dal Corriere della Sera
Proprio in questa direzione si sta muovendo anche la società di Bill
Gates, che poco più di un mese fa ha lanciato la nuova versione di Office: il
pacchetto di programmi più usato al mondo nelle aziende si è infatti rinnovato
trasferendo sul web molte funzioni per permettere la condivisione delle
informazioni a distanza tra dipendenti.
L'UFFICIO SUL WEB - Google porta invece tutto l'ufficio sul Web: documenti,
email, appuntamenti e programmi diventano così accessibili e interscambiabili
tra colleghi ovunque ci si trovi, semplicemente collegandosi a Internet da
qualsiasi pc. In pratica ogni collaboratore ha a disposizione una casella di
posta elettronica con 10 giga di memoria (8 giga in più rispetto alla versione
già offerta da Google gratuitamente) consultabile anche sul cellulare e sul
Blackberry, il programma di chat , la possibilità di scrivere, condividere e
modificare a distanza documenti e presentazioni anche in Powerpoint, di rendere
visibile a chi si desidera la propria agenda e consultare quella altrui. Tutti
servizi accessibili da una homepage che il dipendente può personalizzare. E con
assistenza 24 ore su 24 (al momento soltanto via email e in inglese) e la
garanzia che i servizi funzionano nel 99,9 per cento dei casi. Quindi pressoché
sempre, salvo blackout della Rete. Una promessa impegnativa a pochi giorni dalla
denucia di alcuni navigatori che si sono visti perdere brandelli del loro
archivio di posta elettronica. «Eravamo ancora nella fase beta, di prova, di un
servizio gratuito, è chiaro che con sistemi a pagamento come questo ci sono
altre garanzie» assicura Gabriele Carzaniga, ingegnere di Google Enterprise, la
divisione del gruppo che si occupa delle aziende.
PRIVACY - Un altro timore: i dati non stanno sottochiave nel mio desktop ma
viaggiano in Rete. Chi mi assicura che siano al riparo dai ficcanaso? «Nemmeno
l'amministratore aziendale può accedere ai documenti o alle email dei dipendenti
a meno che questi non abbiano deciso di condividerli con lui» garantisce Carlo
Marchini, responsabile di Google Enterprise in Italia.
TRE VERSIONI - Premier è la versione aziendale di Google Apps, lo standard
introdotto sei mesi fa come servizio gratuito con una serie di programmi web che
includono la Gmail e la messaggeria istantanea. Si aggiunge a Google
Educational, versione gratuita offerta alle università che, a parte lo spazio
email di 2 giga e la pubblicità disattivata di default (solo per gli iscritti,
non lo è per gli ex studenti), offre gli stessi servizi. Oggi sono più di 100
mila le piccole aziende che utilizzano la versione gratuita della piattaforma
sulla quale girano messaggi pubblicitari, mentre centinaia di università nel
mondo stanno utilizzando la versione gratuita, priva di pubblicità.
PIU' CONVENIENTE - Gli utenti potenziali di Google Apps Primier? Impiegati e
collabotori delle piccole e medie imprese, ma anche commessi di negozi, e tutti
i dipendenti di quelle aziende di solito non vogliono spendere molti soldi in
costosi programmi. «Possiamo offrire un prodotto più funzionale a un prezzo più
basso» sintetizza Eric Schmidt, amministratore delegato di Google. Ora la parola
passa al mercato. Tenendo presente i numeri snocciolati da Rebecca Wettemann,
vice presidente della società di ricerche americana Nucleus Research: oltre ai
449 dollari necessari per comprare la versione Small Business di Microsoft
Office, «un'azienda media spende sugli 80mila dollari per la gestione di email e
software aziendali. Per la stessa cifra Google Apps fornisce servizi e supporto
a 1.600 dipendenti. Una proposta più vantaggiosa persino se i software di
Microsoft fossero gratuiti».
Alessandra Muglia
22 febbraio 2007