
"Gli indebiti esercizi di cesello giurisprudenziale su cui si stanno esercitando alcuni alti prelati, a spese di una sentenza della Suprema Corte, lasciano perplessi - prosegue - A maggior ragione in un momento in cui Papa Francesco sta cercando, con i suoi messaggi, di restituirci l'immagine di una Chiesa che offre invece di chiedere".
Secondo il senatore "l'istituzione ecclesiastica storicamente ha sempre avuto davanti a sé due scelte: la simbiosi col potere e il cammino tra le persone, prima di tutte le meno fortunate. Ci sarà permesso, senza essere tacciati di anticlericalismo - conclude Campanella - sentirci più vicini a una Chiesa 'povera'?".
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