
"Ma tutta la vicenda che riguarda il concorso testimonia del pressapochismo con cui il ministero diretto da Stefania Giannini ha affrontato la gestione della stabilizzazione dei docenti precari: anomalie nelle procedure concorsuali e nella formazione delle commissioni esaminatrici, compensi risibili per i commissari, griglie di valutazione pubblicate dopo la prova scritta così che gli insegnanti non hanno potuto conoscere i criteri in base al quale sarebbero stati valutati, addirittura una docente bocciata agli scritti, ma richiamata dall'Ufficio scolastico regionale a far parte di una commissione giudicatrice", spiega Bocchino. "Infine il caso di Palermo, dove i candidati sono stati chiamati a riconoscere i propri elaborati, dopo la valutazione, perché erano stati persi i codici che permettevano di abbinarli ai loro autori".
"Di fronte a questo caos, una messe di imprecisioni e illegittimità, sorgono molti dubbi sulla quantità di bocciature seguite alla prova scritta. Il MIUR non può continuare a far finta di nulla", concludono i senatori, che hanno depositato oggi una interrogazione alla ministra Giannini.
Cristiana Scoppa - Addetta stampa dei Senatori Fabrizio Bocchino e Francesco Campanella
scoppa.cristiana@gmail.com