Più di duemila anni fa
mercanti, pellegrini e soldati affrontarono le ripide montagne e i
pericolosi deserti dell'Asia centrale per scambiare beni di lusso,
reperire testi sacri, conoscere e dominare popoli lontani Si creò così,
a poco a poco, quella rete di percorsi denominati con il suggestivo
termine di "Via della seta".
La mostra organizzata in collaborazione con l'American Museum of Natural History di New York ripercorre il lungo viaggio da oriente verso occidente nel periodo tra il VII e il XIV secolo d.C, rappresentando la moltitudine di culture che animavano la Via della Seta attraverso la ricostruzione di quattro città simbolo: Chang'an, l'odierna Xi'an, la capitale cosmopolita della dinastia cinese dei Tang; Turfan, città-oasi del deserto del Gobi; Samarcanda, grande centro mercantile e culturale; e infine Baghdad, capitale del mondo islamico e sede del califfato.
Una sezione dal titolo l’Italia e l’Oriente, realizzata in esclusiva per l'esposizione italiana, approfondisce il rapporto di alcune città italiane - soprattutto Venezia e Genova - con l'estremo Oriente negli ultimi secoli del Medioevo. Infatti, se Marco Polo è certamente il viaggiatore più conosciuto, va ricordato che non è stato il solo a cercare fortuna in Cina ai tempi del dominio mongolo: le fonti documentarie testimoniano con assoluta certezza la presenza di un nutrito nucleo di mercanti italiani nella Cina dell'epoca.
Tra le altre sezioni a cui è dedicata la mostra: Chang’an, Turfan, Samarcanda, Baghdad e Il commercio via mare.
L’evento si svolge, presso il Palazzo delle Esposizioni, fino al 24 marzo 2013
www.palazzoesposizioni.it
Redazione
La mostra organizzata in collaborazione con l'American Museum of Natural History di New York ripercorre il lungo viaggio da oriente verso occidente nel periodo tra il VII e il XIV secolo d.C, rappresentando la moltitudine di culture che animavano la Via della Seta attraverso la ricostruzione di quattro città simbolo: Chang'an, l'odierna Xi'an, la capitale cosmopolita della dinastia cinese dei Tang; Turfan, città-oasi del deserto del Gobi; Samarcanda, grande centro mercantile e culturale; e infine Baghdad, capitale del mondo islamico e sede del califfato.
Una sezione dal titolo l’Italia e l’Oriente, realizzata in esclusiva per l'esposizione italiana, approfondisce il rapporto di alcune città italiane - soprattutto Venezia e Genova - con l'estremo Oriente negli ultimi secoli del Medioevo. Infatti, se Marco Polo è certamente il viaggiatore più conosciuto, va ricordato che non è stato il solo a cercare fortuna in Cina ai tempi del dominio mongolo: le fonti documentarie testimoniano con assoluta certezza la presenza di un nutrito nucleo di mercanti italiani nella Cina dell'epoca.
Tra le altre sezioni a cui è dedicata la mostra: Chang’an, Turfan, Samarcanda, Baghdad e Il commercio via mare.
L’evento si svolge, presso il Palazzo delle Esposizioni, fino al 24 marzo 2013
www.palazzoesposizioni.it
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