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Reclutamento Docenti: Ai confini della realtà. Le assurde proposte di una dirigente scolastica 'appassionata al futuro'
Opinioni
Per leggere proficuamente la “Lettera aperta ai docenti inseriti nelle GPS” presente sul sito dell'Istituto Superiore “A. Bernocchi” di Legnano si  consiglia di iniziare dalla firma della dirigente scolastica, la professoressa Annalisa Wagner. Quel cognome importante ben si adatta all'aura trionfale e un po' minacciosa che promana da quel pur burocratico testo; se la dovessimo leggere ad alta voce, in sottofondo metteremmo senz'altro l'altisonante “Cavalcata delle Valchirie”, adatta a svelare la vera natura di un testo in apparenza garbato. La “Lettera” è diretta  alle “carissime professoresse” e ai “gentili professori” inseriti nelle GPS. Sin qui, tutto bene. Subito dopo una preghiera rivolta agli stimati docenti: una  cortesia, chiesta sottovoce. Vi chiedo, dice la dirigente, di scegliere la mia scuola (la professoressa Wagner non scrive “mia”, ma si capisce che parla proprio come se la scuola fosse sua) se e solo se:
a) avete ottime competenze digitali, perché al “Bernocchi” la “didattica integrata è didattica curriculare quotidiana”;
b) possedete  una solida preparazione tecnica e siete anche “empatici ed autorevoli”, visto che le classi disponibili sono “degli indirizzi Tecnico e Professionale” (e negli altri indirizzi ci mandiamo ignoranti antipatici e mollacchioni?).
Bella la conclusione: “Il nostro motto è “Appassionati al futuro!”, tutti sono benvenuti purché condividano la nostra passione educativa e formativa”.
Giovanna Lo Presti
Portavoce Cub Scuola
Postato da Michelangelo Nicotra Lunedì, 05 ottobre 2020 12:08:10 (5431 letture)

(Leggi Tutto... | 6674 bytes aggiuntivi | Reclutamento Docenti | Voto: 0)

Graduatorie: Richieste illegittime da parte delle segreterie scolastiche
Opinioni
Spett.le redazione,
vorrei segnalare alla vostra attenzione alcune richieste illegittime che taluni insegnanti incaricati attraverso le Graduatorie Per le Supplenze (GPS) o le Graduatorie di Istituto (GI) stanno incontrando, al momento dell’entrata in servizio e della verifica del punteggio.
L’Ordinanza Ministeriale 60/2020 che ha istituito le GPS, prevede (art. 8, comma 7):
L’istituzione scolastica ove l’aspirante stipula il primo contratto di lavoro nel periodo di vigenza delle graduatorie effettua, tempestivamente, i controlli delle dichiarazioni presentate”.
Si chiede quindi giustamente alla scuola che stipula il contratto di avviare subito le procedure di controllo di quanto l’aspirante docente abbia dichiarato al momento della domanda. In alcune scuole il docente incaricato si sente però a tal fine chiedere dalla segreteria la consegna dei certificati originali relativi ai titoli e servizi dichiarati nella domanda.

Vincenzo Costa
docente di matematica e fisica presso l’ISS Gulli e Pennisi
Postato da Michelangelo Nicotra Lunedì, 05 ottobre 2020 11:50:28 (7429 letture)

(Leggi Tutto... | 6455 bytes aggiuntivi | Graduatorie | Voto: 0)

Dirigenti Scolastici: Concorso dirigenti scolastici 2017: “Giustizia per l’Orale” denuncia i plurimi aspetti di illegittimità
Opinioni
Prosegue regolarmente, negli intenti del Ministero, l'iter del concorso a dirigenti scolastici bandito nel 2017 e conclusosi nell'estate 2019. Proseguono parallelamente anche i vari contenziosi amministrativi per l’ annullamento della stessa procedura da parte del TAR per il Lazio, alcuni dei quali già arrivati a sentenza. Inoltre, un decreto del Consiglio di Stato di pochi giorni fa, conferma il necessario ed urgente intervento del Ministero a rettifica di errori commessi nella conduzione del concorso. In attesa di sentenze dello stesso supremo organo di giustizia amministrativa, dobbiamo prendere anche atto delle richieste sindacali di non depennare dalla graduatoria coloro che rinunceranno all'incarico dirigenziale offerto loro.

comitato.giustizia.orale@gmail.com
Postato da Michelangelo Nicotra Martedì, 11 agosto 2020 09:00:00 (6533 letture)

(Leggi Tutto... | 5454 bytes aggiuntivi | Dirigenti Scolastici | Voto: 0)

Voce alla Scuola: Quelle strane incongruenze nel curriculum della ministra Lucia Azzolina
Opinioni
“La cosa nella quale io ho sempre creduto pensando alla politica è il concetto di competenza, nei posti giusti ci devono stare le persone competenti. Avendo lavorato a scuola per anni, avendo due lauree e un percorso di studi molto selettivo con pratica legale di diritto scolastico e altro, credo, in questo momento, di essere la persona giusta al posto giusto, soprattutto ai tempi del coronavirus…”. A dichiararlo a Rai Radio 1 la ministra dell’istruzione Lucia Azzolina, stanca di essere sottoposta ad attacchi di ogni tipo. In verità il suo curriculum vitae è eccellente, anche se però a leggerlo bene c’è più di un’incongruenza. La ministra di origine siciliana ha conseguito la laurea specialistica in Storia della Filosofia presso l’Università degli Studi di Catania nell’a.a. 2007-08 con votazione 110 e lode e una media di 30/30 agli esami e, nel dicembre 2013, una laurea magistrale in Giurisprudenza all’Università di Pavia con votazione finale 105/110 e media degli esami di 28/30. Lucia Azzolina ha sempre rivendicato di essersi laureata a Pavia “mentre continuava ad insegnare, contemporaneamente, nelle Scuole secondarie di secondo grado” (dal 26 settembre 2008 ha ricoperto l’incarico di docente di storia e filosofia in alcuni licei di La Spezia e Sarzana).

Antonio Mazzeo 
Postato da Michelangelo Nicotra Giovedì, 23 luglio 2020 08:00:00 (9850 letture)

(Leggi Tutto... | 8416 bytes aggiuntivi | Voce alla Scuola | Voto: 0)

Didattica a distanza: La DaD ha salvato la baracca?
Opinioni
Io sono un maestro di scuola primaria, e non un docente universitario, per cui posso garantire che i danni arrecati dalla didattica a distanza in questo segmento, e direi in tutto il primo ciclo dell'istruzione, sono notevoli. C'è chi, invece, ripete come una sorta di mantra spirituale la tesi propagandista che la DaD avrebbe "salvato la scuola" dall'emergenza pandemica. Io so solo che c'è chi ha lavorato sodo, per non sortire granché dai propri alunni, ed a parità di retribuzione, e chi si è "grattato la schiena", per dirla senza peli sulla lingua, percependo regolarmente lo stipendio. Direi che è la prassi vigente anche nella realtà quotidiana di chi vive la scuola in presenza, e direi in tutto il mondo del lavoro:
"Fantozzi docet". Ma non è il punto centrale del ragionamento. Non mi interessa il "divide et impera" tra i lavoratori della scuola. Dicevo che c'è chi si dimostra convinto, in buona o in mala fede, che "la DaD ha salvato la scuola".

Lucio Garofalo
Postato da Michelangelo Nicotra Mercoledì, 24 giugno 2020 08:00:00 (6133 letture)

(Leggi Tutto... | 5076 bytes aggiuntivi | Didattica a distanza | Voto: 0)

Dirigenti Scolastici: Concorso per i precari e Corso-concorso per Dirigenti scolastici: questi i nodi del DL 22
Opinioni
Ormai da giorni il mondo della Scuola e l’intera Nazione attendono con ansia che il Decreto Legge n. 22 dell’ 8/4/2020 venga convertito in Legge. La scadenza del provvedimento è imminente, infatti il 7 Giugno, se non dovesse essere varato definitivamente ed approvato in sede parlamentare, il Decreto decadrebbe, con  gravi e prevedibili disagi. Tuttavia il dibattito ferve nelle aule, non scolastiche, ma della Politica. Vediamo un Parlamento spaccato in linea trasversale:  il PD e LeU  convengono con le opposizioni  rappresentate da Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, nell’auspicare che si dia luogo ad una modalità d’assunzione dei docenti precari storici che non passi attraverso concorso ordinario, oggi francamente improponibile per varie ragioni. Infatti è fantascienza immaginare che si possa approntare e realizzare un concorso nel torno dei mesi estivi ed in fase di ripartenza nazionale, quando ancora la pandemia non è affatto debellata per stessa ammissione del Governo e del Comitato Tecnico-scientifico. Del resto il Movimento Cinque Stelle è coeso e si stringe intorno alla Ministra Azzolina, ribadendo che la selezione dei docenti va fatta sulla base di criteri meritocratici. Ultimamente anche Italia Viva, il partito di Renzi, sta condividendo tale punto di vista.

Maria Làudani
Postato da Michelangelo Nicotra Lunedì, 25 maggio 2020 06:00:00 (8606 letture)

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Voce alla Scuola: La grande proletaria (digitale) si è mossa
Opinioni
Già circa quaranta giorni sono trascorsi dalla chiusura delle Scuole sull'intero territorio nazionale, causa coronavirus, e noi docenti siamo pronti ad una riflessione sui metodi ed i mezzi scesi in campo per affrontare l'emergenza. La prima, epidermica sensazione è che, ad oggi, fatta eccezione che per le mere petizioni di principio, il sostegno del Governo e del MIUR sia stato (e continui ad essere) quasi invisibile. Tutto è ricaduto sulle spalle larghe di Dirigenti scolastici, di ATA, di insegnanti, delle famiglie. Una specie di "armata Brancaleone" si è radunata, con il suo portato di competenze raccogliticce e difformi, ma con uno straordinario entusiasmo e spirito di sacrificio, con vero eroismo. La Scuola si è "reinventata": dalle realtà più grandi delle metropoli ai piccoli Istituti di paese, nessuno si è tirato indietro, con quello che ha potuto: tablet, computer, smartphone, telefono tradizionale. Tutti ci siamo attivati, dai docenti che bazzicavano da anni con le TIC a chi si barcamenava a stento con WhatsApp per comunicare tramite videochiamata con nipotini lontani: tutti!
È proprio il caso di dirlo, parafrasando un'immagine suggestiva: "la grande proletaria (digitale) si è mossa".

Maria Làudani
Postato da Michelangelo Nicotra Venerdì, 17 aprile 2020 08:00:00 (3161 letture)

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Voce alla Scuola: Coronavirus: l’Italia si chiude in casa e si reinventa
Opinioni
Mi viene in mente una frase di Primo Levi, il quale, riferendosi alla tragedia dell'Olocausto, ha scritto: comprendere è impossibile, conoscere indispensabile. Non si possono dimenticare i momenti forti, drammatici, che la vita ci riserva, non si può dimenticare l'angoscia che ti divora e l'ansia che prende il sopravvento, non si può dimenticare la paura che incombe. Così come non si possono comprendere un evento, una sensazione, uno stato d'animo, se non si provano in prima persona. Ma è bene conoscere, anzi, doveroso. Dunque è bene raccontare, testimoniare. Raccontare oggi per capire domani, per informare, per lasciare sui libri di scuola la storia di questa catastrofe collettiva, che colpisce come un fulmine a ciel sereno, che ti costringe a casa e ti tiene distante dai colleghi, dagli amici e, questa la vera tragedia, anche dai tuoi familiari. Il nemico invisibile ha separato nonni e nipoti, mogli e mariti, docenti ed alunni, e ci lascia col fiato sospeso senza ancora nessuna certezza, se non quella che non si tratta di una normale influenza, che occorre attendere un'inversione di tendenza e che, fatti eccezione i motivi strettamente necessari, si rimane in casa. E qui viene la parte più bella, quella che ad ordinanza appena sfornata spaventava tutti, tutti noi che, abituati a ritmi frenetici, guardavano con paura, attoniti, increduli, l'idea di non dovere più uscire.

Cristina Pettinato
Scuola Secondaria di I grado “Dante Alighieri”  Catania
Postato da Michelangelo Nicotra Lunedì, 13 aprile 2020 09:00:00 (3128 letture)

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Voce alla Scuola: Educazione e Social nel periodo del Coronavirus. Nostalgia di scuola.
Opinioni

In queste settimane, il coronavirus sta spaventando un po’ tutti, anche se razionalmente possiamo comprendere che, ad oggi, la situazione è sotto controllo.
La chiusura delle scuole, la limitazione d’incontri e convegni, le dettagliate e rigorose indicazioni emanate dal Governo e dalla Protezione civile, stanno creando un clima di forte tensione emotiva dettata dalla paura, da una psicosi d’incertezza e di mutamento delle tradizionali forme di relazione sociale e civile.
Il saluto, la stretta di mano e l’abbraccio e poi ancora le poltroncine distanziate, le condoglianze ai funerali, l’acqua benedetta in chiesa, la comunione nella mano, le messe in TV, ed infine le lezioni a distanza sono tutti segni d’innovazione, volti a mutare lo stile di relazione tra le persone.
Questo momento di emergenza, che sollecita unità e convergenza da parte di tutte le forze politiche e di tutti i cittadini con un forte senso di responsabilità, come ha sollecitato il Presidente della Repubblica, impegna gli educatori ed i genitori a compiere specifiche azioni e finalizzati interventi.


Giuseppe Adernò

Postato da Andrea Oliva Sabato, 07 marzo 2020 13:16:53 (2920 letture)

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Voce alla Scuola: LETTERA ai ragazzi Sindaci e del CCR, agli adolescenti, ai giovani
Opinioni
Nicolò Mannino

Dove la cronaca di violenza non risparmia nessuno, la psicosi da coronavirus riempie la rete e i social, ecco un messaggio di speranza e di ottimismo indirizzato a quanti rifiutano la sub cultura dell'odio e della violenza e si mettono in gioco per dare colore alla propria quotidianità. 
Allego la lettera aperta che il prof. di religione, Nicolò Mannino, presidente del Parlamento della Legalità internazionale ha indirizzato principalmente agli adolescenti, ai giovani per aiutarli a pensare.
Riflettere sul messaggio che contiene aiuta a crescere e a diventare grandi.   
Buon cammino verso la Pasqua con in mano l'aquilone dei sogni.
I giovani, come diceva Giorgio Lapira "sono come le rondini, annunciano la primavera".

Giuseppe Adernò 

Postato da Andrea Oliva Martedì, 03 marzo 2020 09:37:19 (2627 letture)

(Leggi Tutto... | 4382 bytes aggiuntivi | Voce alla Scuola | Voto: 0)

Voce alla Scuola: Il 'virus' della paura
Opinioni
La paura è, com'è noto, una pulsione ancestrale del genere umano, è un impulso ferino ed irrazionale, preesistente ad ogni stadio della civiltà e a qualsiasi forma di cultura e di raziocinio, è un elemento insito nella stato di natura animale ed è riconducibile all'istinto più antico e primordiale di auto-conservazione della specie. La paura discende da un sentimento più che naturale, ossia il terrore inconscio ed incontrollabile della morte. Perciò, la paura è una pena che si sconta e si vince vivendo. Sin dai suoi lontani primordi, l'umanità ha imparato (per una necessità insopprimibile, e non per volontà) a convivere con lo sgomento destato dalla furia naturale e dalle sue terribili manifestazioni più frequenti: tuoni e fulmini, terremoti, eruzioni vulcaniche ed altri cataclismi. Nel corso dei millenni della preistoria, l'uomo ha provato ad esorcizzare la paura, cercando di interpretare i vari fenomeni fisici come eventi soprannaturali di origine divina. In tal modo sono sorte le antiche religioni mitologiche che affondano le loro radici nei timori più ancestrali e remoti dell'umanità.

Lucio Garofalo
Postato da Michelangelo Nicotra Lunedì, 02 marzo 2020 19:00:00 (2864 letture)

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Salute: Delirio da coronavirus 'Non abbiate paura'
Opinioni

La psicosi del virus ha infettato la società in tutti gli aspetti e nelle sue molteplici dimensioni. Insieme ai pochi ammalati contagiati si registra il crollo dell’economia, del commercio, del turismo, della serenità familiare, della vita ordinaria e normale, delle attività e dei progetti scolastici e persino la dimensione religiosa è stata intaccata da un terribile virus che non si era mai verificato nella storia. In questi giorni abbiamo assistito alla chiusura delle chiese, luogo di preghiera e di speranza, che non dovrebbero essere equiparati ad un cinema o ad un teatro.
Non celebrare la Messa, che rinnova il sacrificio della Croce e realizza un ponte tra l’uomo e Dio, significa aver perso la fiducia nel divino e nel soprannaturale. Valorizzare il “digiuno eucaristico” è come indorare una pillola amara, che resta tale.

Giuseppe Adernò

Postato da Andrea Oliva Lunedì, 02 marzo 2020 13:15:08 (3286 letture)

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Voce alla Scuola: ANCoDiS: tre domande alla Ministra Lucia Azzolina
Opinioni
A partire dalla piena attuazione dell’art. 34 della Costituzione, la Ministra Lucia Azzolina ha reso pubblico l’atto di indirizzo per l’anno 2020 nel quale si evidenziano le finalità ed i principi generali, le priorità politiche e l’attività di programmazione del suo dicastero. Dalla lettura del testo scaturiscono le 13 priorità politiche che declinano la visione del sistema scolastico italiano per i prossimi anni. Da una attenta lettura delle priorità, Ancodis vuole porre l’attenzione alla “Valorizzazione e sviluppo professionale del personale scolastico” (punto n. 5) poiché ritiene che se al centro del sistema scolastico italiano c’è il diritto allo studio per tutti gli alunni, il garante di questo diritto è rappresentato dai docenti che ne attuano – nella libertà di insegnamento – l’azione educativa e formativa. E tra i docenti, la componente riconosciuta nella nomenclatura giuridica quale Collaboratori dei DS o Figure di sistema nell’apprezzare quanto scrive la Ministra - in particolare, dove afferma che “occorre promuovere, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, il valore sociale di tutte le professionalità della Scuola per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio………” - fa rilevare altresì che non si presta alcuna attenzione alla realtà scolastica che si concretizza nel funzionamento, nella organizzazione e nella programmazione.

prof. Rosolino Cicero
Presidente ANCODIS Palermo
Postato da Michelangelo Nicotra Domenica, 16 febbraio 2020 07:00:00 (2596 letture)

(Leggi Tutto... | 7673 bytes aggiuntivi | Voce alla Scuola | Voto: 0)

Voce alla Scuola: Cara Lucia Azzolina, prima che diventassi ministro, eri d’accordo su tutto quello che ho scritto in questo articolo. Oggi lo sei ancora?
Opinioni
L'Italia non ha bisogno di schiavi e stupidi utili, di test(Invalsi)-man ma di una scuola di qualità.
L'Invalsi “testificio” è uno strumento pericoloso che annulla il pensiero critico, non permette l'analisi e la risoluzione dei problemi diversificati, non tiene conto delle diverse situazioni territoriali, sociali e di disabilità degli studenti e dà un voto ad un docente che eredita la classe con lacune, trasformandolo di colpo in un insegnante incompetente. Il sindacato Unicobas dice NO alla scuola dei “testifici”! E’ contro la Legge 107/2015. Noi protestiamo contro la cancellazione per tutti, della titolarità di istituto, contro la disparità di trattamento per e fra i neo-assunti, contro gli ambiti territoriali grandi quasi come i territori provinciali.

Paolo Latella
Unicobas Scuola e Università
Postato da Michelangelo Nicotra Sabato, 08 febbraio 2020 10:00:00 (3804 letture)

(Leggi Tutto... | 7254 bytes aggiuntivi | Voce alla Scuola | Voto: 0)

Voce alla Scuola: Lettera aperta alla Ministra Lucia Azzolina
Opinioni
Gentilissima Ministra Azzolina,
Sin dalle prime interviste che Lei, da deputata del Movimento Cinque Stelle, nonché da componente della Commissione Cultura e Scuola della Camera, ha rilasciato per il settimanale L'Espresso in relazione al concorso per Dirigente scolastico, cui stava prendendo parte, ho percepito un certo disagio e disappunto. Indubbiamente ciascuno è libero di partecipare ad un pubblico concorso ma, forse, dai "politici" noi, cittadini comuni, pretendiamo un rigore morale ed un disinteresse superiore a quello dell'uomo della strada. Così mi sarei attesa un atto di trasparenza e di rinunzia da parte Sua, la dimostrazione incontrovertibile dell'illibatezza morale e del disinteresse di una giovane e brillante esponente del Partito che dichiara programmaticamente il proprio credo fatto di Giustizia ed Equanimità, senza infingimenti. Lei ha fatto una scelta diversa; ne aveva diritto. Adesso, tuttavia, le nubi sul Suo capo si addensano sempre più fitte: quale Ministra dell'Istruzione rappresenta parte in causa nel pronunciamento con cui, il 2 Luglio 2019, il TAR ha annullato il concorso per Ds e su cui il Consiglio di Stato dovrà porre la parola definitiva. Contemporaneamente, però, è anche tra i concorrenti che, in caso di conferma d'annullamento, si vedrebbero restituiti al ruolo di docenti. Mi pare più che evidente il conflitto di interessi. Inoltre, il Suo predecessore, Professor Fioramonti, già aveva accolto un confronto con vari Comitati di Ricorrenti ed ha fornito in visione un certo numero di elaborati degli idonei al concorso. E con Lei? Tutto tace, tutto fermo.

Con stima, Maria Làudani
Postato da Michelangelo Nicotra Martedì, 04 febbraio 2020 07:00:00 (6705 letture)

(Leggi Tutto... | 9309 bytes aggiuntivi | Voce alla Scuola | Voto: 0)

Costume e società: A sipario alzato
Opinioni
Stasera nel salotto logoro e sempiterno di Vespa va in onda il "confronto" fra Salvini e Renzi. Ne ho visto qualche minuto l'anteprima e ho capito che per me poteva bastare, temevo l'orticaria, per varie ragioni. Il cliché di uno spettacolo logoro con due personaggi che fanno a gara a chi le spara più grosse, che si rinfacciano errori, cadute, cercando ciascuno il proprio applauso scrosciante. Ma no, la politica è altro, è piacere del confronto, anche serrato, ma su progetti, o almeno programmi per una società, è capacità di immaginare, di costruire, di andare oltre il possibile. Non è una guerra fra bande con gli spettatori legati al tubo catodico, in dormiveglia, o vogliosi di rivincita come allo stadio.

Sara Gentile
Postato da Nuccio Palumbo Giovedì, 17 ottobre 2019 14:00:00 (2463 letture)

(Leggi Tutto... | 3307 bytes aggiuntivi | Costume e società | Voto: 0)

Ambiente: Saluti e lettera-riflessione sulla manifestazione per il futuro del pianeta
Opinioni
Carissime Studentesse e Carissimi Studenti,
qualunque scelta facciate, sia che entriate a scuola sia che partecipiate alla manifestazione per il futuro del pianeta, non sarà neutra; sarà neutro, cioè inutile in questo caso, approfittare dello “sciopero” per farvi un giorno di vacanza. Non preoccupatevi della giustificazione o meno, preoccupatevi invece di compiere una scelta consapevole e responsabile, qualunque essa sia. Aderite personalmente, aderite come classe, oppure state a scuola, ma che sia nella libertà, cioè senza la costrizione del giudizio di chi non la pensa come voi, senza la paura di eventuali provvedimenti, a partire da un confronto aperto con le vostre famiglie e i professori. Consapevolezza, libertà, responsabilità; senza di esse rischiate di essere manipolati, di seguire la massa inconsapevolmente, di agire vanamente. Per questo studiamo, fatichiamo sui libri, ci confrontiamo sull’attualità, ed uso il plurale perché ciò riguarda anche me, ogni docente che voglia essere un educatore.

Vostro prof. Marco Pappalardo
Postato da Michelangelo Nicotra Sabato, 28 settembre 2019 12:00:00 (2545 letture)

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Didattica: Un'annosa 'quaestio', la presunta didattica delle competenze
Opinioni
La presunta "didattica delle competenze", che oggi è il nuovo verbo e l'imperativo categorico della "scuola-azienda", non tiene affatto conto di una considerazione logica elementare e di carattere generale, che è addirittura di "buon senso", traducibile in un'organica ed efficace sintesi dialettica tra la teoria e la prassi. È la soluzione più corretta rispetto ad un'annosa diatriba che colloca i due termini in perfetta antinomia. In realtà, i due termini concettuali non si escludono, né si precludono tra loro, se non in una ingannevole mistificazione di tipo ideologico, di sponde di pensiero speculari ed antitetiche, che si delineano in maniera altrettanto astratta ed estremista: idealismo ed empirismo. In altri termini, teoria e prassi, idea ed esperienza, o come dir si voglia, cioè conoscenze teoriche e competenze pratiche, forniscono entrambi una serie di valori che si compenetrano tra di loro in una relazione di interdipendenza e di reciprocità dialettica. Per cui anteporre ed esaltare un elemento a discapito dell'altro, o viceversa, è un errore anzitutto dal punto di vista logico. Sotto il profilo squisitamente didattico-cognitivo, la recente disputa tra chi si ostina a privilegiare ed osannare il valore assoluto dei "compiti di realtà", la priorità di competenze tecniche verificabili/certificabili formalmente, ad onta delle conoscenze e del sapere teorico, inteso in una visione astratta, si risolve in un vincolo di interdipendenza e di interconnessione sia a livello logico-dialettico, che sul versante più strettamente didattico e pedagogico, tra i due coefficienti, ...

Lucio Garofalo
Postato da Michelangelo Nicotra Martedì, 10 settembre 2019 12:00:00 (2654 letture)

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Riforma: Profondo sud: i danni della legge 107 e il meridione sempre più povero
Opinioni
Apprendiamo tristemente i dati riportati su un articolo della Sicilia, in data 8 settembre 2019. In seguito a un calo demografico, all'aumento di trasferimenti e alla mancanza di servizi, il numero degli alunni per l'anno scolastico 2019/2020, si è ridotto drasticamente. Ci sono circa 12000 studenti in meno nelle nostre classi, così riferisce anche l'onorevole Josè Marano del M5S, la quale presenterà a breve un'interrogazione al Parlamento della regione Sicilia, chiedendo misure di intervento. Negli ultimi 10 anni, si è registrato uno " svuotameno" delle regioni meridionali ( solo in Sicilia 500000 persone), a cui ha contribuito anche la " Buona Scuola" costringendo tante docenti e tanti docenti a trasferirsi, in molti casi con figli piccolissimi a seguito, a migliaia di kilometri dai luoghi di residenza e in seguito a una assunzione e a una mobilità obbligatoria.

Nonsisvuotailsud
Esiliati Attivi
Nastrini Liberi Uniti
Postato da Michelangelo Nicotra Venerdì, 06 settembre 2019 10:00:00 (2937 letture)

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Voce alla Scuola: Lettera al ministro Bussetti, autismo ed elezioni
Opinioni
Linda Zambon docente di sostegno in servizio a  Torre Pellice (Torino),  ora vincitrice del concorso a Dirigente, prima di lasciare la “sua” scuola scrive  una lettera al Ministro, pensando ai suoi alunni autistici. La lettera resterà senza risposta, anche a causa della crisi di Governo, ma rimane vivo e attuale il messaggio che si intende trasmettere.
Lodevole l’impegno e il desiderio che non venga distrutto il lavoro svolto negli anni.
Anche le norme e le leggi (elettorali) devono rispettare il lavoro dei docenti   e dei docenti di sostegno. Tanto lavoro viene realizzato in classe, poi durante le vacanze per dare pulizia o per predisporre le aule per i seggi elettorale,  viene distrutto un patrimonio di documentazione didattica prezioso. La didattica rimane senza tracce di memoria e ogni volta occorre ricominciare da capo. Altro che continuità! Sta  a noi avere a cuore e considerare importante il proprio lavoro, esserne gelosi non è un peccato.
Quis habet aures audiendi, audeat !!!!

Giad
Postato da Giuseppe Adernò Lunedì, 19 agosto 2019 14:00:00 (3138 letture)

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Costume e società: Sulla povertà
Opinioni
La povertà non è solo e semplicemente una condizione di grave privazione e afflizione materiale, ma altresì di sofferenza interiore. È motivo di vergogna ed imbarazzo, per cui si fa di tutto per negare e celare tale situazione deprecabile in una società capitalistica e consumistica, che esalta l'ideologia del benessere e del mercato, il potere e il prestigio derivanti dal denaro. Non a caso, la percentuale dei "poveri invisibili" è in costante aumento. Essi ci sono, subiscono in silenzio, sopraffatti dal senso di profondo disagio e mortificazione morale per l'umile condizione socio-economica ed esistenziale in cui si è precipitati. Si tratta di persone che, magari, fino ad ieri godevano di agiatezze materiali, successo e privilegi, improvvisamente costrette nell'abisso della povertà dalla crisi socio-economica galoppante, individui che hanno perso casa e lavoro, accusando gli effetti dolorosi della recessione, per cui incontrano difficoltà a mantenere sé stessi e le proprie famiglie.

Lucio Garofalo
Postato da Michelangelo Nicotra Domenica, 04 agosto 2019 09:00:00 (2327 letture)

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Dirigenti Scolastici: Concorso Dirigenti: Parlando con il Ministro Bussetti
Opinioni
Il Ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti incontrando i neodirigenti della CISL ha dichiarato parlando della situazione del concorso a dirigenti scolastici. “Rispettiamo qualsiasi decisione che la Magistratura vorrà prendere in futuro, ma proveremo a vincere anche nel merito”. Ed ha concluso . “Noi abbiamo agito seguendo quelle che erano le procedure che ci consentivano di ricorrere e l’abbiamo fatto al Consiglio di Stato”. Sarà vero che il Ministero ha seguito le procedure corrette per controbattere il ricorso ma credo debba ancor più ammettere i numerosi errori commessi nel rinvio della prova preselettiva della Sardegna; nell’accoglienza di alcuni privilegiati candidati che hanno riportato nella prova preselettiva un punteggio inferiore a quello indicato nel bando; nei criteri “indipendenti” delle singole sottocommissioni, ora molto ristretti nelle ammissioni, ora con votazioni molto generose; nell’aver telecomandato il lavoro delle commissioni circa il numero dei candidati da ammettere alla prova orale ed anche in merito alla prova orale si registrano numerose scorrettezze.

Un docente ricorrente
Postato da Michelangelo Nicotra Venerdì, 26 luglio 2019 10:00:00 (2095 letture)

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Dirigenti Scolastici: Le petizioni per la regionalizzazione ed i paventati ricorsi degli aspiranti Ds con riserva
Opinioni
Nelle ultime ore si assiste all'incessante diffusione di comunicati e di petizioni da parte dei Ds idonei "con riserva", i quali richiedono a gran voce la regionalizzazione della scelta della sede, allo scopo di non subire "l'angoscia" di allontanarsi dai propri luoghi di residenza anagrafica. Per sfuggire alla sanzione del depennamento dalla tanto attesa (ma precaria) graduatoria di merito, che a giorni verrà pubblicata, ed in spregio al disposto del bando concorsuale, che prevede l'attribuzione di sedi a livello nazionale, è stata elaborata dagli aspiranti Ds una petizione diretta a concedere la possibilità, a ciascun candidato utilmente collocato nella graduatoria di merito, di indicare, ai fini della nomina, una o più regioni in ordine di preferenza; al termine di tali operazioni dovrebbero essere costituiti degli elenchi regionali degli aspiranti, ordinati in base al punteggio finale di merito conseguito da ciascun candidato, che abbia espresso una preferenza per tale Regione. Ciascun candidato posto negli elenchi regionali sarebbe chiamato per l'immissione nei ruoli della dirigenza compatibilmente con i posti disponibili in ciascuna regione.

Avv. Enza Pamela Nastasi
Postato da Michelangelo Nicotra Martedì, 23 luglio 2019 11:00:00 (2416 letture)

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Dirigenti Scolastici: Concorso Ds 2017.Verso l’impugnazione della graduatoria. Il Tar sospende i giudizi,in attesa del Cds
Opinioni
Il 16.07.2019 si è celebrata innanzi al Tar Lazio, Sezione Terza bis, l'udienza per l'esame di alcuni ricorsi proposti dai candidati non ammessi alla prova orale.
Si è trattato della prima udienza a seguito dell'emissione delle ordinanze cautelari gemelle, con le quali il Consiglio di Stato, sezione VI, ha sospeso l'efficacia delle sentenze del Tar n. 8655/2019, n. 8670/2019, che hanno disposto l'annullamento del concorso per dirigenti scolastici 2017. Un'udienza molto attesa quella del 16.07.2019, dalla quale si facevano discendere scenari tendenzialmente volti verso una possibile sentenza, che, sulla scia dei provvedimenti emessi a seguito del 2 luglio 2019, dichiarasse i ricorsi improcedibili per sopravvenuta carenza di interesse.

Avv. Enza Pamela Nastasi
Postato da Michelangelo Nicotra Sabato, 20 luglio 2019 09:00:00 (3832 letture)

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Dirigenti Scolastici: Plauso alle ordinanze di sospensione dell’efficacia esecutiva delle sentenze del Tar. Concorso Ds 2017
Opinioni
A seguito delle ordinanze cautelari gemelle, emesse il 12.06.2019 dal Consiglio di Stato, sezione VI, giuste istanze cautelari avanzate con gli appelli proposti dal Miur, avverso le sentenze del Tar n. 8655/2019, n. 8670/2019, con le quali è stato disposto l'annullamento del concorso per dirigenti scolastici 2017, in qualità di ricorrente, perché esclusa dalla prova orale, ma, ancor più, in quanto avvocato, reputo indispensabile esporre quanto di seguito. La concessione di una mera sospensiva, fondata sulle sole ragioni di interesse pubblico, non può in alcun modo destituire di fondamento le doglianze espresse nel merito dei ricorsi e ritenute meritevoli di accoglimento da parte del Tar, con sentenze coraggiose, storiche ed epocali. Lampante è che il Consiglio di Stato non abbia speso una sola argomentazione sul merito delle censure, demandando all'udienza di discussione del 17.10.2019 ogni valutazione.

Avv. Enza Pamela Nastasi
(il cui elaborato della prova scritta è stato corretto dalla sottocommissione n. 28, con numero di ammessi all'orale prossimo al 10%)
Postato da Michelangelo Nicotra Mercoledì, 17 luglio 2019 19:00:00 (4812 letture)

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Manifestazioni non governative: Comunicato dell’Assemblea Nazionale per il ritiro di qualunque progetto di Autonomia differenziata
Opinioni
L’Assemblea Nazionale (organizzata da Appello per la scuola pubblica, Autoconvocati della scuola, ASSUR, Comitato 22 marzo per la difesa della scuola pubblica, LIPScuola, Manifesto dei 500) che si è tenuta a Roma il 7 luglio presso il liceo Classico “Tasso” per il ritiro di qualunque Autonomia differenziata, a cui hanno partecipato 200 persone e 70 associazioni di diverse categorie e settori provenienti da 38 città si costituisce in "Comitato provvisorio nazionale per il ritiro di qualunque Autonomia differenziata”. Si impegna nella costituzione di Comitati locali di scopo per il ritiro di ogni forma di Autonomia differenziata, che facciano crescere la consapevolezza che questo provvedimento minerebbe alle fondamenta la prima parte della Costituzione repubblicana, i diritti universali e le conquiste dei lavoratori.

autoconvocati.scuola@gmail.com
Postato da Michelangelo Nicotra Giovedì, 11 luglio 2019 09:00:00 (2138 letture)

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Esame di Stato: Caldo canicolare, basta con l'esame di Stato tra fine giugno e luglio. Bisogna anticipare l'esame di maturità
Opinioni
"In Italia bisogna prendere atto che la situazione climatica è fortemente cambiata, visto che dopo la prima metà di giugno già sono presenti, da qualche anno a questa parte, specialmente al sud, temperature canicolari, più tipiche del periodo ferragostano e dei paesi equatoriali - premette Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari -. In queste condizioni costringere circa 520mila studenti, insieme a un esercito, tra presidenti e commissari che compongono le 13.161 commissioni d'esame, a passare anche otto ore in aule, prive dei confort minimi indispensabili per creare condizioni quantomeno accettabili, per circa 20 giorni, con temperature e tassi igrometrici intollerabili, rappresenta una vera e propria tortura ". "Anche sotto questo aspetto, la situazione dell'edilizia scolastica, almeno in alcune Regioni, presenta notevoli carenze - continua Capodanno -. Pochi gli edifici scolastici dotati di impianti di climatizzazione adeguati e diffusi in tutti gli ambienti. Peraltro, anche se il D.M. 18 dicembre 1975, dettante norme tecniche aggiornate relative all'edilizia scolastica, per la temperatura fa espresso riferimento solo al periodo invernale, ciò non pertanto viene prescritto un valore di 20 °C all'interno delle aule, con un'oscillazione soli di 2 °C, ed un tasso dell'umidità relativa dell'aria ambiente tra il 45% e il 55% ".

Gennaro Capodanno
Postato da Michelangelo Nicotra Giovedì, 20 giugno 2019 07:30:00 (4401 letture)

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Voce alla Scuola: La scuola odierna, non solo in Italia, ridotta ad essere una scuola finta
Opinioni
La scuola odierna, non solo in Italia, è da anni ridotta ad essere una scuola finta, ma per la semplice ragione che ne hanno voluto fare altro: una "azienduola", nella migliore (?) delle ipotesi. Vale a dire che hanno alienato, ovvero mercificato la funzione della scuola pubblica e ne hanno fatto una finzione caricaturale di azienda, una sorta di ibrido mostruoso tra l'azienda e la scuola (un'azienduola, per l'appunto). E si sa che in un'azienda (finta o vera che sia, poco importa) dominano le esigenze del mercato e che nel mondo del commercio i clienti (o gli utenti: nel nostro caso, i genitori e i figli) hanno sempre ragione. Soltanto così si spiega l'umiliazione crescente e la svalutazione della professione docente e l'annientamento del valore di una scuola autentica e seria, cioè autorevole e credibile. Una scuola che finge di valutare (ovverosia assegnare percentuali che poi si traducono in fasce di livello e voti), in cui vige la dittatura dell'Invalsi e di quella docimologia che si è tramutata in ideologia della valutazione, in un puro stile aziendalista (anzi, pseudo tale), comporta proprio tali conseguenze.

Lucio Garofalo
Postato da Michelangelo Nicotra Lunedì, 10 giugno 2019 07:00:00 (2390 letture)

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Mobilità: A chi giova escludere i posti Quota 100 dai posti disponibili per la mobilità?
Opinioni
A chi giova non inserire i posti liberi da Quota 100 tra i posti disponibili per la mobilità?
A pochi giorni dall’avvio della fase di elaborazione delle domande di mobilità, attualmente ancora in fase di convalida, non riesco a trovare una risposta a questa domanda. Rischiamo di ritrovarci a settembre con migliaia di posti vacanti ma non assegnati, né in fase di mobilità, né a docenti neo-immessi, perché non è stato possibile inserirli nell’organico di diritto entro la data del 25 maggio, termine ultimo fissato dall’Ordinanza che regola la mobilità per comunicare al Sidi i posti disponibili. Se l’obiettivo di anticipare tutte le scadenze era proprio quello di garantire un avvio regolare dell’anno scolastico, perché non posticipare giusto di qualche giorno la scadenza del 25 maggio per consentire all’Inps di ultimare i controlli dei pensionandi e agli Ambiti territoriali di inserire nel novero dei posti disponibili anche tutti i posti di quota 100?

Lettera firmata
Postato da Michelangelo Nicotra Mercoledì, 15 maggio 2019 08:00:00 (3531 letture)

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Dirigenti Scolastici: Sì ai controlli biometrici dei dirigenti scolastici
Opinioni
Non condivido la battaglia portata avanti da alcuni interessati, rispetto alla norma contenuta nel decreto "concretezza", che prevede il controllo biometrico di presenza sul posto di lavoro per tutto il personale pubblico, inclusi i dirigenti scolastici. Anche quest'ultimi infatti sono impiegati dello Stato con un orario di lavoro in presenza stabilito contrattualmente, da rispettare al pari di tutto il restante personale della scuola, sottoposto da sempre a controlli di legge. Tra l'altro pure gli insegnanti svolgono diverse attività al di fuori del proprio orario scolastico, come, solo per esemplificare, la correzione  dei compiti scritti, ma ciò non pertanto devono garantire la loro presenza a scuola, attestata dalle firme su registri di vario genere. Nella mia lunghissima attività di docente nelle scuole pubbliche ho avuto modo di riscontrare l'importanza della presenza fisica del dirigente scolastico all'interno della scuola, tanto più oggi per le delicate quanto complesse funzioni che gli competono dal ruolo, funzioni che non possono certo essere delegate a docenti collaboratori dello stesso dirigente.

Gennaro Capodanno
Postato da Michelangelo Nicotra Lunedì, 22 aprile 2019 09:30:00 (4917 letture)

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Riforma: I 'veri' problemi della scuola
Opinioni
La decisione del Governo di introdurre, con il disegno di legge Concretezza, il controllo biometrico anche per la dirigenza scolastica rischia di alimentare sterili quanto inutili polemiche, perdendo di vista i veri problemi della scuola in Italia. Peraltro nessun docente si è mai lamentato per il fatto che deve adempiere a una serie di formalità per attestare la sua presenza a scuola, né si è mai richiamato alla libertà d'insegnamento per opporsi a questa prassi consolidata. Orbene indipendentemente dall'analisi che si potrebbe fare mettendo a confronto le modalità precedenti di lavoro della dirigenza scolastica, che prevedevano una presenza ordinaria di 36 ore settimanali, anche su base plurisettimanale, all'attuale libertà di organizzare autonomamente  tempi e modi della propria attività che non significa come e quando si vuole ma che comporta  invece impegno, organizzazione, disponibilità, tempestività, presenza senza mai dimenticare che tutto ciò deve comunque avvenire, sempre e comunque, in assoluta trasparenza, guardiamo ai risultati conseguiti nel mondo dell'istruzione pubblica, prendendo spunto da recenti indagini OCSE-PISA, Programme for International Student Assessment, pubblicati sui mass media.

Gennaro Capodanno
Postato da Michelangelo Nicotra Domenica, 21 aprile 2019 23:52:58 (2622 letture)

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Dirigenti Scolastici: L'Istruzione non ha la stessa 'attrattiva' della salute?
Opinioni
Gent.ssimi
mi incuriosisce la notizia della regione Veneto che, a causa della mancanza di medici, recupera i pensionati per rispondere al bisogno di cure in crisi per mancanza di nuovi laureati. Un problema simile accadde nell’agosto 2013 per i presidi delle scuole statali: allora una legge assurda e imbrogliona mandò un anno prima in pensione oltre 300 dirigenti scolastici statali. E così negli anni successivi. Assurda perché a solo un mese dall’inizio delle lezioni lasciò centinaia di scuole senza direzione scolastica, nel momento delicato in cui si doveva preparare l’avvio del nuovo anno di scuola. Imbrogliona perché lo faceva per “dare spazio ai giovani”: ma a tutt’oggi, dopo quasi sei anni quasi 3000 scuole statali su 8000 sono senza preside titolare e un povero concorso per nuovi dirigenti scolastici iniziato tre anni fa (con tre anni di ritardo) non riesce ancora e finire e, nonostante le promesse, non ci saranno nuovo presidi neppure per settembre 2019.

Roberto Pellegatta
… preside in pensione
Postato da Michelangelo Nicotra Giovedì, 28 marzo 2019 08:00:00 (27013 letture)

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Riforma: Siamo prossimi all’eutanasia dell’autonomia scolastica: passare dal PTOF al PAS!
Opinioni
L'8 marzo 1999 è stato promulgato il DPR 275 "Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59" che ha avuto applicazione dal 1° settembre 2000. L'autonomia scolastica ha modificato notevolmente il mondo della scuola unitamente alle relazioni interne ed esterne: siamo passati da "scuola" ad "Istituzione scolastica" con ruoli e funzioni nella quale l'autonomia, la vision e la mission orientano il patto formativo con le famiglie, la ricerca e l'impiego di tutte le risorse finanziarie, l'organizzazione e la gestione delle risorse umane e professionali. Nell'intenzione del legislatore, la scuola doveva evolvere in istituzione giuridica autonoma investita in primo luogo del compito fondamentale di identificare gli specifici bisogni formativi, culturali, organizzativi e di sviluppo delle rispettive comunità territoriali, entro i limiti costituiti dagli obiettivi nazionali, dagli standard e dai requisiti del servizio di istruzione fissati dallo Stato.

Il Presidente ANCODIS - Palermo
prof. Rosolino Cicero
Postato da Michelangelo Nicotra Mercoledì, 13 marzo 2019 09:00:00 (26557 letture)

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Caro Premier Giuseppe Conte e caro Ministro Luigi Di Maio, cosa state per fare?
Opinioni
Caro Premier Giuseppe Conte e caro Ministro Luigi Di Maio,
vorrei che leggeste questa lettera, userò le parole di Andrea Camilleri per spiegare perché “l’autonomia differenziata” con le 23 deleghe chieste dal Veneto, dalla Lombardia e dall’Emilia Romagna, diventa un pericoloso tentativo di secessione a discapito delle regioni del Sud. Vi chiamerò Giuseppe e Luigi,
Dunque, volevo dirvi che noi insegnanti, educatori, genitori, studenti, assistenti amministrativi, tecnici, collaboratori scolastici, che amiamo la scuola pubblica statale, siamo indignati. Lo so che, proprio in questi ultimi tempi, è un termine inflazionato ma non ne trovo uno migliore per manifestarvi il nostro sdegno per quello che state per approvare.
Lo sapete vero che gli studenti del Sud non sono figli di un dio minore?
Giuseppe e Luigi, volete che partiamo da lontano?
E allora, mi permetto di ricordarvi che nell’anno 1100, mentre al nord si brancolava nel buio del Medioevo, al sud c’era il primo Parlamento della storia, il primo parlamento d’Europa.

Facciamo un bel salto e arriviamo al 1861.


Paolo Latella
Postato da Michelangelo Nicotra Domenica, 03 febbraio 2019 09:00:00 (2868 letture)

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Voce alla Scuola: Napoli, giorno della memoria: un roseto per ricordare
Opinioni
Nel giorno della memoria, oltre a mettere in campo nuove iniziative, sarebbe il caso di onorare quelle già poste in essere negli anni scorsi. Mi riferisco, in particolare, al roseto ed alla targa che vennero collocati dall’amministrazione comunale partenopea nel novembre 2007 nel parco Mascagna, già conosciuto come giardini di via Ruoppolo, in occasione del settantesimo anniversario della nascita di Sergio De Simone, l’unico bambino italiano dei 20 che furono uccisi nella scuola di Bullenhuser Damm, nato a Napoli, nel quartiere Vomero, il 29 novembre 1937, al quale peraltro il Comune di Segrate ha dedicato da tempo un auditorium ed un giardino. Un evento, quello della collocazione della targa e del roseto nel suddetto parco che, all’epoca, sali alla ribalta delle cronache anche per un clamoroso ossimoro, dal momento che la scritta sulla prima targa, poi subito sostituita dopo le polemiche suscitate, esordiva con “A peritura memoria”.


Gennaro Capodanno
Postato da Michelangelo Nicotra Domenica, 27 gennaio 2019 08:00:00 (5476 letture)

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Lavoro: Ministro Bussetti, i problemi della scuola sono ben altri!
Opinioni
Il ministro dell'istruzione Bussetti, rispolverano un tema non nuovo, visto che è stato trattato anche da alcuni suoi predecessori, occupandosi di una questione che, in verità, compete esclusivamente alle scuole e, segnatamente, alla garantita autonomia didattica dei singoli docenti, ha annunciato l'invio di una circolare finalizzata a limitare l'assegnazione di compiti agli studenti per le vacanze natalizie. Al riguardo si è aperto un dibattito che rischia di distogliere l'attenzione dai gravi problemi che continuano ad affliggere la scuola italiana e che attendono immediate e concrete iniziative dello stesso ministro. Come, per citarne solo alcuni, la necessità di reperire maggiori risorse economiche, nella legge di bilancio in discussione in Parlamento, anche per poter consentire adeguati incrementi salariali al personale scolastico, o l'importanza di potenziare il monte ore minimo da destinare ai "percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento", la nuova denominazione della vecchia alternanza scuola lavoro.

Gennaro Capodanno
gennarocapodanno@gmail.com
Postato da Michelangelo Nicotra Giovedì, 13 dicembre 2018 08:00:00 (8703 letture)

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Dirigenti Scolastici: Un concorso dalle duemila ingiustizie
Opinioni
Il concorso per il reclutamento dei 2416 Dirigenti Scolastici bandito con decreto Direttoriale pubblicato nella Gazzetta ufficiale n° 90 del 24/11/2017, si sta svolgendo nel caos più totale. Anche se da un'analisi più approfondita si potrebbe arrivare a concludere che è incostituzionale, poiché non prevede una soglia minima per il superamento della prova preselettiva ma si "affida ad un calcolo senza criterio di logica (il triplo dei posti messi a disposizione)" per la definizione della soglia minima di ammissione alla prova scritta. La data individuata dal MIUR, il 23 Luglio, inoltre è risultata per molti candidati una data non propria adeguata in quanto non consentiva idonea preparazione per mancanza di tempo, in quanto molti docenti erano impegnati fino a qualche giorno prima nelle commissioni  degli esami di stato, una petizione indirizzata al Ministro dell'istruzione firmata da circa 17.000 candidati che ne chiedeva il rinvio è rimasta inascoltata.

sebastianolatorre@libero.it
Postato da Michelangelo Nicotra Lunedì, 03 dicembre 2018 08:00:00 (2448 letture)

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Esame di Stato: Sulla rimozione dell’esame di Storia dalla Maturità
Opinioni
Sulla rimozione della traccia di Storia dall’esame di Stato. Il Coordinamento della Giunta centrale per gli studi storici e delle Società degli storici (Cusgr, Sis, Sisem, Sisi, Sismed, Sissco) ha appreso oggi con grande sconcerto delle modifiche riguardanti la prima prova scritta dell’esame di stato (Circolare MIUR n. 3050 del 4 ottobre 2018 e Documento di lavoro della commissione presieduta da Luca Serianni). La scomparsa della tradizionale traccia di Storia dalle tipologie previste per l’esame di maturità sembra seguire un percorso di marginalizzazione della storia nel curriculum scolastico, già iniziato con la diminuzione delle ore d’insegnamento negli istituti professionali. Si tratta di un’immotivata novità che riduce di fatto la rilevanza della Storia come disciplina di studio in grado di orientare i giovani nelle loro scelte culturali e di vita. Svilire in questo modo la specificità del sapere storico nella formazione scolastica significa inoltre accelerare, ....

firmato
Postato da Michelangelo Nicotra Mercoledì, 17 ottobre 2018 18:00:00 (9930 letture)

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Manifestazioni non governative: Salvini e DI Maio: chi ha paura di cambiare? gli studenti rispondono ai ministri
Opinioni
Oggi in più di 50 piazze in tutta Italia decine di migliaia di studenti hanno manifestato gridando “Chi ha paura di cambiare? Noi no!” ad un Paese che non investe in istruzione e non ascolta i giovani. I 5000 studenti del corteo di Roma hanno marciato fino al Ministero dell’Istruzione, dove hanno chiesto a nome di tutti i manifestanti d’Italia un incontro con il Ministro Bussetti, per condividere le vere problematiche che ogni giorno affrontiamo, nelle scuole e nelle università. Il Ministro ancora una volta ha scelto di non ascoltarci - dichiara Giammarco Manfreda, coordinatore nazionale della Rete degli Studenti Medi - non smentendosi rispetto ai giorni scorsi, preferendo unicamente il dialogo con il Movimento Giovanile della Lega.

Giammarco Manfreda
Enrico Gulluni
stampa@unionedegliuniversitari.it
Postato da Michelangelo Nicotra Sabato, 13 ottobre 2018 07:30:00 (2284 letture)

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Voce alla Scuola: Lettera aperta al Ministro Bussetti
Opinioni
Alla c.a. del Ministro Bussetti
Siamo un gruppo di docenti della scuola pubblica statale, provenienti da varie regioni italiane. Abbiamo condiviso il testo di questa lettera scritta da Enrico Galiano e la stiamo diffondendo in rete, fra le nostre colleghe e i nostri colleghi docenti, in quanto riteniamo necessario che, sul tema della libertà d'insegnamento, si sviluppi un grande dibattito nel Paese, che vada oltre i confini degli addetti ai lavori. Il ruolo sociale della scuola e di chi ci lavora è fondamentale, a partire dal dettato costituzionale, per la difesa e la piena attuazione della democrazia. Per questo, ogni giorno, nelle aule dove siamo chiamati a svolgere il nostro compito di educatrici ed educatori delle generazioni più giovani, terremo sempre presente il valore della libertà di pensiero e d'insegnamento, affinché le ragazze e i ragazzi italiani, non solo per nascita, imparino a comprendere e a riaffermare in tutti gli atti della loro vita questi valori.

Hanno sottoscritto il documento le docenti e i docenti
Postato da Michelangelo Nicotra Domenica, 30 settembre 2018 09:00:00 (2408 letture)

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Voce alla Scuola: Napoli, liceo Sannazaro: docenti e studenti a mare per carenza di aule
Opinioni
In questi giorni si apprende, dagli organi d'informazione, che diversi allievi del prestigioso liceo classico napoletano Jacopo Sannazaro non possono entrare in classe, perché non ci sono aule a sufficienza. Qualcuno avrà fatto male i conti e così il numero di studenti iscritti è risultato superiore a quello di coloro che possono essere contenuti nelle aule attualmente a disposizione. A questo punto, per rimediare all'errore, sarebbero tante le soluzioni che si potrebbero adottare: solo per esemplificare, abolire la cosiddetta settimana corta, spalmando l'orario su sei giorni invece che su cinque, adottare, laddove strettamente necessario, il doppio turno, chiedere ospitalità a qualche altra scuola posta nei dintorni, e, nel frattempo, cercare una nuova sede per una succursale. Invece no! Si mandano i ragazzi a passeggiare nella villa Floridiana o a prendere il sole su qualche lido balneare, stando a quanto si legge sulle cronache che accompagnano questa triste quanto inaccettabile vicenda, che ci auguriamo trovi al più presto un epilogo, facendo sì che gli allievi interessati non perdino ulteriori preziose ore di lezione.

Gennaro Capodanno
Presidente Comitato ex allievi liceo Sannazaro - Napoli
Presidente Comitato Valori collinari
Postato da Michelangelo Nicotra Lunedì, 17 settembre 2018 07:00:00 (6460 letture)

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Bullismo e Cyberbullismo: Comportamenti sociali deprecabili e da vituperare, senza se e senza ma
Opinioni
Negli ultimi tempi, sono saliti alla ribalta della cronaca frequenti casi di bullismo scolastico e di teppismo adolescenziale: fenomeno inedito ed impensabile, almeno nelle dimensioni in cui oggi si va configurando. Ogni giorno si leggono notizie di docenti aggrediti e malmenati dagli studenti o dai genitori. Comportamenti sociali deprecabili e da vituperare, senza se e senza ma. Detto ciò, vorrei appuntare un paio di cose. In primo luogo, ogni adulto, in passato, è stato adolescente. Con tale termine intendo riferirmi non solo ad uno stadio esistenziale, ad una età evolutiva fondamemtale nella crescita e nello sviluppo della personalità sotto ogni punto di vista: fisico, sessuale, ormonale, psicologico-emotivo, socio-affettivo ed intellettuale. È una fase assai delicata, fragile e difficile per ogni ragazzo o ragazza, che vive una vera e propria "tempesta ormonale". È un periodo attraversato da intensi turbamenti, da inquietudini, passioni e sofferenze, da sogni e desideri, da scoperte e conquiste, da illusioni e delusioni, da rabbia e ribellione, da gesti folli e trasgressioni.

Lucio Garofalo
Postato da Michelangelo Nicotra Giovedì, 03 maggio 2018 09:00:00 (2787 letture)

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Voce alla Scuola: Realtà scandalosa: pensioni da fame nel mondo della scuola
Opinioni
C'è una categoria di lavoratori, e precisamente il personale ATA-ITP ex EE.LL. (DSGA-AA-AT-CS ed ITP), attualmente alle dipendenze dello Stato, a cui vengono corrisposte pensioni - dopo 35 e più anni di servizio - di gran lunga inferiori a quelle dei colleghi che hanno svolto le identiche mansioni lavorando da sempre nello Stato. Il loro assegno pensionistico, infatti, per effetto del famigerato accordo ARAN-CGIL-CISL-UIL-SNALS del luglio 2000 - che bloccò l'attuazione della legge 124/1999 - viene calcolato prendendo come riferimento una fascia stipendiale, a seguito della modalità degli inquadramenti attuati, che è circa la metà di quella che invece spetterebbe loro, se fosse stata riconosciuta tutta l'anzianità maturata con il servizio svolto alle dipendenze degli Enti Locali. Detto riconoscimento era sancito dalla legge 124/99, ma venne "bloccato" subito dopo il transito allo Stato, avvenuto il 1° gennaio 2000, dall'accordo tra i Sindacati e l'Aran (20 luglio 2000).

Antonio Brunaccini
Vincenzo Lo Verso
Postato da Michelangelo Nicotra Lunedì, 09 aprile 2018 08:00:00 (3314 letture)

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Bonus premiale: Nomi ed importi bonus premiali: devono essere resi pubblici
Opinioni
Lo ha chiarito definitivamente la Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi presso il Consiglio dei Ministri nella seduta del 16 febbraio u.s.. in seguito al ricorso presentato da un docente che pur avendo inotrato istanza per essere destinatario del bonus ne era stato escluso. Alla richiesta di accesso agli atti e ai documenti, inoltrata dal docente in prima istanza al Dirigente Scolastico, per conoscere i nominativi dei destinatari del bonus, gli importi, le attività svolte, i criteri di assegnazione nonché quelli di esclusione aveva ricevuto un diniego. Il Dirigente Scolastico, infatti, adduceva che le informazioni richieste non possono essere oggetto di pubblicazione in quanto "dati personali" e quindi coperti da privacy ed eccepiva, altresì, che l'istanza appariva volta ad esercitare un controllo generalizzato sull'azione della Pubblica Amministrazione.

dott.ssa Taverna Maria Lucia
Postato da Michelangelo Nicotra Domenica, 04 marzo 2018 15:00:00 (3423 letture)

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Costume e società: Difficile dire cose più vere sulla letteratura e i libri, mi ha commossa e mi ha fatto sentire libera, un miracolo
Opinioni
Lo scrittore Ahmet Altan, un fervente critico del regime Erdo?an e uno dei primi scrittori turchi a denunciare pubblicamente il genocidio degli armeni, fu arrestato con l'accusa di sostenimento di una organizzazione terroristica nel settembre 2016. E' stato condannato in questi giorni all'ergastolo duro, insieme a 5 giornalisti. mrosa

"Un oggetto in movimento non è né là dov'è, né là dove non è." - così recita il famoso paradosso di Zeno. Già quando ero ancora molto giovane ho dedotto che questo paradosso, più che la fisica, riguardasse la letteratura e in particolare la posizione dello scrittore. Sto scrivendo nella cella di una prigione.
Postato da Michelangelo Nicotra Domenica, 18 febbraio 2018 07:00:00 (2928 letture)

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Graduatorie: Vergognosa sentenza del Consigli di Stato contro i diplomati/e magstrali
Opinioni
Il Consiglio di Stato, dopo l’udienza del 15 novembre, ha pubblicato il 21 dicembre una vergognosa sentenza contro i diplomati/e magistrali, che va contro tutte le precedenti sentenze che in questi anni avevano dato ragione a decine di migliaia di docenti che adesso si vedono negare persino il diritto all’inserimento nelle Graduatorie a Esaurimento (GAE), e che vengono retrocessi a docenti di serie C. Questa sentenza pone drammatici problemi, professionali ed umani, ai diplomati magistrali. Molti/e di loro hanno avuto nomine annuali dalle GAE, in diversi/e sono già stati/e immessi in ruolo, e ora, oltre alla perdita del posto di lavoro, rischiano di ritrovarsi improvvisamente reinseriti in seconda fascia o, secondo un’interpretazione ancora più penalizzante della sentenza, addirittura in terza fascia.

Piero Bernocchi  portavoce  nazionale COBAS
Postato da Michelangelo Nicotra Giovedì, 28 dicembre 2017 08:00:00 (3067 letture)

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Costume e società: La terza guerra mondiale potrebbe scoppiare lì, a Gerusalemme
Opinioni
Mi tornano in mente queste parole di Abraham Yehoshua: che il grande scrittore israeliano va ripetendo sempre di più (in questa difficilissima stagione, in cui immani catastrofi sembrano addensarsi all'orizzonte), e che ha pronunciato qualche mese fa, nel corso di un memorabile intervento aTaobuk, il festival dei libri di Taormina. Già, Gerusalemme: uno dei luoghi più sacri al mondo, dove ebrei cristiani e musulmani coabitano da secoli, e dove sono ancora vive altre e non meno antiche radici pagane. Gerusalemme, città e territorio dalla storia millenaria: dove - pur in mezzo a tante guerre, a tanto male - tanti uomini hanno provato, e continuano a farlo, a convivere in pace, a coabitare in armoniosa operosità. E ci ripenso, a quelle terribili, angosciose parole di Yehoshua, dopo aver letto (su "La Stampa") dell'appello lanciato all'Europa dallo stesso Yehoshua, oltre che da David Grossmann e Amos Oz, insieme ad altri 800 israeliani.

Giuseppe Giglio
Postato da Michelangelo Nicotra Martedì, 12 dicembre 2017 07:00:00 (2699 letture)

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Precariato: I tre Re magi precari
Opinioni
Questo Natale sarà diverso dal solito. Lontano dalle luci colorate che siamo abituati a vedere ogni anno, dai panettoni per chi festeggia l'evento annuale e i regali per chi è stato più buono. Come si può festeggiare senza pensare al prossimo? Se faccio una considerazione che è anche il mio "pensiero" come posso essere felice se c'è gente intorno a me che è infelice? Come faccio a godere dell'atmosfera natalizia se mia sorella è disoccupata, se mio cugino è disoccupato, il mio amico è "Precario" e se la mia vicina di casa non riceve lo stipendio da mesi e alcuni lavoratori e lavoratrici hanno perso il lavoro e si trovano nella condizione di "cassaintegrazione" senza certezza per il presente imminente e il futuro prossimo. In queste condizioni mi ritroverei solo è in nessun modo potrei manifestare la mia felicità.

Buon Natale Precario
Postato da Michelangelo Nicotra Lunedì, 04 dicembre 2017 08:00:00 (2690 letture)

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Manifestazioni non governative: Se tutti noi prof facessimo esclusivamente il nostro vero mestiere... insegnare?
Opinioni
Le conquiste salariali del movimento operaio negli ultimi 30 anni sono state cancellate dai governi di centro destra e centro sinistra. Più bassi sono i salari dei lavoratori più deboli sono i sindacati. Questo modo di trattare gli insegnanti come dei "volontari" immolati al sacro e potente dirigente scolastico sta producendo un malcontento generale in tutta Italia. La proposta di aumento di questo governo sono 85 euro (lordi) per i docenti e 500 per i dirigenti e sa veramente di ridicolo. Dimostra ancora una volta che la libertà di insegnamento non esiste più. Come non esiste più la democrazia in questo Paese. Un Governo che cancella ogni diritto e la dignità al lavoratore partendo dal salario insufficiente per vivere va cacciato! Ha ragione Marco Travaglio quando afferma che ci stanno pisciando in testa e vogliono convincerci che sta piovendo. Ricordo che la Costituzione Italiana con gli articoli 1, 3, 4 e 35 obbliga i governi a difendere dalla povertà i propri cittadini mettendoli nelle condizioni di lavorare e di vivere una vita dignitosa.

Paolo Latella
Unicobas Scuola & Università
Postato da Michelangelo Nicotra Giovedì, 09 novembre 2017 08:00:00 (2735 letture)

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Riforma: Esiste una ricetta per uscire dalla regressione culturale che ha colpito l'Italia? Io credo di si!
Opinioni
L'Italia è la nazione europea con il più alto numero di (NEET) giovani che non studiano, che non sono impegnati in un percorso di formazione, non cercano lavoro e non lavorano. La Commissione europea ha realizzato un'indagine ed è emerso questo dato allarmante: in Italia i NEET sono il 19,9% contro una media Ue dell'11,5%. Questo pericoloso fenomeno sociale, nel nostro Paese, interessa la fascia di età compresa fra i 16 e i 35 anni. C'è un altro elemento che rischia di allontanare i nostri giovani dai percorsi lavorativi ed è la decisone di Bruxelles, che nel 2014 ha definito una data importante per diventare professionisti europei alzando il livello di studio. Infatti dal 2020 per tutti i liberi professionisti europei, il titolo universitario dovrà essere obbligatorio. Uno degli obiettivi primari per l'Unione Europea è quello di agevolare la libera circolazione del lavoro. Come può la nostra nazione uscire da questa situazione?

Paolo Latella
Insegnante e giornalista
Postato da Michelangelo Nicotra Giovedì, 02 novembre 2017 08:00:00 (3926 letture)

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Voce alla Scuola: Polivalente di San Giovanni La Punta. Oltre il danno la beffa!
Opinioni
Spesso, in classe, mi chiedo se agli occhi dei ragazzi è ancora credibile la scuola italiana, se sono credibili i programmi che vengono svolti, se sono credibili i docenti, i dirigenti. Se ha ancora un senso per i nostri alunni studiare l'Illuminismo, Voltaire e Montesquieu; capire perché è stato bruciato vivo Giordano Bruno, perché è scoppiata la Prima Guerra Mondiale, perché Napoleone finì a Sant'Elena; comprendere il pessimismo di Leopardi, la "critica della ragion pura" di Kant, il "mito della caverna" di Platone; imparare i principi fondamentali della Costituzione italiana,... quando invece il "mondo fuori" è pieno di ingiustizie, le regole sono un optional, e gli adulti amano giocare a scaricabarile! Come nella ormai "tristemente" nota vicenda del Polivalente di San Giovanni La Punta. Dove i ragazzi del liceo artistico "Emilio Greco", così come i ragazzi del "De Nicola", del "Majorana", del "Ferraris", così come i ragazzi dell'Istituto Alberghiero "Wojtyla" di Monte Po', proprio in questi giorni, con assemblee, scioperi e petizioni, stanno chiedendo più spazio, più aule, più scuola! Mentre dall'altro lato della barricata, le istituzioni pubbliche cosa fanno, cosa dicono!?

Angelo Battiato
Postato da Angelo Battiato Mercoledì, 25 ottobre 2017 08:00:00 (2693 letture)

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Costume e società: Candidati Governatori in Sicilia: mettete la scuola in cima ai programmi
Opinioni
Come uscire dalle macerie dal saccheggio delle risorse e dal deserto che ci lascia Crocetta in Sicilia? Forse incominciando dalla scuola e dalla formazione: dalle 800 scuole pubbliche massacrate e violentate da 5 anni di incuria abbandono e colpevole incompetenza della cricca di Crocetta. Per cambiare veramente le cose in Sicilia deve partire dall’istruzione. In essa deve profondere prioritariamente tutto il suo impegno e dedicarvi le risorse necessarie. I veri, i seri governanti devono avere come pensiero e cura dominante l’istruzione e la scuola, perché solo le future generazioni possono cambiare in meglio quest’isola e poiché la sede naturale di crescita delle nuove generazioni è la scuola; essa per questo merita il massimo riguardo. Bisogna cominciare dagli edifici e dai plessi e dalle strutture. Secondo il rapporto Ecosistema Scuola 2016, realizzato dal Legambiente, delle scuole peggiori d’Italia, visto che una scuola su tre “necessita di interventi di manutenzione urgente”.

preside Salvatore Indelicato
Amministratore gruppo Facebook “Dirigenti Scolastici Professionals”
Presidente del Consorzio di scuola Aetnanet
Postato da Salvatore Indelicato Mercoledì, 20 settembre 2017 12:36:26 (4654 letture)

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Riforma: Quale insegnamento può dare una scuola che promuove tutti?
Opinioni
Il nuovo sistema di valutazione partirà da quest'anno e riguarderà le scuole elementari, medie mentre dal 2018/2019 anche le superiori.
Il decreto legislativo nr. 62 approvato ad Aprile 2017 sentenzia: “Le alunne e gli alunni della scuola primaria sono ammessi alla classe successiva e alla prima classe di scuola secondaria di primo grado anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione”, ed in caso di promozione agevolata gli Istituti dovranno prevedere: “specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento“. Anche alle medie analogo risultato: “Le alunne e gli alunni della scuola secondaria di primo grado sono ammessi alla classe successiva e all’esame conclusivo del primo ciclo” a meno che non ci siano gravi infrazioni disciplinari oppure trequarti d’assenza nel monte ore previsto. In caso di profonde insufficienze sarà obbligatorio prevedere per chi viene ammesso a classe successiva, i corsi di recupero.

Paolo Latella, insegnante e giornalista
Segretario Unicobas Scuola Lombardia
Postato da Michelangelo Nicotra Lunedì, 04 settembre 2017 07:30:00 (2700 letture)

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Costume e società: Appello della scuola siciliana ai candidati a governatore
Opinioni
Il 5 novembre sarà il giorno della liberazione della scuola siciliana dalla calamità “ Crocetta” che si è abbattuta inesorabile per 5 anni, provocando la desertificazione e la distruzione della scuola e della formazione pubblica in Sicilia. Il D Day sarà l’inizio difficile per ripristinare un minimo di agibilità e un minimo di speranza per risollevare le sorti della scuola pubblica e della formazione professionale massacrati senza pudore e senza alcuna pietà da un Crocetta incapace, arrogante, disgustoso privo del senso delle istituzioni e rozzo occupante delle poltrone di sottogoverno. Diamo atto al suo stesso partito il PD di Faraone e Renzi che in Sicilia lo ha emarginato con una damnatio memoriae implacabile stoppando la sua ricandidatura che Crocetta vuole riproporre senza vergogna, con la faccia di bronzo e in pieno delirio psichiatrico.
 
Salvatore Indelicato
s.indelicato@libero.it
Postato da Salvatore Indelicato Sabato, 02 settembre 2017 17:08:24 (3468 letture)

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Dirigenti Scolastici: Quando il dirigente scolastico abdica al suo ruolo. Lettera aperta a un preside refrattario
Opinioni
Caro Dirigente scolastico di un Istituto comprensivo, 
prima di illustrarLe le ragioni della presente, mi consenta, di accennare alcuni elementi di cronaca di un fatto avvenuto in Sicilia qualche giorno fa. Giorno 22  luglio u.s: in una chiesa vengono celebrati i funerali di una docente di scuola primaria di 57 anni, morta in seguito ad una grave malattia. Le lascio immaginare la corale partecipazione della città: genitori, docenti, ex dirigenti scolastici venuti da lontano, ex alunni. L’ Istituto comprensivo, al quale da un anno era stata accorpata  la vicina scuola primaria e dell’infanzia notoriamente all’avanguardia nel territorio, era rappresentata in un qualche angolo della chiesa dal Gonfalone della scuola.

(Lettera firmata)
Postato da Salvatore Indelicato Martedì, 08 agosto 2017 11:48:01 (4207 letture)

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Incontri: Ricordo di Pietro Di Mauro
Opinioni
Ho conosciuto il prof. re Pietro Di Mauro nell'anno scolastico 2010/11, quale membro esterno per la Fisica della commissione degli esami di stato 2° ciclo da me presieduta, operante presso il Liceo Scientifico Statale Galileo Galilei di Catania. Non dimentico la dedizione, l'intelligenza, la precisione, la sensibilità, la passione e l'amore con cui ha svolto il suo compito, soprattutto nel riportare armonia ed equilibrio in seno alla commissione, anche al fine di assicurare l'attribuzione della lode ad alunni davvero meritevoli.
È stato per me un fratello più che un collega ed è in questo modo che lo ricordo.

Marcello Castroreale
Postato da Michelangelo Nicotra Domenica, 06 agosto 2017 09:00:00 (4177 letture)

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Dirigenti Scolastici: Uomini o caporali
Opinioni
Nella mia lunga carriera professionale mi sono imbattuto in prevalenza in due diverse tipologie di dirigenti scolastici. La prima categoria, forse la più diffusa nel mondo della scuola, è quella del preside dispotico, che tratta l’istituzione in un modo autocratico e verticistico, scambiando l’autonomia scolastica per una tirannide di tipo individuale e stimando i rapporti interpersonali in termini di supremazia e di subordinazione. Questa figura non predilige affatto le norme e le procedure di carattere democratico, bensì preferisce scavalcare gli organi collegiali ed assumere ogni decisione in maniera arbitraria e discrezionale senza consultarsi con nessuno. Inoltre, costui si pone sempre in modo protervo ed autoritario, esibisce un cipiglio severo per intimorire e mettere in soggezione gli altri. Ed abusa sovente dei propri poteri, perpetrando facilmente angherie o soprusi nei riguardi dei sottoposti, trattati alla stregua di sudditi privi di ogni diritto e tutela, con i quali si comporta in modo inclemente.

Lucio Garofalo
Postato da Michelangelo Nicotra Mercoledì, 12 luglio 2017 07:30:00 (2827 letture)

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Costume e società: Anche la scuola è composta da uomini e donne, mezzi uomini e mezze donne, ominicchi e femminicchie, pigliainculo e quaquaraquà
Opinioni
Anche la scuola è composta da uomini e donne, mezzi uomini e mezze donne, ominicchi e femminicchie, pigliainculo e quaquaraquà. Permettetemi alcune considerazioni di fine anno scolastico... Leonardo Sciascia aveva proprio ragione, la nostra cara e bella Italia è "composta dagli uomini, dai mezzi uomini, dagli ominicchi, dai (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà (vale ovviamente anche per le donne). Queste persone sono presenti anche nella scuola italiana. Anche gli intellettuali non sono immuni dal "virus" dei quaquaraquà. A scuola l'invidia, l'opportunismo, l'insoddisfazione, la poca gratificazione degli insegnanti da parte di chi invece dovrebbe premiarne la professionalità, lo stipendio vergognosamente basso, la poca considerazione riconosciuta dai politici e dalla società, il servilismo, la codardia, la falsità, la vigliaccheria trasformano spesso queste persone in simboli negativi, in soggetti da denigrare. Il rispetto per gli insegnanti è quasi scomparso.

prof. Paolo Latella
docente di ruolo c/o l'ITE A. Bassi di Lodi
Postato da Michelangelo Nicotra Martedì, 11 luglio 2017 08:00:00 (2982 letture)

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Didattica: L'insostenibile leggerezza dell'essere ... un alunno con 'obiettivo minimo' o eccellente?
Opinioni
Io non riparo menti, non sono un medico pietoso. Non regalo sogni e pacche sulle spalle, non faccio lo psicologo dei miei studenti, sono un insegnante della scuola pubblica laica statale! L'ipocrisia abbinata all'arroganza  e alla saccenza è una brutta malattia. A molte mamme e papà interessa solo che il figlio venga promosso! A loro non interessa che il docente abbia tutti gli strumenti e che sia nelle migliori condizioni per insegnare: classi con un numero di studenti non superiori a 20, aumento delle ore d'insegnamento (Il TAR del Lazio aveva emesso 3 sentenze esecutive chiedendo l'immediata applicazione del ripristino delle ore cancellate dalla legge Tremonti-Gelmini ma non sono mai state eseguite dal Miur che è tutt'oggi fuorilegge!), stipendi adeguati alla media europea, fondi adeguati per il diritto allo studio, per l'inclusività, per la legalità, per le scuole e il loro funzionamento.

prof. Paolo Latella
docente di ruolo c/o l'ITE A. Bassi di Lodi
Postato da Michelangelo Nicotra Domenica, 25 giugno 2017 08:00:00 (3023 letture)

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Riforma: La Falsa Scuola
Opinioni
Insegno nella scuola secondaria di I grado da diversi anni e sapevo già di aver visto e sentito cose inenarrabili ma quest'anno credo sia peggio. Dopo ore di discussioni negli scrutini, fatte di assensi, litigi, silenzi, è arrivata la preliminare degli esami. La Commissaria è fresca di nomina e alla prima esperienza, accoglie le sottocommissioni con gentilezza e premura. Inizia la presentazione delle modalità di conduzione degli esami: si raccomanda, tanto per cominciare, di non perdere tempo ad interrogare gli alunni all'orale, chi è stato ammesso col 6 avrà a disposizione non più di 15 minuti, esauribili con le firme e la comunicazione di qualche informazione sull'esito degli scritti, chi merita qualche soddisfazione in più potrà avere qualche minuto aggiuntivo. E da qui ci si domanda perché il Ministero emana circolari sulla conduzione a carattere interdisciplinare del colloquio orale...
Ma il peggio era in arrivo.

Una docente contro il falso ideologico
Postato da Michelangelo Nicotra Domenica, 11 giugno 2017 09:00:00 (2889 letture)

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Riforma: La Legge 107 al lavoro: quando l'arte docente passa al collocamento
Opinioni
In seguito al contratto collettivo nazionale integrativo sulla mobilità siglato l'11 aprile 2017 - che a nostro avviso andava discusso e votato dai lavoratori - la "chiamata diretta" degli insegnanti viene modificata rispetto a quanto previsto inizialmente dalla Legge 107. Non sono più i dirigenti scolastici a selezionare direttamente gli insegnanti, ma è il collegio dei docenti ad aver l'onere di dover discutere ed approvare i criteri della chiamata dagli ambiti territoriali alle singole scuole. In caso di mancata delibera dei collegi, la questione torna sulla scrivania dei dirigenti scolastici che possono attingere liberamente al personale che - per qualche motivo più o meno fondato - considerano necessario al proprio istituto.

Lavoratori Autoconvocati della Scuola
Postato da Michelangelo Nicotra Sabato, 20 maggio 2017 08:30:00 (2994 letture)

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Lavoro: Alle insegnanti di scuola primaria e dell’infanzia è negata ogni possibilità di progressione di carriera
Opinioni
Siamo un gruppo di docenti a tempo indeterminato di scuola primaria e dell’infanzia, abbiamo speso una vita nell’approfondimento degli studi e nel conseguimento di lauree, master, dottorati, ma il nostro impegno non viene riconosciuto e, per un vuoto legislativo, ci viene negata ogni possibilità di progressione di carriera. L’economia dell’istruzione insegna che le forze fisiche e materiali impiegate nella conoscenza vengono ampiamente ripagate, ma per noi, non è così.
Chiediamo di aiutarci a dare forza alla nostra voce firmando e diffondendo la nostra petizione!

Il nostro obiettivo è quello di raggiungere 500 firme e abbiamo bisogno del tuo sostegno. Puoi saperne di più e leggere la petizione qui.

Grazie!
rosa.anniciello@libero.it
Postato da Michelangelo Nicotra Martedì, 25 aprile 2017 08:00:00 (3134 letture)

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Assunzioni: Comitato nazionale docenti di ruolo ingabbiati: infanzia e primaria
Opinioni
Il decreto relativo al nuovo sistema di formazione e reclutamento dei docenti della scuola Secondaria di I e II grado contempla la possibilità per i docenti di ruolo di scuola Secondaria di cambiare la propria classe di concorso di titolarità ai fini di una maggiore flessibilità e/o mobilità professionale. E' evidente la profonda discrepanza che tale decreto ha creato tra figure professionali accomunate dallo stesso titolo di studio ma impegnate in ordini di scuola diversi. Stiamo parlando dei docenti di ruolo "ingabbiati" nella scuola dell'Infanzia e Primaria, organizzati in un comitato che vanta circa 300 membri in attesa che le Istituzioni trovino una soluzione ad un palese problema di iniquità lavorativa.

salvastef1@gmail.com
Postato da Michelangelo Nicotra Giovedì, 20 aprile 2017 07:30:00 (4045 letture)

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Costume e società: Riflessioni 'corsare' sull'8 marzo
Opinioni
Giusto per la cronaca, la rivoluzione russa ebbe inizio l’8 marzo del 1917 con una mobilitazione femminile di massa. In Russia, arretrata anche dal punto di vista del calendario, la "Giornata Internazionale della donna" coincideva con il 23 febbraio. Le tessitrici di Torshilovo e le dipendenti del deposito dei tram dell’isola Vassilievsky sfilarono sulla Prospettiva Nevsky per manifestare contro la guerra, la miseria e la fame del popolo russo. Nel giro di pochi mesi la situazione sociale precipitò drammaticamente e, nell'Ottobre dello stesso anno, le crescenti e quotidiane proteste di piazza che mobilitarono le masse del proletariato russo, furono il fattore determinante che portò al rovesciamento del regime zarista ed all'instaurazione dei Soviet. Il partito bolscevico di Lenin seppe approfittare di questo ribaltamento della situazione politica in Russia. Tale premessa mi serve ad introdurre un ragionamento sul significato dell'8 marzo.

Lucio Garofalo
Postato da Michelangelo Nicotra Martedì, 14 marzo 2017 08:30:00 (2676 letture)

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Sostegno: A.S.I.(area sostegno e inclusione): MIUR missione discontinuità didattica
Opinioni
Dopo la firma dell'accordo sulla mobilità 2017/2018, la ministra Fedeli si è anche premurata di comunicare la volontà del MIUR di non concedere deroga al vincolo triennale per la successiva contrattazione sulle assegnazioni provvisorie. Molti docenti e loro familiari in queste ore ci stanno contattando - dice Salvo Altadonna portavoce del comitato ASI - evidenziando come la genericità delle dichiarazioni della Fedeli rischi di condurre il ministero ad operare per la discontinuità didattica anziché per il suo contrario. Tra i nostri tanti iscritti - continua Altadonna - Salvo Cicero pone al Ministro un quesito interessante, ovvero: Un docente (ad esempio di sostegno) assunto da GAE nella fase B del piano straordinario, che ha dapprima differito, per l' a.s. 2015/2016, la presa di servizio e poi, nel successivo a.s. 2016/2017, beneficiato delle assegnazioni provvisorie in deroga ...

Salvatore Altadonna
Postato da Michelangelo Nicotra Giovedì, 02 febbraio 2017 08:00:00 (3136 letture)

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Riforma: Legge 107:'La Truffa 2' e la storia continua tra bufale e verità
Opinioni
Torno da scuola e leggo l'informativa FLCCGIL sull'incontro al Miur, mi colpisce poi improvvisamente una parte che qui riporto di seguito
Le risposte conclusive del Miur
"A fine incontro il Miur ha ribadito che non sono ipotizzabili modifiche al testo dellalegge 107/15anche se in sede di confronto si possono superare alcuni paletti presenti nella legge. Vedi il caso dellamobilità. Il prossimo CCNI potrà fare un RESET di tutti i vincoli preesistenti legati alle varie fasi assunzionali, mettendo tutti allo stesso nastro di partenza." NASTRO DI PARTENZA? ... di quale RESET stanno parlando? L'anno prossimo NESSUNO di COLORO che ha ottenuto il RECENTE Trasferimento rimanendo SODDISFATTO farà domanda per spostarsi!

Maria Pia Labita
Postato da Michelangelo Nicotra Lunedì, 07 novembre 2016 09:00:00 (2895 letture)

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Riforma: Spesa Ricavo Guadagno Perdita e 'Opportunità di vita FUTURA' Ovvero 'La grande fregatura della legge 107 che doveva tutelare i precari storici!'
Opinioni
Siamo ormai giunti alla data del 15 ottobre 2016, un sabato pomeriggio come tanti, che utilizzo per riflettere più a lungo sulla triste vicenda che riguarda il precariato storico del quale facevo parte fino a 1 anno fa  quando, una poco chiara e quanto mai misteriosa Legge composta da una grande quantità di articoli, spesso ambigui  o  in contrapposizione tra loro, ci mise di fronte ad una SCELTA OBBLIGATA:"Prendere o LASCIARE per sempre il mondo della scuola con lo spauracchio della impossibilità di continuare a lavorare da precari!". La politica  si rese conto del grande pasticcio fin da subito e per questo motivo venne, poi, fuori in extremis la FAQ 22 con la TUTELA della Prima Provincia, rivelatasi poi un vero boomerang per tutti coloro che "Si sono ILLUSI" di rimanere almeno sul proprio territorio. Altri, in virtù di un punteggio INFERIORE vennero catapultati subito al NORD.

Maria Pia Labita - Coordinamento SemiPrecari di Palermo
labita0@gmail.com
Postato da Michelangelo Nicotra Lunedì, 17 ottobre 2016 08:00:00 (3200 letture)

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Manifestazioni non governative: La buona scuola: striscioni per la contestazione
Opinioni
La ministra Giannini, commentando lo sciopero degli studenti ha detto: "Di questi tempi, tutti gli anni, c'è una comprensibile e tradizionale voce degli studenti. Non mi pare che ci siano obiettivi precisi, mi sembra che sia una richiesta di attenzione" [Capri, 7 ottobre]. Come si può pretendere che gli studenti abbiano la maturità e la competenza per formulare obiettivi precisi se nemmeno il parlamento è stato capace di elencare gli "obiettivi formativi prioritari"? Il comma 7 della legge 107/2015 li stravolge, sostituendoli con alcune modalità operative. Come potrebbero essere gli striscioni "precisi" per un corteo studentesco?

Enrico Maranzana
Postato da Michelangelo Nicotra Martedì, 11 ottobre 2016 08:00:00 (2679 letture)

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Riforma: Fantasticherie linguistiche per una buona scuola
Opinioni
Tutto iniziò, se la memoria non ci inganna, con il "Qui manebimus optime" di Berlusconi. Cicerone, aveva detto "hic", che è avverbio di luogo, mentre "qui", in latino, è pronome relativo. Ma per un uomo d'azione, come l'ex Cavaliere, quello che conta è il messaggio. E il messaggio era chiaro e forte. Qui o hic, non si sarebbe smosso da lì. Per schiodarlo dalla poltrona hanno impiegato altri vent'anni. E la citazione sbagliata? Bazzecole. Il latino è come il sapone sul lastricato, viscido e insidioso. E un "classico" scivolone sull'onda dell'enfasi oratoria può capitare a tutti. La cosa peggiore però non è stato lo schiaffo a Cicerone, quanto l'aver "legittimato" - tanti altri (e peggiori) scivoloni ... La più rapida a raccogliere il testimone è stata la Gelmini, per lunghi anni ministro dell'Istruzione e della Ricerca nei governi Berlusconi, quando la compagine di maggioranza si faceva chiamare Polo del Buon Governo.

Alfio Chiarello
Postato da Michelangelo Nicotra Martedì, 04 ottobre 2016 09:00:00 (2623 letture)

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Nuove Tecnologie: Una proposta di Educazione digitale
Opinioni
Finora non ho avuto il tempo a disposizione per riflettere sul caso di Tiziana, la ragazza suicida per la vergogna. Ma non credete che si debba tentare un approccio più serio, intelligente ed approfondito rispetto ai vari post e ai commenti letti a riguardo? La tragica vicenda della donna che si è tolta la vita, amareggiata e depressa da una sorta di "gogna virtuale" a cui l'hanno quasi costretta in forza di alcuni filmati hard divenuti virali e divulgati su Internet dai suoi aguzzini, è stata una notizia agghiacciante ed inaudita, che ci ha angosciato in un modo atroce e doloroso. Non penso neanche che si possa demonizzare il Web nella misura in cui, al pari di qualsiasi medium o strumento tecnologico, è anch'esso neutrale in sé, per cui il suo valore (negativo o positivo) dipende esclusivamente dall'utilizzo che se ne fa.

Lucio Garofalo
Postato da Michelangelo Nicotra Lunedì, 26 settembre 2016 07:00:00 (2674 letture)

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