
«E’ stata un’esperienza intensa, non solo suonare a contatto con il mare ondoso e le sue tormentate emozioni. - dichiara la prof.ssa Anna Castrogiovanni, componente storica del quartetto - Ciò che maggiormente abbiamo provato è stato l’affetto per chi ci ha realizzato il video, interpretando perfettamente il nostro sentire. I ragazzi sono stati splendidi e molto professionali, guidati dalla tenace collega, la prof.ssa Valentina Cosentino. Il progetto è soprattutto un lavoro scolastico, e rientra nell’ambito delle attività curriculari e verrà inserito e valutato nella programmazione della classe. Vogliamo ringraziare i ragazzi della classe IV Hs, Giulia Platania, Maria Elvira Spagnolo, Luca La Rosa, Lelia Puglisi, Chiara Ragusa, Carla Amore, Adriano Di Mauro, Giuseppe Nasisi, Ettore Chisari, Andrea D’Urso, Sara Sauca, Silvia Tramontana, Karola Mazzola, e, naturalmente, la prof.ssa Valentina Cosentino. Ringraziamo, inoltre, il mastro d’ascia Giovanni Rodolico, e il suo meraviglioso cane Blasco, Vincenzo Cavalli della Sonoria Studio Rec, e Marco Corrao dell’Etichetta Suoni Indelebili».
“Dragunara di lu mari” era il nome che i vecchi marinai siciliani davano alla tromba d’aria che si sviluppava a mare, visualizzata come un drago dalla coda a vortice, e poteva rappresentare un vero pericolo per vascelli, imbarcazioni e per tutti gli uomini di mare che, sulle barche, solevano recitare degli “scongiuri” alla fine dei quali per tre volte con un coltello tagliavano simbolicamente la tromba marina. E la musica delle Klostés racconta per intero questo mondo, il loro “anthropop” è gentile e sanguigno come le onde del mare, placide e burrascose. Non ci resta che ascoltare i loro brani e lasciarci “naufragar nel loro dolce mare”…
Angelo Battiato