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Domanda
Ultimamente ho chiesto un giorno per donare il sangue, era una cosa urgente perchè un amico me lo aveva chiesto. La segreteria della scuola ha comunicato alla scuola il motivo, il motivo dalle colleghe è stato travisato, sono andate a chiedere alla mammma di mio marito cosa era successo a mio marito, pocurandogli una crisi di ansia. Vi chiedo la segreteria aveva il dovere di mantenere la riservazza sui motivi che io avevo comunicato solo telefonicamente? La dirigenza pùò essere ritenuta responsabile di tale fuga di informazioni, anche se in definitiva non ledono la mia moralità, comunque mi hanno procurato delle preoccupazioni!
Risposta
Il diritto alla protezione dei dati personali è espressamente sancito dall'articolo 1 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 - Codice in materia di protezione dei dati personali, che testualmente recita: "Chiunque ha diritto alla protezione dei dati personali che lo riguardano.". Lo stesso decreto, all'articolo 4, chiarisce che si intende per dato personale qualunque informazione relativa a persona fisica, persona giuridica, ente od associazione, identificati o identificabili, anche indirettamente, mediante riferimento a qualsiasi altra informazione, ivi compreso un numero di identificazione personale. L'articolo 18 del medesimo dispositivo dispone che i soggetti pubblici, dunque, anche le istituzioni scolastiche, possono trattare i dati personali "soltanto per lo svolgimento delle funzioni istituzionali.". Va da sè che l'ufficio di segreteria avrebbe dovuto usare la massima riservatezza nel trattare la notizia e che il fatto che tale condotta non si sia verificata costituisce illecito. Quanto alle eventuali responsabilità, l'articolo 28 del citato decreto stabilisce che "quando il trattamento è effettuato da una persona giuridica, da una pubblica amministrazione o da un qualsiasi altro ente, associazione od organismo, titolare del trattamento è l'entità nel suo complesso o l'unità od organismo periferico che esercita un potere decisionale del tutto autonomo sulle finalità e sulle modalità del trattamento, ivi compreso il profilo della sicurezza.".
Domanda
Ultimamente ho chiesto un giorno per donare il sangue, era una cosa urgente perchè un amico me lo aveva chiesto. La segreteria della scuola ha comunicato alla scuola il motivo, il motivo dalle colleghe è stato travisato, sono andate a chiedere alla mammma di mio marito cosa era successo a mio marito, pocurandogli una crisi di ansia. Vi chiedo la segreteria aveva il dovere di mantenere la riservazza sui motivi che io avevo comunicato solo telefonicamente? La dirigenza pùò essere ritenuta responsabile di tale fuga di informazioni, anche se in definitiva non ledono la mia moralità, comunque mi hanno procurato delle preoccupazioni!
Risposta
Il diritto alla protezione dei dati personali è espressamente sancito dall'articolo 1 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 - Codice in materia di protezione dei dati personali, che testualmente recita: "Chiunque ha diritto alla protezione dei dati personali che lo riguardano.". Lo stesso decreto, all'articolo 4, chiarisce che si intende per dato personale qualunque informazione relativa a persona fisica, persona giuridica, ente od associazione, identificati o identificabili, anche indirettamente, mediante riferimento a qualsiasi altra informazione, ivi compreso un numero di identificazione personale. L'articolo 18 del medesimo dispositivo dispone che i soggetti pubblici, dunque, anche le istituzioni scolastiche, possono trattare i dati personali "soltanto per lo svolgimento delle funzioni istituzionali.". Va da sè che l'ufficio di segreteria avrebbe dovuto usare la massima riservatezza nel trattare la notizia e che il fatto che tale condotta non si sia verificata costituisce illecito. Quanto alle eventuali responsabilità, l'articolo 28 del citato decreto stabilisce che "quando il trattamento è effettuato da una persona giuridica, da una pubblica amministrazione o da un qualsiasi altro ente, associazione od organismo, titolare del trattamento è l'entità nel suo complesso o l'unità od organismo periferico che esercita un potere decisionale del tutto autonomo sulle finalità e sulle modalità del trattamento, ivi compreso il profilo della sicurezza.".
