LA CENERENTOLA ISTRUZIONE


Che sia ormai una vecchia Cenerentola, senza più ansie per il ballo, né scarpina da smarrire, lo sapevamo tutti. Ma ci dispiace sempre e comunque vedere che nessuno si occupa della sua triste sorte, preferendo dedicarsi a ben altro.
Di chi parliamo? Ma della famigerata Istruzione, quella che necessita proprio adesso di un buon ministro il quale, a detta di molti, ripari alle magagne della gestione Moratti. E invece, in questa frenesia del Toto ministri, mentre attendiamo responsi dall’oracolo, che ti va a succedere? Che del tanto sbandierato Ministero dlel’istruzione nessuno si interessa  e nessuno parla. A parte la probabile candidatura di Rosi Bindi, cui Mastella pare avere ceduto volentieri lo scettro della vittoria, gli interessi dei futuri parlamentari sono orientati in tutt’altra direzione: ci si scanna per la Difesa, gli Affari esteri, gli Interni, ma di lei, e dunque della formazione dei giovani, il futuro delle nuove generazioni, si blatera poco, pochissimo.
Perché? Forse perché un serio programma di rifondazione della scuola pubblica non è mai stato previsto e attuato da nessun governo? O perché, marxianamente parlando, prima viene la struttura economica  e poi tutto il resto? O fors’anche perché nella scuola ci sono tanti e tali cavoli da risolvere, primo tra tutti l’annoso problema del precariato, che non ci vorrebbe un essere umano, ma un redivivo Ercole pronto alle mille fatiche?
Boh. Fatto sta che l’istruzione piange ed sta lì, come una cosa posata in un angolo e dimenticata… anche adesso, così, malgrado tante belle parole, parole, parole…

SILVANA LA PORTA