
La parola, la capacità di dare forma ad un pensiero, di creare attraverso la definizione, va salvata e tramandata con ciò che essa, nei secoli, ha generato, e cioè la cultura, che ancora, e nonostante tutto, il liceo classico vuole affermare.
"Rem tene, verba sequentur": il rischio, perdendo le parole, è di perdere anche la sostanza delle cose.
Tentare di tracciare un profilo del professore Arcangeli sarebbe impresa titanica: linguista, critico letterario, sociologo della comunicazione, scrittore, opinionista, editorialista su diversi quotidiani italiani (tra cui La Stampa, l'Unità, Il Manifesto), titolare di rubriche linguistiche radiofoniche e televisive, nonché docente universitario di Linguistica.
Con entusiasmo ha accolto l'invito a parlare con i giovani del nostro Liceo che, come tutti i loro coetanei, tra la scuola e il mondo, lavorano alla costruzione più difficile, quella del sé, che passa - più di ogni altra cosa- attraverso la parola.
Aspettiamo con ansia di confrontarci con i suoi insegnamenti.
Elisa Colella
DS Liceo Cutelli