"Arrivare a
tanto e' davvero uno schiaffo che non possiamo accettare". Cosi' Monica
Ottaviani, segretaria generale della Flc Cgil della provincia di
Ravenna, commenta le ultime novita' sulla scuola che giudica
"l'ennesima doccia fredda". A fronte "di 570 posti di personale
docente richiesti dall Ufficio scolastico della Regione
Emilia-Romagna al ministro della Pubblica istruzione, da Roma arrivano
la bellezza di 91 posti per far fronte alle necessita' di tutte le
province della nostra regione". Insomma, "briciole, che basterebbero a
malapena per la sola provincia di Ravenna". Infatti nei giorni scorsi,
aggiunge Ottaviani, "il provveditorato aveva chiesto, documentando ed
argomentandone l'assoluta necessita', 67 posti docente per far
funzionare senza criticita' le nostre scuole". Oltre a "535 posti
di sostegno per fronteggiare le esigenze accertate da una apposita
commissione, che invece vengono ridotti a 477".
Cosi' "ci troviamo di fronte alla totale inadeguatezza della risposta
ministeriale e alla impossibilita' di rispondere ai bisogni delle
famiglie". In particolare "per quanto riguarda la scuola dell infanzia,
nella quale, lo voglio ricordare, ci sono ancora 200 bambini in lista
di attesa". Ma non solo, insiste
Ottaviani. "Nessuna risposta sara' possibile dare per estendere il
tempo pieno, per attivare i corsi serali e l'educazione per gli adulti".
La Flc Cgil "non si rassegna ad assistere passivamente allo
smantellamento della scuola statale e, mentre chiede alle istituzioni
locali di farsi parte attiva nei confronti del Governo, assicura a
tutti i soggetti coinvolti genitori, studenti, personale della scuola,
associazioni, forze politiche il proprio supporto per le iniziative che
sara' indispensabile intraprendere", conclude la sindacalista.
(da http://www.romagnaoggi.it/ravenna/2010/8/14/169197/)
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