
I nostri alunni del Liceo Classico Europeo Tiziano Di Marco di IVD e Giordana La Rosa di IIIC si sono aggiudicati due premi da 1500 euro ciascuno rispettivamente nelle categorie Elaborati scritti e Progetti Multimediali; inoltre, le studentesse Giulia Consoli e Sara Fogliano, entrambe di IIIC, hanno ottenuto due sesti premi da 500 euro ciascuno. I nostri giovanissimi allievi hanno preparato i testi nell’ambito del progetto La scuola come volano artistico – letterario della prof.ssa Giusy Gattuso, che guida e segue con dedizione il gruppo Aspiranti autori del Convitto.
Tiziano ha partecipato con la poesia Inno alle braccia senza orologi che descrive il mondo come "l'officina" in cui gli uomini si affannano a lavorare fra il sudore, definito "inchiostro di un alfabeto antico”, la fatica, "moneta di una ricchezza acefala" e le cicatrici, come "note in uno spartito". Ma ecco che "l’elmo è scudo contro il canto dei fregi e i guanti tessono armonie senza ferite; ogni rete è un inno sospeso tra i freni; ogni allarme, un salmo che protegge le vite". Una sorta di inno a questi dispositivi che salvano chi si spende nel lavoro manuale quotidiano.
Giordana ha realizzato il video Volevo solo un lavoro per comprare una casa in cui rivela il suo talento interpretando superbamente un monologo struggente. In esso impersona un’operaia in una fabbrica: il suo primo giorno, il suo primo mese di duro lavoro, il suo primo stipendio, il primo anno, sempre però in condizioni di sicurezza precarie e aleatorie, con continui incidenti. Racconta di una continua resistenza a tutto ciò con il fine di comprare una casa fino a che, in conclusione, finisce per dover narrare la perdita stessa della propria vita.
Giulia ha preso parte al concorso con il racconto Un lavoro per morire in cui racconta il colloquio fra uno psicologo ed un vigile del fuoco. Quest’ultimo racconta di aver perso un collega durante un intervento e pensa di esserne il responsabile. In realtà la colpa è da attribuirsi ad un errore precedente degli operai dell’azienda del gas ed è dovuto ad una riparazione errata di alcune tubature. Il dialogo è intenso e rivela un'introspezione che catapulta il lettore nella percezione del protagonista: i piedi diventano "mattoni", chi parla vorrebbe essere "da un'altra parte. In un altro corpo. Con un altro nome. Con un'altra vita", "il sangue che gela" ...
Sara, infine, ha scritto il racconto Una scelta, una vita in cui narra, con la voce del fratello del protagonista e in un climax discendente, l'euforia di aver trovato un lavoro, le prime preoccupazioni per un strano odore, qualche colpo di tosse nei giorni successivi, poi ancora il fumo nelle narici per un primo incidente, fino a soccombere, in conclusione, nella tragedia dovuta all'esplosione dalla mancata manutenzione dei macchinari. Il fratello diventa così la voce di chi non può più parlare.
L’evento, organizzato dall’Asp di Catania, è stato molto interessante poiché ha costituito un momento di riflessione e di arricchimento sul tema, con molti spunti di approfondimento per la numerosissima platea di alunni presenti in sala.
Durante la kermesse gli elaborati hanno riscosso un grande successo e ricevuto i caldi applausi della platea.
Complimenti ai nostri giovani talenti che si cimentano con coraggio e impegno, mettendo a frutto i propri talenti.
Prof.ssa Giusy Gattuso