Vogliamo fare sul
serio.
L'Italia ha potenzialità incredibili. Se finalmente riusciamo a mettere
in ordine le regole del gioco (dalla politica alla burocrazia, dal
fisco alla giustizia) torniamo rapidamente fra i Paesi leader del
mondo. Il tempo della globalizzazione ci lascia inquieti ma è in realtà
una gigantesca opportunità per l'Italia e per il suo futuro. Non
possiamo perdere questa occasione.
Vogliamo fare sul serio, dobbiamo fare sul serio.
Il Governo ha scelto di dare segnali concreti. Questioni ferme da
decenni si stanno finalmente dipanando. Il superamento del
bicameralismo perfetto, la semplificazione del Titolo V della
Costituzione e i rapporti tra Stato e Regioni, l'abolizione degli enti
inutili, la previsione del ballottaggio per assicurare un vincitore
certo alle elezioni, l'investimento sull'edilizia scolastica e sul
dissesto idrogeologico, il nuovo piano di spesa dei fondi europei, la
restituzione di 80 euro netti mensili a chi guadagna poco, la vendita
delle auto blu, i primi provvedimenti per il rilancio del lavoro, la
riduzione dell'IRAP per le imprese. Sono tutti tasselli di un mosaico
molto chiaro: vogliamo ricostruire un'Italia più semplice e più giusta.
Dove ci siano meno politici e più occupazione giovanile, meno
burocratese e più trasparenza. In tutti i campi, in tutti i sensi.
Fare sul serio richiede dunque un investimento straordinario sulla
Pubblica Amministrazione. Diverso dal passato, nel metodo e nel merito.
Nel metodo: non si fanno le riforme della Pubblica Amministrazione
insultando i lavoratori pubblici. Che nel pubblico ci siano anche i
fannulloni è fatto noto. Meno nota è la presenza di tantissime persone
di qualità che fino ad oggi non sono mai state coinvolte nei processi
di riforma. Persone orgogliose di servire la comunità e che fanno bene
il proprio lavoro.
Compito di chi governa non è lamentarsi, ma cambiare le cose. Per
questo noi, anziché cullarci nella facile denuncia, sfidiamo in
positivo le lavoratrici e i lavoratori volenterosi. Siete protagonisti
della riforma della Pubblica Amministrazione.
Nel merito: abbiamo maturato alcune idee concrete. Prima di portarle in
Parlamento le offriamo per un mese alla discussione dei soggetti
sociali protagonisti e di chiunque avrà suggerimenti, critiche,
proposte e alternative. Abbiamo le idee e siamo pronti a intervenire.
Ma non siamo arroganti e quindi ci confronteremo volentieri, dando
certezza dei tempi.
Le nostre linee guida sono tre.
1. Il cambiamento comincia dalle persone. Abbiamo
bisogno di innovazioni strutturali: programmazione strategica dei
fabbisogni; ricambio generazionale, maggiore mobilità, mercato del
lavoro della dirigenza, misurazione reale dei risultati, conciliazione
dei tempi di vita e di lavoro, asili nido nelle amministrazioni.
2. Tagli agli sprechi e riorganizzazione
dell’Amministrazione. Non possiamo più permetterci nuovi tagli
orizzontali, senza avere chiari obiettivi di riorganizzazione. Ma
dobbiamo cancellare i doppioni, abolendo enti che non servono più e che
sono stati pensati più per dare una poltrona agli amici degli amici che
per reali esigenze dei cittadini. O che sono semplicemente non più
efficienti come nel passato.
3. Gli Open Data come strumento di trasparenza. Semplificazione e
digitalizzazione dei servizi. Possiamo utilizzare le nuove tecnologie
per rendere pubblici e comprensibili i dati di spesa e di processo di
tutte le amministrazioni centrali e territoriali, ma anche semplificare
la vita del cittadini: mai più code per i certificati, mai più file per
pagare una multa, mai più moduli diversi per le diverse amministrazioni.
Ciascuna di queste tre linee guida richiede provvedimenti concreti.
Ne indichiamo alcuni su cui il Governo intende ascoltare la voce
diretta dei protagonisti a cominciare dai dipendenti pubblici e dai
loro veri datori di lavoro: i cittadini.
Il cambiamento comincia dalle persone
1) abrogazione dell’istituto del trattenimento in
servizio, sono oltre 10.000 posti in più per giovani nella p.a., a
costo zero
2) modifica dell'istituto della mobilità volontaria e
obbligatoria
3) introduzione dell’esonero dal servizio
4) agevolazione del part-time
5) applicazione rigorosa delle norme sui limiti ai
compensi che un singolo può percepire dalla pubblica amministrazione,
compreso il cumulo con il reddito da pensione
6) possibilità di affidare mansioni assimilabili
quale alternativa opzionale per il lavoratore in esubero
7) semplificazione e maggiore flessibilità delle
regole sul turn over fermo restando il vincolo sulle risorse per tutte
le amministrazioni
8) riduzione del 50% del monte ore dei permessi
sindacali nel pubblico impiego
9) introduzione del ruolo unico della dirigenza
10) abolizione delle fasce per la dirigenza, carriera
basata su incarichi a termine
11) possibilità di licenziamento per il dirigente che
rimane privo di incarico, oltre un termine
12) valutazione dei risultati fatta seriamente e
retribuzione di risultato erogata anche in funzione dell’andamento
dell’economia
13) abolizione della figura del segretario comunale
14) rendere più rigoroso il sistema di
incompatibilità dei magistrati amministrativi
15) conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, asili nido nelle
amministrazioni Tagli agli sprechi e riorganizzazione
dell’Amministrazione
16) riorganizzazione strategica della ricerca
pubblica, aggregando gli oltre 20 enti che svolgono funzioni simili,
per dare vita a centri di eccellenza
17) gestione associata dei servizi di supporto per le
amministrazioni centrali e locali (ufficio per il personale, per la
contabilità, per gli acquisti, ecc.)
18) riorganizzazione del sistema delle autorità
indipendenti
19) soppressione della Commissione di vigilanza sui
fondi pensione e attribuzione delle funzioni alla Banca d'Italia
20) centrale unica per gli acquisti per tutte le
forze di polizia
21) abolizione del concerto e dei pareri tra
ministeri, un solo rappresentante dello Stato nelle conferenze di
servizi, con tempi certi
22) leggi auto-applicative; decreti attuativi, da
emanare entro tempi certi, solo se strettamente necessari
23) controllo della Ragioneria generale dello Stato
solo sui prof ili di spesa
24) divieto di sospendere il procedimento
amministrativo e di chiedere pareri facoltativi salvo casi gravi,
sanzioni per i funzionari che lo violano
25) censimento di tutti gli enti pubblici
26) una sola scuola nazionale dell’Amministrazione
27) accorpamento di Aci, Pra e Motorizzazione civile
28) riorganizzazione della presenza dello Stato sul
territorio (es. ragionerie provinciali e sedi regionali Istat) e
riduzione delle Prefetture a non più di 40 (nei capoluoghi di regione e
nelle zone più strategiche per la criminalità organizzata)
29) eliminazione dell'obbligo di iscrizione alle
camere di commercio
30) accorpamento delle sovrintendenze e gestione
manageriale dei poli museali
31) razionalizzazione delle autorità portuali
32) modifica del codice degli appalti pubblici
33) inasprimento delle sanzioni, nelle controversie
amministrative, a carico dei ricorrenti e degli avvocati per le liti
temerarie
34) modifica alla disciplina della sospensione
cautelare nel processo amministrativo, udienza di merito entro 30
giorni in caso di sospensione cautelare negli appalti pubblici,
condanna automatica alle spese nel giudizio cautelare se il ricorso non
è accolto
35) riforma delle funzioni e degli onorari
dell’Avvocatura generale dello Stato
36) riduzione delle aziende municipalizzate
Gli Open Data come strumento di trasparenza. Semplificazione e
digitalizzazione dei
servizi
37) introduzione del Pin del cittadino: dobbiamo
garantire a tutti l’accesso a qualsiasi servizio pubblico attraverso
un' unica identità digitale
38) trasparenza nell’uso delle risorse pubbliche: il
sistema Siope diventa “open data”
39) unificazione e standardizzazione della
modulistica in materia di edilizia ed ambiente
40) concreta attuazione del sistema della
fatturazione elettronica per tutte le amministrazioni
41) unificazione e interoperabilità delle banche dati
(es. società partecipate)
42) dematerializzazione dei documenti amministrativi
e loro pubblicazione in formato aperto
43) accelerazione della riforma fiscale e delle
relative misure di semplificazione
44) obbligo di trasparenza da parte dei sindacati: ogni spesa online
Sarà per noi importante leggere le Vostre considerazioni, le Vostre
proposte, i Vostri suggerimenti. Scriveteci all' indirizzo
rivoluzione@governo.it
La consultazione sarà aperta dal 30 aprile al 30 maggio. Nei giorni
successivi il Governo predisporrà le misure che saranno approvate dal
Consiglio dei Ministri venerdì 13 giugno 2014.
Grazie di cuore e, naturalmente, buon lavoro.
Matteo
Renzi Marianna Madia