Top Five Mese |
novembre 2024
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Previdenza: Riflessione spassionata sul reddito di cittadinanza |
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Ora, si dà il caso che, in seguito alla chiusura di un'Azienda,
di una Impresa, ecc. ecc., per motivi vari, - per es., per
dichiarato presunto falso vero fallimento, - un lavoratore, una
persona "perbene", un onesto padre di famiglia,
inaspettatamente perda il lavoro e venga licenziato.
Cosa possa succedere è facile immaginarlo: se ha un'età
tale che non può definirsi più né giovane, ma nemmeno
ancora vecchio, insomma, se ha poco più di trenta-quaranta
anni, ma meno di sessanta, il povero sfortunato lavoratore non trova
più offerta nel mondo del lavoro, né pubblica né privata; nessuno lo
vuole. E si riduce al lastrico, perché , specialmente
in tempi calamitosi come il nostro, nessuno è disposto ad
assumerlo regolarmente; Io spettro della disoccupazione e
dell'impoverimento, e la vergogna del degrado sociale, lento ma
progressivo, allora assume per il malcapitato i
contorni di una vera e propria tragedia. E' tragedia!
Antonino Palumbo
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Previdenza: Esperienza col Fondo Espero |
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Con la presente
voglio raccontare la mia esperienza con il fondo integrativo pensione
(statene alla larga!), in particolare con il fantomatico 'Fondo
Espero' e lanciare un appello a tutti i colleghi e a tutte le
colleghe che intendono aderire o che hanno aderito (specie se lo
han fatto da poco!) e dico loro chiaramente e senza troppe mezze
misure:
"NON VI FATE FREGARE (come ho fatto io)!!!" NON ADERITE né,
appunto, al Fondo Espero e neppure agli altri fondi integrativi
pensati per la pensione: Non sarete, infatti, mai padroni dei vostri
risparmi.
Eccovi alcune valide motivazioni: ...
Gianluca Mungo
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Previdenza: Siamo all’esasperazione!! Nemmeno il Presidente della Repubblica può evitare le ingiustizie!! Ieri Sannino ha ricevuto la solita burocratica risposta |
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Un lungo e
dettagliato dossier era stato recapitato il 27 maggio 2013 al Quirinale
dal Presidente dell’A.N.I.D.A Giuseppe Sannino, disabile colpito
dal virus della polio alla tenera età di 8 mesi.
“ La misura è colma e l’esasperazione è
tanta!” afferma Sannino. Una vita da disabile in difesa dei
disabili, e adesso si trova a sostenere nel silenzio generale una
solitaria lotta contro l’INPS ed i suoi soprusi. “In questo paese, se
non ti suicidi non fai notizia!.” Afferma con amarezza il leader di uno
dei movimenti dei disabili più grandi del Sud e che soprattutto non fa
nessuna distinzione tra i disabili, perché tutti hanno gli stessi
diritti e le stesse necessità. Ebbene, proprio contro di lui l’INPS ha
dichiarato Guerra!!
anidaweb@libero.it
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Previdenza: Mercoledì 5 giugno presso l’Ateneo di Bari la Cgil lancia la campagna per la regolarizzazione contributiva |
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A rischio le
posizioni contributive di centinaia di lavoratori pugliesi iscritti
alla Gestione separata INPS. La Cgil lancia la campagna per la
regolarizzazione contributiva. Mercoledì 5 giugno infopoint presso
l’Ateneo di Bari.
Il problema dei periodi contributivi mancanti o incompleti sembra
interessare in particolare coloro che a vario titolo (collaboratori,
assegnisti di ricerca, dottorandi di ricerca) lavorano presso le
Università e gli Istituti di ricerca pubblici e i collaboratori della
Pubblica Amministrazione (ministeri, agenzie, comuni).
Il possibile danno subito dai lavoratori è particolarmente rilevante in
quanto il mancato accredito effettivo di tutti, o di parte, dei
contributi non dà accesso alle prestazioni temporanee e sociali
(maternità, malattia, congedo parentale, da ultimo l'una tantum co.pro).
Claudio Menga
bari@flcgil.it
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Postato da Redazione Giovedì, 06 giugno 2013 04:00:00 (2999 letture) (Leggi Tutto... | 3021 bytes aggiuntivi | Voto: 0) |
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Previdenza: Documenti necessari per ottenere la disoccupazione |
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Previdenza: Avviso: recupero indebite trattenute su TFR... |
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La questione riguarda
tutto il personale che si trova in regime di TFR e cioè:
1- assunto a tempo indeterminato con rapporto
contrattualizzato entro il 31 dicembre 2000, ma che hanno esercitato il
diritto di opzione previsto dall’art.59, comma 56, della legge
n.449/1997, per il trattamento di fine rapporto presso Fondi di
previdenza integrativa (cfr. Fondo Espero) o complementari;
2- assunto a tempo indeterminato con rapporto
contrattualizzato dopo il 31 dicembre 2000;
lagana.filippo@email.it
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Previdenza: Le denunce contro l'applicazione discriminatoria della riforma Fornero. Troppa discrezionalità |
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Italia Oggi dell’ 8.5.2012 di Nicola Mondelli Prende piede la protesta delle lavoratrici della scuola contro le ultime novità della riforma Fornero. Due circolari emanate rispettivamente dal Dipartimento della funzione pubblica, la n. 2 dell'8 marzo 2012, e dall'Inps, la n. 37 del 14 marzo 2012, offrono l'occasione per fare il punto sullo stato di applicazione delle norme in materia previdenziale in vigore dal 1° gennaio 2012 con particolare riferimento ai nuovi requisiti per l'accesso al trattamento pensionistico ordinario o anticipato previsti dal decreto legge n. 201 del 6 dicembre 2011 e soprattutto ai presupposti che rendono possibile un pensionamento coatto. Il ministro Fornero
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Previdenza: Il pensionamento coatto nella scuola; preavvisi dagli USR senza riferimenti certi |
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Per quanto riguarda le pensioni, finora ci siamo occupati della possibilità di andare in pensione da parte di chi vuole andarci, a seguito delle pesanti modifiche alla legislazione previgente apportate dalla Legge 214/2011. Adesso sta esplodendo la questione opposta: il “pensionamento coatto” di coloro che hanno maturato i requisiti per l’accesso alla pensione, ma che in pensione non ci vogliono andare. In questi giorni, diversi USR hanno inviato le lettere di preavviso di rescissione del rapporto ai dirigenti scolastici, invitandoli a fare altrettanto nei confronti del personale docente ed ATA delle loro scuole. Pietro Perziani www.governarelascuola.it
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Postato da Redazione Giovedì, 01 marzo 2012 21:46:04 (7692 letture) (Leggi Tutto... | 7394 bytes aggiuntivi | Voto: 3) |
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Previdenza: Cgil-Cisl-Uil: Correzioni decreto Milleproroghe in materia previdenziale |
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CGIL CISLUIL
Sen. Carlo Vizzini Presidente Commissione Affari Costituzionali
Sen. Antonio Azzollini Presidente Commissione Bilancio
Sen. Pasquale Giuliano Presidente Commissione Lavoro, previdenza
sociale
Ai Presidenti dei Gruppi Parlamentari Senato della Repubblica
Oggetto: correzioni decreto
Milleproroghe in materia previdenziale
Egregio Presidente,
abbiamo considerato positivo che in Parlamento si sia riaperta la
discussione sulle pensioni in particolare su alcuni punti che
consideriamo tra i più delicati e socialmente insostenibili. Così
come giudichiamo apprezzabile ogni avanzamento che si è realizzato. Il
testo, però, che la Camera ha approvato con il voto di fiducia non
risolve diversi problemi. In primo luogo quello dei lavoratori in esodo
volontario o collettivo dal momento che potranno usufruire delle
deroghe alle nuove norme sul pensionamento 1 solo coloro che hanno
risolto il rapporto di lavoro entro il 31/12/2011. Ciò fa si che
per quegli accordi siglati entro il 31/12/2011, ma i cui effetti si
hanno in una data successiva, non sono valide le deroghe previste
rispetto alla nuova normativa. In secondo luogo la data di riferimento
opportunamente spostata al 31/12/2011 per i lavoratori in esodo
(individuale e collettivo) deve valere anche per tutte le altre
casistiche previste dal comma 14 dell'articolo 24 del decreto 201
convertito in legge il 22/12/2011, naturalmente non in relazione alla
risoluzione del rapporto di lavoro ma alla sottoscrizione di
accordi.
I SEGRETARI CONFEDERALI
CGIL Vera Lamonica
UISL Maurizio Petriccioli UIL Domenico Proietti
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Postato da Redazione Martedì, 31 gennaio 2012 08:57:35 (3982 letture) (Leggi Tutto... | 6121 bytes aggiuntivi | Voto: 5) |
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Previdenza: Vivalascuola. Non facciamo la “scuola dei nonni” |
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Gli insegnanti
sono più esposti a patologie psichiatriche (ed a suicidio) e
oncologiche in seguito allo stress-lavoro-correlato della loro helping
profession. Il prepensionamento rappresentava per alcuni l’ultima via
di fuga per scampare a un destino tutt’altro che felice, e ora non c’è
più. (Vittorio Lodolo D’Oria)
Un bambino piccolo ha il diritto ad avere un’insegnante affettuosa e
capace, ma piena di energia fisica, di pazienza, che abbia la voglia e
la forza di giocare, di sperimentare e di “abbassarsi” al suo livello,
di permettergli di crescere. (Franca Valentini)
Un ordine del giorno riapre la partita sulla “riforma delle pensioni“.
L’iter della legge non si è ancora concluso: dovrà essere discussa al
Senato ed è possibile che il decreto, in scadenza il 27 febbraio,
subisca ulteriori modifiche e debba tornare a Montecitorio.
http://lapoesiaelospirito.wordpress.com/2012/01/30/vivalascuola-102/
redazione@aetnanet.org
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Postato da Redazione Lunedì, 30 gennaio 2012 21:12:03 (3639 letture) (Leggi Tutto... | 2440 bytes aggiuntivi | Voto: 0) |
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Previdenza: Bufera sulle pensioni. Il ministro: "Reddito minimo garantito per i giovani" |
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Sì al reddito minimo
garantito: lo ha detto il ministro del Lavoro Elsa Fornero a margine
del consiglio affari sociali, precisando come quella del reddito minimo
sia «una direzione verso la quale il governo lavorerà», inserendola in
un pacchetto più ampio ancora da congegnare.
L'età media dei pensionati Inps per anzianità nei primi 10 mesi del
2011 è di 58,7 anni in lievissimo aumento sui 58,6 anni del 2010. È
quanto dicono gli ultimi dati Inps che l'ANSA ha avuto modo di
consultare. L'età media di uscita nel complesso (vecchiaia e anzianità)
è stata di 60,2 anni, in calo rispetto ai 60,4 anni del
2010. L'età di uscita per l'anzianità è aumentata solo lievemente
rispetto al 2010 quando si era attestata su 58,6 anni. Per i dipendenti
è passata dai 58,3 anni in media del 2010 ai 58,5 in media dei primi 10
mesi del 2011 mentre per gli autonomi è addirittura scesa passando da
59,1 anni in media a 59. (da http://www.leggo.it)
redazione@aetnanet.org
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Previdenza: Pensioni: non sono il salvadanaio dello Stato |
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Le voci che
circolano in questi giorni circa i provvedimenti che il Governo Monti
starebbe per prendere sul tema della previdenza, trovano la FLC CGIL in
una condizione di massima attenzione. Siamo convinti, è lo abbiamo
manifestato più volte, che non si può usare la previdenza pubblica come
un salvadanaio a cui attingere nei momenti di difficoltà finanziaria.
L'innalzamento dell'età pensionabile oltre i 40 anni e la dismissione
anticipata del sistema delle quote con l'introduzione del sistema degli
incentivi e disincentivi a seconda dell'età pensionabile,
determinerebbero una perdita di diritti acquisiti. Questi diritti vanno
mantenuti, specie nel momento in cui gli stipendi e le pensioni
rappresentano l'ammortizzatore sociale per i figli precari,
disoccupati, impossibilitati dalla mancanza di lavoro a costruirsi una
vita autonoma.
L'innalzamento dell'età pensionabile delle donne oltre i 65 anni, una
tragica realtà per quelle del pubblico impiego dal 1 gennaio 2012, non
tiene conto della complessità di vita che le donne italiane ancora
affrontano negli anni 2000, rispetto a quelle di altri Paesi europei,
dove lo Stato Sociale interviene nel lavoro di cura. (da Flc-Cgil)
redazione@aetnanet.org
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Previdenza: Sisa: mai più di quarant’anni di lavoro |
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Il SISA dichiara che
indirà immediatamente uno sciopero generale della scuola di due giorni,
48 ore consecutive, nel caso in cui il governo compia la decisione del
tutto fuori luogo di stabilire lo sfondamento dei 40 anni di lavoro per
il diritto alla pensione. Auspichiamo che possa diventare sciopero
generale di tutte le categorie. La scuola e qualunque altro settore,
dall’edilizia alle fabbriche, non possono vedere i cittadini dare più
di 40 anni di lavoro alla collettività.
Prima si stabilisca per tutti i cittadini che devono lavorare 40 anni.
Tenere a scuola docenti e ATA per 41, 42, 43 anni è una offesa a
lavoratori onesti e che pagano le tasse e un modo per impedire
l’accesso al lavoro per i precari.
redazione@aetnanet.org
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Previdenza: In cattedra a settant'anni |
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L'ultima
ricerca della Fondazione Agnelli
(2008/09) stimava a 50 anni l'età media degli 840mila docenti
italiani . Nella primaria l'età media è di 47 anni, nella secondaria di
51 anni.
Oltre i 50 anni è il 55% dei docenti
in Italia contro il 28% in Spagna, il 30% in Francia,il 32% nel Regno
Unito mentre in Germania è il 47%.
Il corpo docente è donna all'81% in
Italia, al 70% in Germania e Regno Unito, al 67% in Spagna e Francia.
I tagli Gelmini-Tremonti hanno
ridotto di 87.400 gli organici dei docenti nel triennio 09/12.
Nel
decennio prossimo venturo la Fondazione stimava un esodo di
300mila docenti per raggiunti limiti di età.
Ma sarà ancora cosi? (da
http://www.scuolaoggi.org di Pippo Frisone)
redazione@aetnanet.org
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Previdenza: Non basta il contributivo per tutti. Occorre cassare l'anzianità per tagliare la spesa pensionistica |
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In materia di
pensioni la novità che circola in questi giorni che contraddistinguono
l'insediamento dei ministri del governo Monti è l'estensione immediata
e universale del sistema contributivo di calcolo della pensione secondo
il criterio pro rata: immediata, perché decorrerà dal 1° gennaio 2012;
universale, perché interesserà lavoratori dipendenti, autonomi, liberi
professionisti e politici; pro rata, perché si applicherà solo ai
periodi di lavoro dal 2012 in poi.
L'estensione interesserà, quindi, il servizio del personale della
scuola, anche di quei lavoratori che alla data del 31 dicembre 1995
avevano maturato un'anzianità contributiva di diciotto anni e la cui
pensione, quando erogata, sarebbe stata interamente calcolata con il
sistema retributivo. Questi lavoratori avranno invece una pensione in
parte calcolata con un sistema (le anzianità fino al 31 dicembre 2011)
e in parte con l'altro (le anzianità successive), cosiddetto sistema
misto. Non si tratta di una novità per gli altri lavoratori della
scuola, sia per quelli con meno di diciotto anni di anzianità
contributiva al 31 dicembre 1995, ai quali il criterio pro rata si
applica già dal 1° gennaio 1996, sia per quelli assunti dopo, ai quali
si applica integralmente il sistema contributivo (così prevede la legge
Dini n. 335 del 1995 di riforma delle pensioni). (di Mario D'Adamo da
ItaliaOggi)
redazione@aetnanet.org
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Previdenza: Pensioni: cosa cambia per il comparto scuola |
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L’Inpdap ha emanato
la circolare n. 16 del 9/11/2011, con la quale ha illustrato le
innovazioni normative che interesseranno anche il personale del
comparto scuola e Afam.
Il Decreto legge 13 agosto 2011, n. 138 recante “ulteriori misure
urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo”
convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148 ha
introdotto numerose novità in materia previdenziale, aventi riflesso
anche sulle prestazioni erogate dall’Inpdap.
Per tale ragione, l’Istituto ha emanato la circolare n. 16 del
9/11/2011, con la quale ha illustrato le innovazioni normative che
interesseranno anche il personale del comparto scuola e Afam.
Innanzitutto, sono previste novità in merito alla decorrenza dei
trattamenti pensionistici: dal 1° gennaio 2012, infatti, per il
personale del comparto scuola che matura il diritto a pensione entro il
31 dicembre di ogni anno, viene prevista la c.d. finestra mobile, con
la quale l’accesso al pensionamento avviene dalla data di inizio
dell’anno scolastico dell’anno successivo a quello in cui si maturano i
requisiti per la pensione. Di conseguenza, per coloro che maturano i
requisiti per il diritto a pensione a partire dal 1° gennaio prossimo,
l’accesso al trattamento pensionistico avverrà al 1° settembre
dell’anno successivo alla maturazione dei requisiti. (di L.L. da
Tecnica della Scuola)
redazione@aetnanet.org
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Previdenza: Pensioni, ancora non basta? Il premier Berlusconi preannuncia un nuovo intervento sulla previdenza |
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Le manovre
estive avevano già penalizzato il sistema pensionistico imponendo a
molti lavoratori e lavoratrici di rivedere il percorso già programmato
verso l’uscita dal lavoro.
L’ introduzione della finestra mobile
di 12 mesi per tutti i lavoratori di fatto ha aumentato di un anno
l’età pensionabile. I noltre a
partire dal 2012 la finestra di 12 mesi cresce di un mese per i
pensionandi di anzianità con 40 anni di contributi e l’età minima per
la pensione di vecchiaia delle donne del pubblico impiego arriva a 65
anni. Se a tutto questo aggiungiamo l’aumento progressivo dell’età
dovuto all’agganciamento "automatico" alle aspettative di vita dal
2013, ci chiediamo con quale coraggio il Governo e la Confindustria
continuino a propagandare che il sistema pensionistico attuale prevede
l’uscita dal lavoro di persone che hanno 58 anni. (da Flc-Cgil)
redazione@aetnanet.org
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Previdenza: I diritti pensionistici non sono merce di scambio |
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Per la CGIL e la FLC
CGIL il sistema pubblico delle pensioni è parte fondamentale dello
Stato sociale che deve garantirne la sostenibilità in un quadro
normativo definito e i cui cambiamenti devono avvenire di concerto
con le parti sociali.
Siamo in campo per difendere il sistema pubblico delle pensioni e
sottrarlo all'agone politico dove si scontrano interessi contrapposti
che poco hanno a che vedere col destino dei lavoratori e dei loro
diritti.
Era passato un mese dall'ultima modifica al sistema previdenziale
(Legge 111/11) effettuata dal Governo Berlusconi, che di nuovo per
raggiungere il pareggio del Bilancio imposto dall'Europa si introducono
con la manovra anticrisi di agosto ulteriori restrizioni ai diritti
pensionistici. (da Flc-Cgil)
redazione@aetnanet.org
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Previdenza: Pensioni, si tratta sul contributivo |
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Rimane impervio il
percorso per giungere a un nuovo intervento sulle pensioni, ma nella
maggioranza si continua a trattare. Anche perché i tecnici, e non solo
quelli del Tesoro, spingono per affrontare rapidamente le anomalie
ancora presenti nel sistema previdenziale. Con il trascorrere delle
ore, anche alla luce della breccia che si potrebbe aprire attraverso
l'aggancio del capitolo pensionistico alla delega assistenziale, il
menù delle varie opzioni si arricchisce.
L'ultima, ma solo in ordine cronologico, è quella di abolire la
possibilità di beneficiare dei trattamenti con il solo canale
retributivo: tutte le pensioni verrebbero calcolate con il
"contributivo" nella forma pro-rata. Ma, al di là delle opzioni
tecniche, la partita resta politica. E la Lega, pur concedendo qualche
piccola apertura, continua a frenare. (di Marco Rogari da IlSole24Ore)
redazione@aetnanet.org
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Previdenza: UilScuola, il paradosso del decreto sulla ''finestra'' per la scuola |
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La grave crisi
finanziaria in cui versa il paese richiede politiche in grado di
garantire tenuta e stabilità dei conti pubblici e un piano di rientro
dal debito. Le scelte di politica economica devono avere caratteri di
rigore ed equità e devono delinearsi in un clima politico e sociale di
coesione. E’ elemento di preoccupazione, rispetto alla tenuta del
rapporto tra rappresentanza politica e paese, il deficit di consenso
che si registra tra politica, in particolare di governo, e i cittadini.
Una politica di bilancio, rigorosa ed equa, deve svilupparsi da un lato
nella direzione della riduzione dei costi dello Stato, degli enti
locali, del funzionamento della politica, incidendo su sprechi ,
privilegi, disfunzioni, sovrapposizioni burocratiche, consulenze,
consigli di amministrazione. Dall’altro su politiche in grado di
favorire crescita, sviluppo, occupazione e un piano di infrastrutture
per il Sud. La Uil ritiene urgenti misure di riduzione del carico
fiscale sul lavoro dipendente, che con la manovra del Governo vede
eroso il proprio potere d’acquisto, riduzione della spesa improduttiva
per spostare risorse a favore di innovazione, lavoro, istruzione.
(AGENPARL)
redazione@aetnanet.org
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Previdenza: Pensioni: ecco punti fermi, dubbi e ipotesi aperte |
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La maggioranza
sembra aver fatto dietrofront sul blitz d'agosto sulle pensioni di
anzianità, almeno per quanto riguarda servizio militare e laurea. A
questo punto però quali sono i punti fermi sulle pensioni introdotti
dalle due manovre, quella di luglio (decreto legge 98 convertito dalla
legge 111) e quella di Ferragosto (decreto legge 138)? Quali quelli
cancellati e in discussione?
PROVVEDIMENTI CERTI
Sono quelli della manovra di luglio, convertita dalla legge 111 del 15
luglio 2011. I principali sono:
Perequazione automatica (da IlSole24Ore)
redazione@aetnanet.org
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Previdenza: Scrima e Faverin: no al ritardato pagamento della buonuscita |
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Il TFS e il TFR non
sono un privilegio: sono salario che il lavoratore accantona nel tempo
e che ha diritto a percepire quando cessa la sua attività. Non si
tratta di cifre iperboliche, ma di un risparmio su cui chi lascia il
servizio ha sempre fatto conto per alleviare qualche peso del bilancio
familiare, non certo per impossibili fini speculativi.
Ecco perché ritardare fino a due anni il suo pagamento significa un
danno non da poco per il lavoratore e per la sua famiglia. Ancora una
volta sono i redditi medio bassi ad essere colpiti, solo perché è più
facile intervenire sui grandi numeri. (da CislScuola)
Giovanni Faverin, segretario
generale Cisl Fp
Francesco Scrima, segretario
generale Cisl Scuola
redazione@aetnanet.org
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Previdenza: Manovra finanziaria 2011, ennesima modifica dei parametri di pensionamento |
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La
manovra finanziaria approvata senza indugi dal governo per raggiungere
il pareggio di bilancio entro il 2014 e per rassicurare i mercati
finanziari, peserà ancora una volta sui ceti medio bassi che dovranno
subire come sempre scelte inique e socialmente ingiuste.
Il paradosso è che il tanto atteso sviluppo del Paese con questa
manovra non solo non ci sarà ma rischia di allontanarsi perché anche
gli Enti Locali, stremati dai tagli dovranno intervenire pesantemente
nelle tasche dei lavoratori. Quelli che pagano le tasse.
I lavoratori dei nostri comparti subiranno sul piano previdenziale
l'ennesima modifica dei parametri di pensionamento. Infatti,
l'articolo 12 della legge 122/2010 aveva già introdotto un
adeguamento automatico dei requisiti anagrafici dal 2015, per il
conseguimento della pensione di anzianità e di vecchiaia in ragione
dell'incremento della speranza di vita. (da Flc-Cgil)
redazione@aetnanet.org
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Previdenza: Manovra correttiva: adeguamento dei requisiti prescritti per il diritto alla pensione |
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L’INPDAP ha
trasmesso la nota operativa n. 27 del 21 luglio u.s. che illustra le
innovazioni introdotte in materia previdenziale con la recente “Manovra
correttiva” (D.L. n. 98/2011 convertito con modificazioni, nella legge
15 luglio 2011, n. 111). Alla nota è allegata una utile appendice
normativa che riporta lo stralcio delle disposizioni oggetto di
analisi.
Le parti della circolare che interessano direttamente i lavoratori
della scuola
sono contenute nei paragrafi 3.2 e 3.4 di cui riportiamo di seguito una
breve sintesi elaborata dall’Ufficio Legislativo della CISL Scuola. (da
CislScuolaSicilia)
redazione@aetnanet.org
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Previdenza: Scarsa informazione e gestione poco efficiente dell'INPDAP nella sostituzione delle funzioni dell'ex ENAM |
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In seguito alla
richiesta dei sindacati si è svolto il 29 marzo, l’incontro con il
presidente del Comitato di Indirizzo e Vigilanza dell’INPDAP.
Oltre alla FLC erano presenti ANP, SNALS, CISL, UIL, ANDIS, AIMC, il
presidente del C.d.A. dell’ex ENAM, dott.Ciro di Francia.
Obiettivo dell’incontro era quello di tutelare al meglio le legittime
aspettative di coloro che avevano già prodotto domanda di assistenza
all’ex Enam e di coloro che intendono produrla avendone titolo e
diritto in base al fatto che continua ad essere effettuata la
trattenuta al personale docente e dirigente della scuola elementare e
dell’infanzia.
Il decreto interministeriale che avrebbe dovuto impartire disposizioni
circa le modalità del passaggio delle risorse umane e strumentali
dall’ente disciolto, Enam, all’INPDAP, tarda ad essere emanato (da
Flc-Cgil)
redazione@aetnanet.org
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Previdenza: Ricostruzioni di carriera personale docente e Ata |
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La FLC CGIL
sollecita il Ministero ad aprire la funzione per la ricostruzione di
carriera del personale “immesso in ruolo dall’a.s. 2008/2009”
Abbiamo nuovamente sollecitato il MIUR per l’attivazione della funzione
a SIDI per permettere alle scuole di emanare i decreti di ricostruzione
di carriera per il personale nominato in ruolo dall’a.s.
2008/2009.
Ricordiamo che le scuole devono
emanare i decreti di ricostruzione di carriera entro 480 giorni dalla
data di assunzione a protocollo della domanda del dipendente per cui
l’attivazione del nodo consente al dipendente di esercitare un proprio
diritto e alle scuole di evitare il pagamento di onerosi interessi
legali. (da Flc-cgil)
redazione@aetnanet.org
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Previdenza: Liquidazioni più leggere nel pubblico impiego? |
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L'introduzione di un TFR "falso" dal 1
gennaio 2011 ridurrà le liquidazioni. È possibile controllare gli
effetti attraverso un semplice programma di simulazione.
Con la Legge 122/10 i lavoratori pubblici subiranno una decurtazione
della liquidazione attraverso un passaggio forzoso da TFS a TFR.
Inoltre, la modalità di applicazione del nuovo TFR è particolarmente
penalizzante non basandosi sui normali parametri applicati ai
lavoratori assunti dopo il 2000, ma su una base di calcolo inferiore
anche del 20%.
La Flc ha effettuato una serie di
verifiche ed accertato che l'adesione al Fondo Espero può garantire una
liquidazione superiore a quella prevista con le nuove normative.
Naturalmente la valutazione dipende anche dalle specifiche situazioni
personali e per questo motivo abbiamo predisposto, in accordo con
l'INCA CGIL, un semplice programma di simulazione http://espero.sintel.net/.
(da Flc-Cgil)
redazione@aetnanet.org
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Previdenza: Passaggio TFS-TFR prorogato il DPCM del 20 dicembre 1999 |
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Sarà possibile aderire
alla previdenza complementare anche dopo il 31 dicembre 2010. Mercoledì
1 dicembre è stato sottoscritto l'accordo all'Aran.
Questa mattina le organizzazioni sindacali hanno sottoscritto all’ARAN
l’accordo che proroga per altri 5 anni, cioè fino al 31 dicembre 2015,
gli effetti del DPCM 20 dicembre 1999.
Il DPCM in questione è quello che fornisce le indicazioni relative al
passaggio dal TFS al TFR per chi aderisce alla previdenza
complementare, e quindi stabilisce le norme sulla trasformazione della
vecchia buonuscita.
La proroga di questa disposizione, richiesta da tutte le organizzazioni
sindacali, consente alle persone di valutare con maggiore attenzione e
tempo a disposizione l’opportunità o meno di aderire alla previdenza
complementare, senza l’assillo della scadenza del 31 dicembre 2010.
redazione@aetnanet.org
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Previdenza: Inps, è ufficiale: i precari saranno senza pensione. Silenzio dei media |
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Generazione senza futuro,
precari senza pensione: il silenzio imbarazzante dei sindacati (da Il
Fatto quotidiano)
Pensioni censurate: precari e partite
Iva, l'Inps ruba il futuro in busta paga. Parla Anna Soru (Acta)
La notizia è arrivata e conferma la peggiore delle ipotesi. Rimarrà
sotto traccia per ovvi motivi, anche se in Rete possiamo farla
circolare. Se siete precari sappiate che non riceverete la pensione. I
contributi che state versando servono soltanto a pagare chi la pensione
ce l'ha garantita. Perché l'Inps debba nascondere questa verità è
evidente: per evitare la rivolta. Ad
affermarlo non sono degli analisti rivoluzionari e di sinistra ma lo
stesso presidente dell'istituto di previdenza, Antonio Mastrapasqua che,
come scrive Agoravox, ha finalmente risposto a chi gli chiedeva perché
l'INPS non fornisce ai precari la simulazione della loro pensione
futura come fa con gli altri lavoratori: "Se dovessimo dare la simulazione della
pensione ai parasubordinati rischieremmo un sommovimento sociale".
http://contintasca.blogosfere.it/2010/10/inps-e-ufficiale-i-precari-saranno-senza-pensione-silenzio-dei-media-o-scatta-la-rivolta.html
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Previdenza: Cisl:Le pensioni del personale della scuola. Incontro al “Parini di Catania” |
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Cisl Scuola e
Patronato Inas Cisl
LE PENSIONI DEL PERSONALE DELLA SCUOLA
Venerdì
26 Novembre 2010 ore 16:00
I.C. Parini di Catania – Via Villini a Mare (zona
Ognina/Scogliera)
Viste le importanti novità in materia pensionistica che investono sia
il personale prossimo alla pensione che in servizio,
la CISL-SCUOLA e il Patronato INAS-CISL organizzano un incontro
divulgativo rivolto ai Docenti ed A.T.A. su:
CISL
SCUOLA ( G. DENARO )
INAS CISL (
V. SALANITRI )
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Previdenza: Previdenza complementare, incontro all´Inpdap |
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Nella giornata del 18
si è svolto un incontro presso l´Inpdap, presieduto dai massimi vertici
dell´istituto previdenziale.
Durante l´incontro, cui hanno partecipato le OO.SS. della scuola e del
pubblico impiego, è stata illustrato il progetto "Un giorno per il
futuro" che prevede seminari a tappeto a livello territoriale presso i
vari enti che fanno capo all´Inpdap, per formare ed informare in
emerito alla previdenza complementare integrativa di quella
obbligatoria la cui redditività e copertura previdenziale si riducono
progressivamente nei confronti delle leve che sono entrate o entrano
più tardi nel mondo del lavoro.
Entrando in argomento, si è focalizzata l´attenzione sulla
legge 122/10 che dispone la doppia modalità di calcolo (TFS al
31/12/10 e TFR dal 01/01/11) ai fini pensionistici perfino per coloro
che avevano maturato 18 anni di contribuzione entro il 31/12/95. (da
Gilda)
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Previdenza: Nuove istruzioni operative per versamenti Inpdap |
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Dal 1 novembre 2010
sono cambiati modalità e codici di versamento delle ritenute Inpdap
(Pensione, Fondo Credito, TFR). Lo ha reso noto l'Inpdap con la
circolare 19 ottobre 2010 n. 19, che ha come oggetto il versamento dei
contributi previdenziali con il modello F24.
Le nuove istruzioni operative sono disponibili online alla voce
"Stipendi" di Abacus (Allegato 9 aggiornato). (da Tecnodid
http://www.notiziedellascuola.it/news/
2010/novembre/nuove-istruzioni-operative-per-versamenti-inpdap)
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Previdenza: Pensioni, decorrenza dei trattamenti e altri interventi a partire dal 2011 |
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Con la circolare n.
18/2010 dell'INPDAP e n. 126/2010 dell'INPS vengono forniti numerosi
chiarimenti sugli effetti degli interventi in materia di pensioni
introdotti dal Governo con la Legge122/10 in particolare con gli
articoli 9 e 12.
Decorrenza dei trattamenti pensionistici
A partire dal 1/1/2011 l'accesso al pensionamento - salvo le eccezioni
indicate di seguito - avviene decorsi 12 mesi dalla maturazione dei
requisiti per il pensionamento sia di vecchiaia che di anzianità (40
anni di contributi o quote età+contributi). Nel caso di pensionamento a
seguito di totalizzazione l'accesso al pensionamento avviene decorsi 18
mesi dalla maturazione dei requisiti. (da Flc-Cgil)
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Previdenza: Pensioni: Inpdap, abolire in p.a. limite 65 anni e 40 contributi |
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Eliminare
definitivamente il limite di 65 anni per la pensione di vecchiaia e il
limite dei 40 anni di contributi; favorire l'ingresso dei giovani nel
mondo del lavoro anticipatamente rispetto a quanto avviene ora.
E' quanto suggerisce l'Inpdap
(l'istituto di previdenza dei pubblici dipendenti)
nell'audizione in Commissione lavoro alla Camera sul libro verde Ue sui
sistemi pensionistici.
''Per assicurare la sostenibilita' del sistema pensionistico, la
soluzione piu' a portata di mano - spiega l'Inpdap - e' quella di
aumentare il periodo di attivita', sia prevedendo l'innalzamento
dell'eta' pensionabile, sia garantendo ai giovani l'ingresso anticipato
al lavoro''.(ASCA)
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