il riconoscimento dello status giuridico dei Collaboratori dei DS in una visione moderna della struttura organizzativa delle Istituzioni Scolastiche. Considerato il ruolo, le mansioni e le responsabilità in ciascuna autonoma Istituzione Scolastica di quanti svolgono attività di collaborazione al Dirigente Scolastico nell’ambito gestionale ed organizzativo, al fine di dare un legittimo riconoscimento alla figura dei docenti Collaboratori (Collaboratore Vicario, 2° Collaboratore, Responsabili/Fiduciari di plesso), propongono ai Componenti delle Commissioni Cultura della Camera il riconoscimento giuridico in un inquadramento intermedio (middle management scolastico) tra la figura del Dirigente e quella del corpo docente.

Il Presidente A.N.Co.Di.S. Palermo
prof. Rosolino Cicero
Postato da Michelangelo Nicotra Sabato, 21 luglio 2018 08:00:00 (5977 letture)

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Riforma: Momento catartico di una mattina (caldissima) in Italia
Sindacati
Cari radical chic, cari petalosi rossi, carissimi communisti (bolscevichi contro senso o contro mano scegliete voi) piddini con il rolex: Sapete perché il decreto "Dignità " tanto voluto dal M5S è odiato da Berlusconi e da tutti i padroni (i datori di lavoro sono un'altra cosa)? Semplice perché è un atto dovuto verso la dignità della gente. Questa è la prima vera azione di "sinistra" che tutelerà il popolo. Si, avete letto bene, di sinistra, quella reale. La prossima (in studio in VII Commissione Cultura ed Istruzione di Camera e Senato) sarà quella di cancellare la norma presente nella "BuonaScuola" che vieta al personale precario (insegnanti e personale non docente) di lavorare per più di tre anni. Infatti questa legge tanto voluta da Matteo Renzi, in risposta alla sentenza europea che imponeva all'Italia di stabilizzare i precari dopo tre anni di supplenze, invece di aiutare i lavoratori li penalizzerà gravemente, vietandogli addirittura di continuare ad insegnare non potendo più accettare supplenze annuali.

Paolo Latella
Insegnante e giornalista
Postato da Michelangelo Nicotra Mercoledì, 11 luglio 2018 08:30:00 (1939 letture)

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Riforma: Dove ci porterà il Miur giallo-verde?
Rassegna stampa
Abbiamo un Ministero giallo-verde: il Ministro Marco Bussetti in quota Lega e i due Sottosegretari, Salvatore Giuliano e Lorenzo Fioramonti, in quota Cinque Stelle. Rispetto ad un recente passato la novità è che sia il Ministro sia un Sottosegretario sono uomini di scuola. Quale sarà la linea politica sull'istruzione che nascerà da questo connubio? Al momento è difficile da prevedere, considerato che poco o nulla si dice nel Contratto di governo, dove la scuola occupa il 22° posto su 30 (all'ultimo è collocata l'Università). I soli riferimenti alle "cose da fare" sono la lotta al precariato, la soluzione delle maestre diplomate, e un ridimensionamento (o azzeramento?) dell'alternanza scuola lavoro. Il resto rimane a livello di titoli general generici. L'augurio è che non si riproducano le scelte demagogiche della Buona Scuola: sanatorie à gogo e un numero altissimo di assunzioni slegate dai bisogni reali degli istituti. Si tenga conto invece di alcune questioni indilazionabili quali misure concrete per il soddisfacimento dei bisogni di apprendimento dei ragazzi più deboli. Non dovremmo dimenticare mai che deteniamo il tristissimo primato europeo del maggior numero di NEET (Not in Employment Education and Training), ragazzi che non lavorano e non studiano, mentre il mismatch fra formazione e lavoro si approfondisce.

Adiscuola.it
Postato da Michelangelo Nicotra Lunedì, 02 luglio 2018 09:00:00 (2360 letture)

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Riforma: Bene, per il sindacato SAB, l’abolizione della chiamata diretta dei docenti da parte dei presidi. La tempistica
Sindacati
Con la diffusione del CCNI del 26/6/2018, trasmesso con nota MIUR n. 29748 del 27/06/2018, concernente il passaggio da ambiti territoriali a scuole, di fatto, risulta abolita la chiamata diretta, prevista dalla Buona-Scuola, dei docenti da parte dei dirigenti scolastici a partire dal prossimo anno scolastico. Il sindacato SAB, tramite il segretario generale prof. Francesco Sola, valuta positivamente tale determinazione che aveva portato alla mobilitazione nazionale contro lo strapotere dato ai dirigenti scolastici i quali, nel primo anno di applicazione, avevano posto in essere atti personali, quali richiedere le foto dei docenti, organizzare colloqui con richieste di informazioni anche sullo stato di salute proprio e dei familiari, condizioni economiche, ecc.., per la scelta dei docenti. Per il corrente anno scolastico, invece, una volta che, a livello ministeriale erano stati contrattati nuovi criteri da adottare per la chiamata diretta dei docenti, i dirigenti scolastici, tranne una piccola percentuale, avevano inteso abdicare a tale funzione delegando gli uffici scolastici provinciali territoriali ad assegnare alle scuole i docenti trasferiti su ambiti provinciali. Con la nota di cui sopra il MIUR ha dettato anche la tempistica da rispettare per i docenti ...

F.to Francesco Sola Segretario Generale SAB
www.sindacatosab.it
Postato da Michelangelo Nicotra Lunedì, 02 luglio 2018 08:30:00 (3094 letture)

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Riforma: Buona Scuola, il governo inizia a smontare la riforma: addio alla chiamata diretta dei docenti già da agosto
Ministero Istruzione e Università
Addio alla chiamata diretta per i docenti già da agosto, bonus di merito anche per i precari e corsia preferenziale per l'assunzione di chi supera i 36 mesi di insegnamento. Arrivano le prime picconate alla "Buona Scuola". Il ministro Marco Bussetti è deciso a fare sul serio e ieri al tavolo con le organizzazioni sindacali ha chiuso la partita del cosiddetto "bonus" di merito. La 107 prevedeva, infatti, l'assegnazione di queste risorse solo ai docenti di ruolo compiendo una discriminazione nei confronti dei colleghi precari. Dal prossimo anno non sarà più così: la ripartizione delle risorse finalizzate alla valorizzazione professionale dei docenti avverrà sul numero dei posti in organico indipendentemente dal fatto di essere precari o a tempo indeterminato. L'accordo chiuso tra il Miur e il sindacato prevede che i finanziamenti siano ripartiti nella misura dell'80 per cento in proporzione al numero di posti relativi alla dotazione organica del personale docente e per il restante venti per cento sulla base di fattori di complessità degli istituti e delle aree soggette a maggiore rischio educativo. "Il contratto collettivo - spiega Francesco Sinopoli, segretario Flc Cgil - già prevedeva questa estensione sui precari ma con i fondi del prossimo anno; c'è stata un'importante anticipazione grazie a questo accordo con il ministro. Per la prima volta si è portato in attuazione l'istituto del confronto". Una mezza vittoria per la Gilda che spiega: "È solo - dice Rino Di Meglio - il primo passo verso la cancellazione del cosiddetto bonus merito che ha portato, nella maggior parte dei casi, solo divisioni e conflitti nelle scuole".

Alex Corlazzoli - ilfattoquotidiano.it
Postato da Michelangelo Nicotra Mercoledì, 27 giugno 2018 08:30:00 (2681 letture)

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Riforma: Proposte e soluzioni con un DDL come intervento immediato e strutturale per la scuola pubblica statale
Sindacati
In attesa che il ministro Bussetti individui le criticità nella Legge 107 e definisca un piano strategico per migliorare la scuola italiana mi permetto di formulare alcune proposte e soluzioni, alcune sono in pratica le stesse del M5S presenti nel programma elettorale, altre sono le soluzioni immediate che permetterebbero a un milione di insegnanti e personale non docente di sentirsi finalmente difesi e rispettati da un Governo e dal proprio ministro.
Sugli stipendi purtroppo l'ho scritto varie volte. La prima cosa da fare è cancellare il DM 29/93 che il governo Amato, con il benestare della Cgil, bloccò gli aumenti sotto l'inflazione programmata. Abrogare il d.lgs 165/2001 sulla privatizzazione del pubblico impiego e riconsegnare la Scuola dello Stato alla pura Istituzione di natura costituzionale; Se abbiamo perso 15 mila euro in questi 10 anni il motivo è proprio quello. Gli insegnanti sono professionisti della didattica e i professionisti devono essere retribuiti in modo serio. Gli inservienti dei servizi igienici sulle aree di servizio tedesche prendono di più dei prof italiani. Non sono queste le priorità? Io credo di si. Bisogna ribaltare il sistema partendo dei livelli di priorità.

Paolo Latella Segretario Unicobas Scuola & Università Lombardia Membro esecutivo nazionale
Fonte diritto scolastico prof. Salvatore Sias – direttivo Unicobas Scuola & Università Lombardia
Postato da Michelangelo Nicotra Martedì, 26 giugno 2018 08:30:00 (2659 letture)

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Riforma: La Cattiva scuola è ritornata buona?
Sindacati
In una dichiarazione ripresa dall’ANSA, rilasciata durante la presentazione della futura squadra del Governo targato M5S Giuseppe Conte disse: “rivedere, pressoché integralmente, la riforma della cattiva scuola”. Oggi invece nel discorso alla Camera ha detto che bisogna intervenire nella Buona Scuola perché non tutto va cancellato. Capisco che siamo all’inizio della legislatura ma bisogna essere chiari perché il popolo della scuola è stanco, è deluso, si è sorbito per 5 anni un venditore di pentole e successivamente un rappresentante di pentole e una senatrice con la terza media che hanno prima approvato una legge pericolosa e poi l’hanno applicata con i decreti attuativi. Fregandosene delle proteste e delle richieste di modifiche inviate in VII Commissione Cultura ed Istruzione della Camera dei Deputati presentate dal M5S e  dal mio sindacato Unicobas Scuola & Università. Quindi caro Presidente ci aspettiamo un chiarimento e soprattutto stiamo aspettando il Ministro Marco Bussetti, le sue linee chiare e concrete di indirizzo sulla buona scuola e sulla politica scolastica.

Paolo Latella
Insegnante e giornalista
Dirigente Nazionale Unicobas Scuola & Università
Postato da Michelangelo Nicotra Lunedì, 18 giugno 2018 08:30:00 (2956 letture)

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Riforma: Appello dirigenti scolastici al nuovo Governo
Sindacati
Gent.mi
Il nostro Paese, e con esso il nostro sistema scolastico nazionale, necessitano della stabilità di governo e di amministrazione. Ci rivolgiamo a voi nella convinzione che, sulla base del mandato ricevuto possiate agire con cura e attenzione nei confronti della scuola italiana. In quanto Associazione professionale di Dirigenti scolastici Vi chiediamo di avviare con urgenza ogni possibile iniziativa per favorire un clima di reale alleanza educativa nel mondo della scuola, dove ogni componente ed ogni istituzione statale e non statale siano considerati parte attiva nel rinnovamento formativo, operando in modo che coloro che dirigono oggi le scuole statali e paritarie del sistema pubblico siano considerati come speciali alleati in questa impresa, cruciale per la realizzazione del  bene comune.

Ezio Delfino
Presidente nazionale DiSAL
Postato da Michelangelo Nicotra Domenica, 03 giugno 2018 09:00:00 (2634 letture)

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Riforma: ANCODIS augura buon lavoro al Ministro Dott. Bussetti
Comunicati
Nel giorno del Festa della Repubblica, l’Associazione Nazionale Collaboratori Dirigenti Scolastici esprime le più sincere congratulazioni al Dott. Bussetti per la nomina a Ministro del MIUR da parte del Presidente della Repubblica. Siamo lieti della scelta che alla guida di un ministero strategico per il futuro dell’Italia siederà una persona di certificata esperienza scolastica che, grazie al percorso professionale nei dei diversi ruoli del sistema scolastico, sicuramente ben conosce le criticità e le urgenze della scuola italiana, l’importanza del ruolo dei docenti (oggi purtroppo socialmente ed economico poco riconosciuto!) nella crescita culturale delle giovani generazioni. ANCODIS si augura che – tra gli obiettivi del neo ministro e del Governo Conte – possa avere meritata attenzione la revisione della governance della scuola italiana riconoscendo il lavoro di quanti, nelle diverse forme ed in diversi modi, collaborano per il funzionamento delle moderne I.S. e, ...


Per ANCODIS Nazionale
prof. Rosolino Cicero, Presidente ANCODIS Palermo
Postato da Michelangelo Nicotra Sabato, 02 giugno 2018 12:00:00 (2461 letture)

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Riforma: Presentazione della LIP per la scuola della Costituzione
Comunicati
Giovedì 19 Aprile alle ore 19,30 alla sezione PCI Olga Benario (vicolo Beritelli 7, traversa via Rotonda, zona Piazza Dante) si terrà un incontro di presentazione della Legge di Iniziativa Popolare per la scuola della Costituzione. Partecipano Cristina Bonfante (responsabile scuola PCI Catania), Luca Bruno (LPS-Potere al popolo), Alessio Grancagnolo (CDC-Rete della Conoscenza), Luca Cangemi (responsabile nazionale scuola PCI). La LIP per la scuola della Costituzione è un progetto nato dal mondo della scuola, che punta ad eliminare le controriforme di Renzi, della Gelmini e della Moratti e vuole realizzare la Scuola prevista dalla Costituzione.

Sezione Olga Benario PCI - Catania
Postato da Michelangelo Nicotra Martedì, 17 aprile 2018 08:00:00 (2773 letture)

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Riforma: La toppa di Giuliano sullo sciopero è peggio del buco
Attività parlamentare
Il ministro cinque stelle dell’istruzione afferma che il 5 maggio 2015 non partecipò al grande sciopero contro la “riforma” renziana dell’istruzione solo perché c’erano le prove invalsi. Tre notazioni: 1) non è vero perché le prove furono spostate 2) non è vero perché in un documento pubblico orgogliosamente Giuliano annuncia #iononsciopero  giudicando positivamente la riforma 3) fosse anche vero, avremmo un preside talmente affezionato alle prove Invalsi (che tanti insegnanti contestano) da rinunciare allo sciopero in un momento decisivo. In sintesi una vergogna.

pcistruzione@libero.it
Postato da Michelangelo Nicotra Venerdì, 02 marzo 2018 19:00:00 (2880 letture)

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Riforma: Scuola primaria e dell'infanzia e reclutamento: quale fase transitoria?
Sindacati
"Finalmente" è stato pubblicato il bando che permetterà l'avvio della cosiddetta fase transitoria per il reclutamento dei docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado. Più volte ho definito questo provvedimento una "toppa" che il MIUR ha messo su uno strappo del sistema di reclutamento voluto dal governo Renzi e normato dal governo successivo. Ma è evidente che, dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha chiuso le porte della stabilizzazione ai docenti della scuola primaria e dell'infanzia, questa toppa è striminzita e non copre affatto l'incresciosa situazione di tutti i docenti delle graduatorie d'istituto, acuita dalla citata sentenza. Se è vero che la fase transitoria dovrebbe restituire dignità professionale e prospettive a docenti abilitati estromessi dai piani di stabilizzazione previsti dalla legge 107, dopo la sentenza dell'Adunanza plenaria essa mette in evidenza la grave esclusione da qualsiasi forma di riconoscimento i docenti abilitati di seconda fascia destinati all'insegnamento nella scuola dell'infanzia e nella primaria.

Valeria Bruccola
Postato da Michelangelo Nicotra Sabato, 17 febbraio 2018 10:00:00 (2638 letture)

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Riforma: Al Majorana di Milazzo assegnato dal Miur il diploma in Informatica in quattro anni
Istituzioni Scolastiche
A Milazzo, all'ITT Majorana, assegnato, fra tutti gli istituti tecnici tecnologici di tutta l'isola, l'unico corso quadriennale per il conseguimento del diploma di istruzione tecnica in informatica. Lo ha decretato, nella mattinata di ieri, il MIUR, considerata "la forte rispondenza del progetto prodotto rispondenti ai criteri e ai requisiti previsti dall'avviso pubblicato in ottobre, dell'alta qualità della progettazione" e anche per consentire una ancor maggiore diffusione territoriale e varietà di indirizzi coinvolti. "Si tratta dell'ulteriore dimostrazione, ove ancora necessario-dichiara il preside Stello Vadalà, che abbiamo sentito per telefono-che il Majorana si conferma scuola aperta all'innovazione ed alla sperimentazione. Certo, ci dispiace avere avuto conferma del nuovo indirizzo solo a 4 giorni dalla conclusione delle iscrizioni; crediamo che tutti i ragazzi avessero diritto a conoscere, per tempo, nella sua completezza, l'offerta formativa dell'istituto.

itimajorana.gov.it
Postato da Michelangelo Nicotra Lunedì, 05 febbraio 2018 07:00:00 (2568 letture)

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Riforma: Sperimentazione in 100 scuole e diploma in quattro anni
Redazione
La sperimentazione partirà nell'anno scolastico 2018/19, intanto i ragazzi di terza media vengano avviati ad un consolidamento del metodo di studio e ad esercizi di apprendimento efficace. Con il decreto firmato dal Direttore generale degli Ordinamenti del Miur, Maria Assunta Palermo, è stato reso noto l'elenco delle cento scuole d'Italia che dal prossimo 16 gennaio potranno accogliere le iscrizioni di alunni che dall'anno scolastico 2018-2019 realizzeranno il progetto sperimentale di scuola secondaria di secondo grado in quattro anni anziché in cinque anni. Delle cento scuole ammesse alla sperimentazione di cui 20 della Lombardia, 12 della Campania e 10 della Puglia, solo quattro sono le scuole siciliane: il liceo Scientifico "Mottura" e il liceo classico "R.Settimo" di Caltanissetta; il liceo scientifico "Ruiz" di Augusta, e l'Istituto partitario "Gonzaga" di Palermo. In alcuni licei di Catania la proposta è stata discussa nei Collegi Docenti, ma ha prevalso la linea del "no", guidata dai docenti preoccupati che tale sperimentazione possa produrre riduzione di cattedre e di posti di lavoro...

Giuseppe Adernò
Postato da Giuseppe Adernò Domenica, 31 dicembre 2017 08:00:00 (3148 letture)

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Riforma: Fatte scelte strategiche per Scuola, Università, Ricerca, AFAM: il futuro di tutto il Paese
Ministero Istruzione e Università
"La legge di bilancio per il 2018 contiene molte norme qualificanti per i nostri settori. La manovra mette al centro la crescita, l'inclusione sociale, il lavoro, con molte misure rivolte alle giovani e ai giovani. Il provvedimento partiva con contenuti importanti, che sono stati ulteriormente migliorati attraverso il lavoro parlamentare". Lo sottolinea la Ministra dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, dopo l'approvazione alla Camera del provvedimento. La Ministra sottolinea l'importanza di "una manovra con il segno 'più' per l'intera filiera del sapere". E spiega: "La nostra è stata una scelta strategica: destinare quante più risorse possibili alla formazione, alla ricerca, all'innovazione. Perché questo è il migliore investimento per il futuro non soltanto delle nuove generazioni, ma dell'intero Paese. Le misure approvate mettono al centro la qualità del sistema di formazione e consentono all'Italia di dotarsi degli strumenti necessari per far fronte alle sfide poste dal mondo globalizzato e da un'innovazione tecnologica che procede a ritmi mai registrati nella storia".

Miur.gov.it
Postato da Michelangelo Nicotra Martedì, 26 dicembre 2017 07:00:00 (3397 letture)

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Riforma: La corresponsabilità educativa tra scuola e famiglia
Redazione
A dieci anni dall'emanazione del primo 'Patto educativo di corresponsabilità' voluto il 21 novembre 2007 dall'allora Ministro dell'Istruzione Giuseppe Fioroni, è stata costituita una commissione di studio con la partecipazione dell'ex ministro e dell'attuale ministra Valeria Fedeli, "per innovare e rinnovare il testo, coerentemente con i cambiamenti in atto nella società contemporanea". La scuola, luogo privilegiato di educazione e d'istruzione, a volte fa prevalere la seconda dimensione e trascura alcuni passaggi, gesti e atteggiamenti che sono indispensabili per favorire la modifica dei comportamenti nella logica dei valori del rispetto, della dignità della persona, delle libertà personali. Le manifestazioni di questi giorni che hanno gli studenti vicini ai temi della sicurezza, della cultura di genere, della violenza contro le donne sono indicative di un cambio di marcia, rivelano, infatti, un saper guardare "al di là della finestra" della scuola, un voler meglio conoscere la vita sociale e civile, nella quale la stessa scuola è inserita come istituzione che offre servizi.

Giuseppe Adernò
Postato da Giuseppe Adernò Martedì, 28 novembre 2017 09:00:00 (2567 letture)

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Riforma: Il burn out degli insegnanti è una realtà. Il governo non può continuare a ignorarlo
Attività parlamentare
"Il governo non può continuare a imporre misure, compreso l'allungamento dell'età pensionabile, che rischiano di peggiorare ulteriormente le condizioni di vita e di lavoro degli insegnanti, in larga parte donne, per le quali continua a non riconoscere le malattie professionali". Con questa motivazione i senatori Fabrizio Bocchino e Alessia Petraglia (Sinistra Italiana) e Giuseppe Vacciano (Gruppo Misto) hanno presentato un articolato Ordine del giorno che, se approvato, impegnerà il governo a intervenire per correggere "le evidenti distorsioni e gli impatti negativi che ben 4 riforme previdenziali 'al buio' hanno imposto a questa categoria". "Come segnalato dal dr. Vittorio Lodolo d'Oria in un incontro che abbiamo organizzato recentemente, il Ministero dell'Economia e finanze dispone da anni dei dati sull'idoneità degli insegnanti, ma non li ha mai elaborati, ...

Cristiana Scoppa
Addetta stampa del Senatore Fabrizio Bocchino (Sinistra Italiana)
Postato da Michelangelo Nicotra Mercoledì, 15 novembre 2017 07:00:00 (2935 letture)

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Riforma: Esiste una ricetta per uscire dalla regressione culturale che ha colpito l'Italia? Io credo di si!
Opinioni
L'Italia è la nazione europea con il più alto numero di (NEET) giovani che non studiano, che non sono impegnati in un percorso di formazione, non cercano lavoro e non lavorano. La Commissione europea ha realizzato un'indagine ed è emerso questo dato allarmante: in Italia i NEET sono il 19,9% contro una media Ue dell'11,5%. Questo pericoloso fenomeno sociale, nel nostro Paese, interessa la fascia di età compresa fra i 16 e i 35 anni. C'è un altro elemento che rischia di allontanare i nostri giovani dai percorsi lavorativi ed è la decisone di Bruxelles, che nel 2014 ha definito una data importante per diventare professionisti europei alzando il livello di studio. Infatti dal 2020 per tutti i liberi professionisti europei, il titolo universitario dovrà essere obbligatorio. Uno degli obiettivi primari per l'Unione Europea è quello di agevolare la libera circolazione del lavoro. Come può la nostra nazione uscire da questa situazione?

Paolo Latella
Insegnante e giornalista
Postato da Michelangelo Nicotra Giovedì, 02 novembre 2017 08:00:00 (3926 letture)

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Riforma: Bocciamo i licei brevi
Sindacati
Rivolgiamo un forte appello affinché gli organi collegiali delle scuole superiori rifiutino di partecipare alla sperimentazione dei cosiddetti licei brevi, che consentono un percorso quadriennale di studi al posto di quello di cinque anni. Bocciare questa idea malsana significa salvaguardare la crescita culturale delle giovani generazioni, impedire un ulteriore destrutturazione della scuola pubblica, difendere occupazione e condizioni di lavoro di docenti e di personale tecnico ed amministrativo - ha dichiarato Luca Cangemi, responsabile nazionale scuola del PCI. Entro il 13 novembre gli istituti possono “candidarsi” ad essere tra le cento cavie che sperimenteranno, in tutta Italia, quest’altro passo della controriforma dell’istruzione ...

pcistruzione@libero.it
Postato da Michelangelo Nicotra Venerdì, 27 ottobre 2017 06:00:00 (3946 letture)

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Riforma: Licei Quadriennali,scuola per ciascuno. Sperimentazione domande fino al 13 novembre
Redazione
La burocrazia lenta e complessa appesantisce ogni spazio d’innovazione e le prospettive di un servizio di qualità capace di venire incontro a quanti sono desiderosi di far meglio e di conseguire prima la tappa della maturità e il percorso universitario. Dinanzi ai bastoni traversi delle organizzazioni sindacali, preoccupate soltanto dei numeri (anni di scuola, posti di lavoro, cattedre, senza poi interessarsi di classi con 13 alunni e classi con 32 studenti); alle perplessità di tanti docenti che hanno paura di imbattersi nel nuovo e scommettersi per una didattica di qualità; sorge spontanea la domanda: Che servizio scolastico si offre agli studenti? Il motto, messaggio e valore della scuola italiana: “Scuola di tutti e scuola per ciascuno” rimane una semplice formula stereotipata se non risponde o tende di rispondere ai bisogni degli studenti ed in questo momento sto pensando ai ragazzi bravi, studiosi, impegnati, creativi che sui banchi di scuola “vivono di rendita”, ...

Giuseppe Adernò
Postato da Giuseppe Adernò Martedì, 24 ottobre 2017 21:00:00 (2548 letture)

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Riforma: Ancora nel caos, ministra Fedeli sembra aver visto tutto un altro film
Attività parlamentare
"La Ministra Fedeli aveva assicurato la fine del caos nella scuola, la copertura di tutte le cattedre e il Governo aveva annunciato a tutti che la "Buona Scuola" sarebbe stata la fine della 'supplentite'. Eppure, nonostante la scuola sia cominciata da più di un mese, tante sono le cattedre ancora vacanti, sia su posti normali che sul sostegno. Ma la Ministra Fedeli, intervenuta in Commissione, ha sostenuto che le nomine dei supplenti, da parte degli Uffici Scolastici Regionali sono terminate il 12 settembre e che quelle a cura delle istituzioni scolastiche si sono completate tra il 12 e il 20 settembre". Lo affermano la Senatrice Alessia Petraglia, Capogruppo di SI in commissione Istruzione e il Senatore Fabrizio Bocchino, Segretario della 7° commissione.

UfficioStampa_Misto@senato.it
Postato da Michelangelo Nicotra Giovedì, 12 ottobre 2017 19:00:00 (2494 letture)

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Riforma: Quale insegnamento può dare una scuola che promuove tutti?
Opinioni
Il nuovo sistema di valutazione partirà da quest'anno e riguarderà le scuole elementari, medie mentre dal 2018/2019 anche le superiori.
Il decreto legislativo nr. 62 approvato ad Aprile 2017 sentenzia: “Le alunne e gli alunni della scuola primaria sono ammessi alla classe successiva e alla prima classe di scuola secondaria di primo grado anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione”, ed in caso di promozione agevolata gli Istituti dovranno prevedere: “specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento“. Anche alle medie analogo risultato: “Le alunne e gli alunni della scuola secondaria di primo grado sono ammessi alla classe successiva e all’esame conclusivo del primo ciclo” a meno che non ci siano gravi infrazioni disciplinari oppure trequarti d’assenza nel monte ore previsto. In caso di profonde insufficienze sarà obbligatorio prevedere per chi viene ammesso a classe successiva, i corsi di recupero.

Paolo Latella, insegnante e giornalista
Segretario Unicobas Scuola Lombardia
Postato da Michelangelo Nicotra Lunedì, 04 settembre 2017 07:30:00 (2700 letture)

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Riforma: Licei di 4 anni, scuole medie di 2: il governo 'studia' come diffondere l’ignoranza
Attività parlamentare
Dopo il rilancio della "sperimentazione" della scuola superiore di 4 anni una sottosegretaria del governo Gentiloni lancia l’idea di tagliare un anno di scuola media. Siamo di fronte non solo a un vergognoso degrado politico-culturale ma, soprattutto, ad una pericolosa e organica manovra reazionaria che si pone due obiettivi chiari: ridimensionare violentemente la scuola pubblica e imporre un sistema dell'istruzione adatto ad un mondo produttivo fondato, anche per le funzioni tecniche e progettuali, sulla precarietà e sulla compressione delle retribuzioni. Una ignoranza programmata e di massa, funzionale agli interessi delle classi privilegiate e all' emarginazione di ogni cultura qualificata e critica. Nell' immediato la sperimentazione​ di questo vergognoso progetto significherebbe il taglio di decine di migliaia di cattedre ...

pcistruzione@libero.it
Postato da Michelangelo Nicotra Venerdì, 01 settembre 2017 07:00:00 (2808 letture)

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Riforma: Scuola: Anno nuovo problemi vecchi. Verso la sperimentazione del liceo breve, buon cammino!
Redazione
A settembre risuona la campanella per dare inizio al nuovo anno scolastico.
Sono state annunciate diverse novità che dovrebbero far sperare ad un processo di reale innovazione, alla luce della Legge 107/2015, nota come la "legge della buona scuola", ma sarà veramente "buona"? La macchina innovativa procede lentamente e s'intrecciano elementi di confusione e di disordine. Molte scuole sono prive di dirigenti a causa del ritardato bando del concorso a preside e, quindi, vengono assegnate in reggenza, ma, di fatto, restano prive di guida e solo grazie alla buona volontà dei docenti collaboratori si svolge la semplice attività "ordinaria". Le nomine dei nuovi docenti, i vincitori di concorso, s'intrecciano con le attese di tanti docenti meridionali, nominati al Nord e molti di essi, lo scorso anno sono utilizzati al Sud nei posti di sostegno, anche senza titolo. Ora quest'operazione appare impossibile e non si comprende come i posti utilizzati lo scorso anno, adesso non siano più disponibili, eppure gli alunni disabili con BES e DSA aumentano, i titolari dei benefici della Legge 104 incrementano e sono parecchi coloro che, pur non di ritornare al Nord, sfruttano i benefici della legge, chiedendo un anno di "aspettativa" che garantisce stipendio e minori sacrifici.

Giuseppe Adernò
Postato da Giuseppe Adernò Mercoledì, 30 agosto 2017 09:00:00 (2621 letture)

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Riforma: Licei quadriennali e .... sperimentali
Redazione
La sperimentazione partirà nell'anno scolastico 2018/19 intanto i ragazzi di terza media vengano avviati ad un consolidamento del metodo di studio e ad esercizi di apprendimento efficace. Entrando nel vivo del dibattito del liceo quadriennale, di cui sono stato da sempre sostenitore, ascoltando i variegati commenti e riflessioni di sindacati e gruppi giovanili, vien proprio da rispondere con la celebre espressione di George Christoph Lichtenberg: "Io non so se le cose andranno meglio, quando andranno diversamente, ma una cosa è certa, dovranno andare diversamente." La scuola non può restare ingabbiata nella sua rigida struttura che blocca e mortifica le potenzialità e le risorse dei singoli, ma attraverso una progettata sperimentazione dovrà offrire modelli organizzativi diversi e funzionali, in risposta alle esigenze di ciascuno. Risulta, infatti, difficile l'impresa di rinnovare radicalmente il sistema scolastico e alcuni correzioni potranno contribuire al miglioramento.
 
Giuseppe Adernò
Postato da Giuseppe Adernò Martedì, 15 agosto 2017 07:30:00 (2630 letture)

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Riforma: Licei di quattro anni: tagli a cultura, istruzione, organici e cattedre
Sindacati
La ministra dell’istruzione Fedeli ha firmato il decreto che espande la sperimentazione dei cosiddetti Licei Brevi (di quattro anni) dalle attuali 11 scuole, di cui ben 6 in paritarie, a 60 o 100 istituti su tutto il territorio nazionale. L’obiettivo di ridurre il percorso scolastico di un anno in questo paese non è una novità. Negli anni si è parlato di accorpare scuola primaria e medie inferiori, di accorpare medie inferiori e superiori e da alcuni anni si insiste sul taglio di un intero anno di scuola, negli istituti superiori. Il mantra è sempre lo stesso: metterci al passo con l’Europa, dove i giovani finiscono la scuola un anno prima rispetto agli studenti italiani. In realtà il sistema europeo è tutt’altro che omogeneo, vi sono paesi in cui la scuola termina a 18 anni, che però hanno un sistema in cui la scuola “media” si prolunga fino a 15/16 anni (sul modello anglosassone), ma vi sono paesi, tra cui quelli del Nord, in cui il percorso termina a 19 anni. In altri paesi dipende poi dal tipo di scuola scelto (in Germania, ad esempio).

scuola@usb.it
Postato da Michelangelo Nicotra Mercoledì, 09 agosto 2017 08:00:00 (2640 letture)

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Riforma: 40 anni d’integrazione nella scuola che il governo vuole distruggere
Attività parlamentare
40 anni fa con la promulgazione della legge 517 del 4 agosto 1977 la scuola italiana compiva un passo fondamentale nell’integrazione dei ragazzi e delle ragazze con disabilità. Una scelta forte, frutto del clima culturale di cambiamento e delle lotte sociali degli anni 60 e 70, che poneva il sistema scolastico del nostro paese all’avanguardia sul piano internazionale - ha dichiarato Luca Cangemi, responsabile nazionale scuola del PCI. Purtroppo non possiamo solo limitarci alle celebrazioni ma a esse dobbiamo unire un forte allarme: da diversi anni l’integrazione degli studenti disabili è oggetto di un violento attacco da parte dei governi e della burocrazia ministeriale.  Incurante delle numerose sentenze di condanna che ha dovuto subire dai tribunali amministrativi di tutta Italia e dei pronunciamenti persino della Corte Costituzionale, il ministero continua a tagliare il monte ore di sostegno.

pcistruzione@libero.it
Postato da Michelangelo Nicotra Martedì, 08 agosto 2017 08:00:00 (4003 letture)

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Riforma: Quarant’anni di integrazione. La legge 517, approvata nel 1977 ha guidato il processo di integrazione nella scuola e nella società
Redazione
Il 4 agosto di quarant'anni fa nel 1977 veniva emanata la Legge 517 che ha modificato l'assetto organizzativo della scuola italiano abolendo le classi speciali e inserendo nelle classi comuni gli alunni disabili. La legge 517 del 1977, articolata in 17 articoli, rinnovando il n.7 detta le norme sulla valutazione degli alunni, abolisce gli esami di riparazione e modifica l'ordinamento scolastico. A conclusione della scuola elementare e della scuola media (così si chiamavano allora!) si sostenevano gli esami di licenza elementare e media e c'era anche gli esami di riparazione a settembre che vengono definitivamente abiliti. L'anno scolastico 1977 -78 in fase transitoria ebbe inizio 20 settembre e non più il primo ottobre come un tempo, ma in seguito l'inizio delle lezioni è stato fissato per il 10 settembre, per un complessivo di 215 giorni di lezioni, per poi essere regolarizzato con l'inizio al primo settembre, assicurando 200 gironi di lezioni nel corso dell'anno scolastico.

Giuseppe Adernò
Postato da Giuseppe Adernò Mercoledì, 02 agosto 2017 09:00:00 (2860 letture)

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Riforma: Decreto mezzogiorno, per la scuola solo parole
Attività parlamentare
Il decreto legge presentato dal governo il 20 giugno, per interventi sul mezzogiorno, prevede all’articolo 11 “interventi urgenti per il contrasto della povertà educativa minorile e della dispersione scolastica nel Mezzogiorno”. Un bel titolo ma nella sostanza poco altro. - ha dichiarato Luca Cangemi, responsabile nazionale scuola del PCI. “Il contenuto dell’articolo prevede la futura individuazione di aree di esclusione sociali e la possibilità per le scuole di promuovere progetti in queste aree. Vi è da notare che gli interventi sono finanziati nell’ambito del PON 2014-2020 “per la scuola-competenze ed ambienti per l’apprendimento”. Non vi sono quindi risorse nuove. Il governo continua quindi nell’antica politica di non fare scelte di sistema adeguatamente finanziate, con i risultati disastrosi che sono sotto gli occhi di tutti.

pcistruzione@libero.it
Postato da Michelangelo Nicotra Giovedì, 29 giugno 2017 07:30:00 (3787 letture)

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Riforma: Ancora una estate di passione per la scuola
Attività parlamentare
Le operazioni di mobilità del personale docente della scuola (e lo stesso vale per il personale ATA) mettono a nudo l'ispirazione discriminatoria, le storture gravissime, le contraddizioni di fondo che caratterizzano il modello della scuola italiana disegnato dalla legge 107 del 2015, la renziana "buonascuola"- ha dichiarato Luca Cangemi, responsabile nazionale scuola del PCI. "La buonascuola del PD è stata diretta erede dei tagli della Gelmini e il "piano assunzionale" non ha rivisto i meccanismi che hanno fatto sparire migliaia di posti di lavoro(riduzione delle ore di lezione, aumento del numero di alunni per classe, restrizione dell'insegnamento di sostegno) mentre ha frammentato in modo assurdo le tipologie di insegnanti. Tutto ciò ha aumentato lo squilibrio tra nord e sud nel sistema scolastico che dovrebbe essere un elemento essenziale di unità nazionale, ha aumentato l'emigrazione intellettuale che rappresenta una ferita sociale gravissima, oltre che un dramma umano.

pcistruzione@libero.it
Postato da Michelangelo Nicotra Martedì, 20 giugno 2017 08:00:00 (3514 letture)

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Riforma: Scuola, mobilità e titolarità. Presto un disegno di legge per abrogare la 107 e ripristinare le vecchie regole
Attività parlamentare
"È mia intenzione dare voce a tutti coloro che si trovano ad affrontare le distorsioni create dalla Legge 107. Ed è indubbio che la Legge 107 ha creato una nuova questione meridionale". Così il Senatore Fabrizio Bocchino (Sinistra Italiana), che interverrà in apertura della conferenza stampa dell'Osservatorio Diritti Scuola oggi in Sala Nassiriya al Senato. "A mio avviso però, l'assegnazione provvisoria delle cattedre in deroga al piano triennale non risolve interamente il problema", prosegue il Senatore, "perché rimangono lesi i diritti dei precari inseriti nelle GAE, le Graduatorie ad esaurimento".

Cristiana Scoppa
Addetta stampa del Senatore Fabrizio Bocchino (Sinistra Italiana)
scoppa.cristiana@gmail.com
Postato da Michelangelo Nicotra Venerdì, 16 giugno 2017 06:30:00 (4163 letture)

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Riforma: Mobilità scuola, sostegno. La nuova questione meridionale creata dalla ‘buona scuola’. Conferenza stampa 14 giugno ore 18
Attività parlamentare
Il Senatore Fabrizio Bocchino (Sinistra Italiana) ospita domani 14 giugno alle ore 18, presso la Sala Nassiriya del Senato, una conferenza stampa dell'Osservatorio Diritti Scuola per illustrare le criticità dell'attuazione della mobilità per il nuovo anno scolastico, che rischia di penalizzare ancora una volta gli insegnanti di sostegno e alunni disabili che vivono nel Meridione, e chiedere con forza la concessione delle assegnazioni provvisorie in deroga al vincolo triennale. "Migliaia di insegnanti di sostegno, assunti con la legge 107, saranno costretti a spostarsi al Nord perché il governo non intende trasformare in organico di diritto i circa 30.000 posti 'in deroga' che esistono al Sud, frutto anche dei ricorsi vinti dalle famiglie con figli disabili per ottenere l'assistenza che spetta loro di diritto", spiega Leonardo Alagna, dell'Osservatorio Diritti Scuola.
Cristiana Scoppa
Addetta stampa del Senatore Francesco Bocchino (Sinistra Italiana)

scoppa.cristiana@gmail.com
Postato da Michelangelo Nicotra Mercoledì, 14 giugno 2017 08:30:00 (3779 letture)

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Riforma: La Falsa Scuola
Opinioni
Insegno nella scuola secondaria di I grado da diversi anni e sapevo già di aver visto e sentito cose inenarrabili ma quest'anno credo sia peggio. Dopo ore di discussioni negli scrutini, fatte di assensi, litigi, silenzi, è arrivata la preliminare degli esami. La Commissaria è fresca di nomina e alla prima esperienza, accoglie le sottocommissioni con gentilezza e premura. Inizia la presentazione delle modalità di conduzione degli esami: si raccomanda, tanto per cominciare, di non perdere tempo ad interrogare gli alunni all'orale, chi è stato ammesso col 6 avrà a disposizione non più di 15 minuti, esauribili con le firme e la comunicazione di qualche informazione sull'esito degli scritti, chi merita qualche soddisfazione in più potrà avere qualche minuto aggiuntivo. E da qui ci si domanda perché il Ministero emana circolari sulla conduzione a carattere interdisciplinare del colloquio orale...
Ma il peggio era in arrivo.

Una docente contro il falso ideologico
Postato da Michelangelo Nicotra Domenica, 11 giugno 2017 09:00:00 (2889 letture)

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Riforma: MIUR e Buona Scuola: tra chiacchiere e perdite di tempo!
Sindacati
L'anno scolastico che sta per concludersi sarebbe dovuto essere l'anno di svolta, dopo quello che, per MIUR e Governo Renzi, era stato il piano di assunzioni "epocale" della storia della scuola. Non ritorneremo sulle "disgrazie" causate all'intero sistema da Concorso, algoritmo e mobilità, né sulla beffa subita da quanti, non partecipando al piano di assunzioni straordinario, sono rimasti con un palmo di naso, prevalentemente nelle regioni del Mezzogiorno. Non ci soffermeremo nemmeno a ribadire che il termine precariato, in Italia, assume carattere politico, più che concettuale e descrittivo, perché tale termine nasconde sacche di precariato autentico, fuori dai piani di assunzione con motivazioni arbitrarie e fittizie e aspiranti docenti parcheggiati per anni in graduatorie che oggi, dal lontano 2007, ancora rimangono fitte di candidati al "posto fisso", non sempre precari. In più, con un emendamento, l'anno scorso il Parlamento ne ha prolungato la validità di almeno un anno, impedendo a chi, dalle graduatorie più affollate, voglia trasferirsi in altre province, di farlo, magari scegliendo, e non affidandosi al caso, come è avvenuto per la fase straordinaria di reclutamento.

Valeria Bruccola, Coordinatrice nazionale Adida
Postato da Michelangelo Nicotra Venerdì, 02 giugno 2017 07:30:00 (2628 letture)

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Riforma: La Legge 107 al lavoro: quando l'arte docente passa al collocamento
Opinioni
In seguito al contratto collettivo nazionale integrativo sulla mobilità siglato l'11 aprile 2017 - che a nostro avviso andava discusso e votato dai lavoratori - la "chiamata diretta" degli insegnanti viene modificata rispetto a quanto previsto inizialmente dalla Legge 107. Non sono più i dirigenti scolastici a selezionare direttamente gli insegnanti, ma è il collegio dei docenti ad aver l'onere di dover discutere ed approvare i criteri della chiamata dagli ambiti territoriali alle singole scuole. In caso di mancata delibera dei collegi, la questione torna sulla scrivania dei dirigenti scolastici che possono attingere liberamente al personale che - per qualche motivo più o meno fondato - considerano necessario al proprio istituto.

Lavoratori Autoconvocati della Scuola
Postato da Michelangelo Nicotra Sabato, 20 maggio 2017 08:30:00 (2993 letture)

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Riforma: Basta precari e via la chiamata diretta. Sinistra italiana presenta la vera buona scuola
Attività parlamentare
«La buona scuola è un flop». Non usano giri di parole la senatrice Alessia Petraglia e l'onorevole Annalisa Pannarale di Sinistra Italiana, prime firmatarie di una proposta di legge depositata nelle rispettive Camere. «A quasi due anni dalla legge 107, voluta fortissimamente dall'ex premier - continuano le parlamentari - troppi sono i problemi irrisolti, anche rispetto agli obiettivi dichiarati e più volte inutilmente rivendicati. Il caos dei trasferimenti, gli effetti della chiamata diretta dei presidi, il bonus del merito e i risultati dell'alternanza scuola-lavoro, sono lì a testimoniare che la riforma è stato solo un maldestro tentativo di guadagnare il consenso della categoria, ottenendo peraltro il risultato opposto, perché la sensibilità degli insegnanti italiani, tra i più malpagati in Europa, è stata ferita». 

UfficioStampa_Misto@senato.it
Postato da Michelangelo Nicotra Venerdì, 21 aprile 2017 07:00:00 (2832 letture)

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Riforma: Fedeli, triste notaia della scuola renziana
Attività parlamentare
"Il videoforum di Repubblica con la ministra dell'istruzione ha confermato il ruolo di triste notaia della scuola renziana (e dei suoi disastri) che la ministra Fedeli interpreta- ha dichiarato Luca Cangemi, responsabile nazionale scuola del PCI. "Nelle sue parole non c'è niente che richiami i drammatici problemi della scuola italiana, nessun bilancio di questi anni di applicazione della 107, segnati da situazioni inaccettabili, neanche un riferimento all'enorme contenzioso che il suo ministero fatica a fronteggiare. La sen. Fedeli è messa lì per attuare la "buona scuola", così ha fatto con i decreti delegati e lo rivendica. Contro il mondo della scuola e contro il buonsenso". - ha continuato Cangemi.

pcistruzione@libero.it
Postato da Michelangelo Nicotra Giovedì, 20 aprile 2017 07:00:00 (2751 letture)

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Riforma: Un modello di scuola profondamente sbagliato. Proseguiremo la mobilitazione
Attività parlamentare
"Le leggi delega sulla scuola appena approvate dal Consiglio dei Ministri sono un altro scippo al parlamento che già è stato delegittimato dall'approvazione delle legge 107 con il voto di fiducia, perché questo meccanismo sottrae al Parlamento la piena facoltà emendativa". Lo dichiara il Senato Fabrizio Bocchino (Sinistra Italiana), segretario della Commissione VII Istruzione, notando anche che "non sono state tenute in alcun conto le richieste che provenivano dal mondo della scuola e dai genitori". "L'eventuale accoglimento delle modifiche proposte in Commissione - che verificheremo attentamente quando i testi saranno resi disponibili - sono del tutto insufficienti a dare un parere positivo a queste misure, perché le deleghe devono essere attuate ad invarianza di bilancio, cioè senza risorse aggiuntive".


Cristiana Scoppa - scoppa.cristiana@gmail.com
Addetta stampa dei Senatori
Fabrizio Bocchino e Francesco Campanella
Postato da Michelangelo Nicotra Lunedì, 10 aprile 2017 08:00:00 (3030 letture)

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Riforma: Al via il transitorio: un'altra vittoria contro la 107!
Sindacati
Dopo circa tre settimane dai pareri emessi dalle Commissioni parlamentari su quella che, tra le deleghe, costituiva la più spinosa di tutte, dal punto di vista dei precari delle graduatorie d'istituto, è stato messo a punto e approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto sulla Formazione iniziale e sul Reclutamento dei docenti. In esso, è contenuto il testo della Fase transitoria, che contempla le modalità per reclutare i docenti nei prossimi anni, in vista del nuovo sistema di formazione e reclutamento che andrà in vigore solo nel 2020. Nel frattempo, in un sistema scolastico in cui il precariato, malgrado gli sbandieramenti della passata Amministrazione, è strutturale, non si poteva evitare di provare a “mettere una toppa” a quanto stabilito dalla 107 e alla tradita promessa di stabilizzare tutti i precari storici, con varie fasi di stabilizzazione e un concorso.

Valeria Bruccola, Coordinatrice Nazionale Adida
Postato da Michelangelo Nicotra Sabato, 08 aprile 2017 08:30:00 (2829 letture)

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Riforma: Dati OSCE scuola. Il divario sociale lo colmava la scuola distrutta dalla riforma di Renzi, non certo la 'Buona scuola'
Attività parlamentare
"I dati OCSE non celebrano certo la cosiddetta 'Buona scuola', come l'ex premier Renzi, la ministra Fedeli e la senatrice PD Francesca Puglisi si sono affrettati ad affermare", fa notare il Senatore Fabrizio Bocchino (SI), "perché i ragazzi intervistati hanno tra i 26 e i 28 anni, e hanno dunque completato la scuola ancora prima che entrasse in vigore la riforma Gelmini". "Di quella scuola, che appunto puntava a colmare il divario sociale, oggi poco resta dopo la legge 107, con la sua retorica incentrata sul merito e la sua competizione ad escludendum: si premia chi già fa bene, e non chi arranca, che è l'opposto del colmare i deficit di partenza per dare uguali opportunità a tutti", prosegue il Senatore.

scoppa.cristiana@gmail.com
Postato da Michelangelo Nicotra Lunedì, 03 aprile 2017 08:00:00 (2862 letture)

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Riforma: Assunzioni ed algoritmo: condannato il MIUR per mancanza di trasparenza
Sindacati
Sebbene sventolate come epocali, le assunzioni di docenti dello scorso anno, oltre alle disparità determinate dalla politica a danno delle migliaia di docenti esclusi, nonostante il possesso dei titoli per essere stabilizzati, sono ora state indirettamente condannate dal TAR. Il MIUR, infatti, dovrà fornire i codici con cui ha impostato l'algoritmo che ha sparpagliato a casaccio docenti in varie parti d'Italia, senza seguire le logiche di priorità e trasparenza che necessariamente devono accompagnare una procedura pubblica di assunzione. L'anzianità di servizio, i titoli e i punteggi derivanti non sono stati minimamente calcolati e dopo l'assegnazione della sede sono state intentate migliaia di conciliazioni per rattoppare il disastro casato dalle incomprensibili  attribuzioni dell'algoritmo.

Valeria Bruccola, Associazione Adida
Postato da Michelangelo Nicotra Sabato, 25 marzo 2017 08:00:00 (2940 letture)

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Riforma: Governo continua a sbagliare strada, deleghe un gran pasticcio
Attività parlamentare
"A quanto pare, quando si tratta di scuola il Governo continua a sbagliare strada, nonostante siano in molti a farglielo notare. Con le deleghe previste dalla cosiddetta Legge della Buona Scuola si sta facendo un gran pasticcio. Le prove standardizzate INVALSI, obbligatorie per l'ammissione agli esami di Stato, sono inaccettabili, perché servono per offrire informazioni sull'andamento del sistema di istruzione delle scuole e non per valutare il singolo studente". Lo afferma la  Senatrice Alessia Petraglia, capogruppo di Sinistra Italiana in commissione Istruzione e Cultura, che stigmatizza le deleghe previste dalla cosiddetta Legge della Buona Scuola. "Giudichiamo altrettanto negativamente - ha proseguito Petraglia - l'eccessivo peso dato all'alternanza scuola-lavoro che riduce il tempo studio e amplia quello dell'addestramento professionale legato alla logica dell'impresa e degli interessi privati, nel falso mito di una maggiore spendibilità dei titoli in ambito lavorativo.

daniela.pimpini@senato.it
Postato da Michelangelo Nicotra Domenica, 12 marzo 2017 09:00:00 (2797 letture)

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