Dopo la
notizia della denuncia alla polizia postale per le presunte
irregolarità riguardo la pubblicazione della batteria dei tests
per l'imminente concorso a dirigente scolastico, sembra in atto
una nuova “rogna” per il Ministero; da fonti certe ed attendibili, che
per ovvie ragioni non possiamo divulgare, pare che sia stata presentata
un'altra denuncia, stavolta per disturbo della quiete pubblica da parte
degli abitanti della zona attorno a viale Trastevere, Roma, dove
ha sede il nostro glorioso ministero della pubblica istruzione. Ebbene,
dopo che il geniale inventore aveva indicato la procedura della
selezione al concorso, come abbiamo già riferito nel nostro precedente
articolo, i suoi fedeli discepoli si sono chiesti smarriti :” quale
batteria? Di pollame? Di pentolame? Di tamburi?”, ma il nostro
inventore, nonché figlio segreto della famosa soubrette, dacchè riveste
un ruolo ruolo degno di lui al ministero pare che la sfiga lo abbia in
qualche modo abbandonato...e dove , altrove, del resto può avere un
posto al sole se non nel luogo prescelto da tutti gli sfigati? ed ha
acquisito importanza adesso, sottraendosi ad ogni ulteriore richiesta
di chiarimenti: “Maestro,per dove dobbiamo dirigere i nostri passi?”
gli fu chiesto , ma egli si limitò a rispondere con fare ieratico e
solenne:” chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete!”Così i nostri cercatori, poco provenzali e molto provinciali, si sono messi dunque all'opera ; ed è tutto un rovistare di ciarpame in soffitti e scantinati , nei bauli delle nonne, tutto un calpestìo di passi, giorno e notte, un acciottolìo di piatti e vettovaglie e un vocìo concitato tutte le ore del giorno e della notte: “ tò piglia questo! “ “acchiappa acchiappa..” “quello caccialo via” e … tumpf, fuori dalla finestra! Insomma un “arriminamento” continuo che ha esasperato gli abitanti del rione, costringendoli a sporgere querela! I puristi della lingua italiana mi scuseranno per il termine prettamente siculo-arabo ma non troviamo altro termine di egual pregnanza e sonorità nella nostra lingua nazionale.
E la ricerca della famigerata “batteria” andò anche ben oltre... arrivando anche agli appartamenti privati del Viminale. Laddove un maldestro scambiò per utile casseruola il pitale del Presidente: “ Ohibò! Ecco qua un bel pezzo di batteria per il concorso!” E meno male che il nostro Presidente è fin troppo placido e paziente: fosse stato Pertini altro che sfuriata! A non trovar più, all'improvviso, nel cuore della notte, il vaso sotto il letto! E non c'è da scherzare perchè se ad un aspirante medico può esser chiesto cosa sia la “grattachecca” di sora Maria, non c'è da sorprendersi se l'aspirante preside si ritrovi ad armeggiare con il pitale del Viminale il giorno dell'esame!
E altrove i nostri cercatori e provetti rigattieri andarono alla ricerca; giungendo sino in Brianza, in quel di Arcore.... ma anche lì non trovarono molto , se non qualche protesi dentaria e qualcuna di dubbio uso ginecologico; del resto, bisogna pur sopperire al tempo che tutto divelle, deprime ed affloscia! Invero, trovarono il luogo abbastanza desolato da quando l'allegra comitiva si è spostata altrove, in fuga dalla peste dalla toga rossa; variante questa ben più terribile della peste nera, bubbonica, descritta nel Decamerone di Boccaccio.
Ma nell'affannosa ricerca , mai una volta, un lampo, una scintilla, baluginò nelle loro stanche meningi: ma perchè questa batteria? Ma non è disparità di trattamento verso i cittadini ai sensi dell'art. 3 della Costituzione, specie quando chi li ha preceduti non ha dovuto sottoporsi a queste forche caudine o quando non si fa così, esattamente, per tutti gli altri, DICO TUTTI GLI ALTRI,concorsi pubblici??
Ma tant'è... i nostri eroici cercatori tornarono affranti ed avviliti , peggio dei cavalieri della tavola rotonda, al loro Maestro, senza aver trovato nulla! E sai che rimbrotti... che lavate di testa!!! Altro che quizzone e “Carramba che sorpresa!”, roba da spedirli tutti dritti a “Dilettanti allo sbaraglio!”
Tecla Squillaci
teclasqu@tin.it

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