
L’Ancodis, - Associazione che sostiene il riconoscimento giuridico e contrattuale dei Collaboratori dei DS e delle Figure di sistema che lavorano nelle autonome Istituzioni scolastiche -. ritiene incomprensibile chiede la revisione dell’articolo 5 dell’Ordinanza Regionale n. 10 del 16/1/2021 ritenendola rispettosa del DPCM, ma non coerente con la precedente ordinanza di didattica a distanza per tutti gli alunni del primo ciclo fino al 31 gennaio, perché si determina un significativo spostamento di genitori che accompagnano i figli a scuola e risulta complessa l’organizzazione degli orari scolastici.
Nel dare priorità ai bisogni degli alunni, la risposta di buon senso mette in luce le difficoltà oggettive della didattica a distanza per i bambini piccoli per i quali è indispensabile la presenza e la guida dei genitori e la necessità di non spezzare il legame di continuità che a fatica è stato creato con gli alunni in classe.
Lo sciopero bianco attuato da alcuni genitori che non hanno consentito ai bambini di collegarsi on line nella settimana dopo le vacanze natalizie è indicativo di un reale disagio dei bambini e delle famiglie e non può restare disatteso.
Ben venga la didattica in presenza per i piccoli e al più presto anche per tutti gli studenti che rivelano tanto bisogno e tanta voglia di scuola.
E’ proprio vero che le cose si apprezzano quando vengono a mancare. La scuola oggi ha assunto una vera centralità sociale e politica e sta a tutti gli operatori non deludere tali attese per una crescita culturale di progresso e di sviluppo.
Purtroppo si registra che i vuoti da colmare sono tanti, ma occorre impegnarsi a “ricostruire”.
Giuseppe Adernò
Ecco
il COMUNICATO STAMPA A.N.Co.Di.S.
A.N.Co.Di.S.:
quando si perde il senso del…colore.
Nell’Italia
monocromatica delle scorse settimane ed in una
Sicilia in “zona arancione” – in considerazione del preoccupante
andamento
epidemiologico della diffusione del Covid 19 ed in via prudenziale - il
Sindaco
di Palermo, nelle more che vengano emanati i provvedimenti del Governo
nazionale e di quello regionale, e il Presidente della Regione poi
adottano
ordinanze con misure più restrittive (non espressamente previste nella
zona
arancione!) che determinano per tutta la popolazione scolastica over 6
anni
attività in DDI fino al 16 gennaio per la scuola del primo ciclo e al
31
gennaio per la scuola secondaria di secondo grado.
Con il DPCM del 14 gennaio, la Sicilia – anche su forte pressione del Presidente Musumeci - va in zona rossa dunque con limitazioni per i cittadini ancora più estese e stringenti.
In questa nuova condizione di “colore” il Presidente della Regione con l’articolo 5 dell’Ordinanza n. 10 del 16/1/2021 lascia in DDI gli alunni delle classi seconde e terze della SSI e quelli di secondo grado fino al 31 gennaio e stabilisce che gli alunni del primo ciclo fino alla prima media rientrino in presenza, ovviamente non tenendo conto della complessa riorganizzazione di orari scolastici e della mobilità che – seppur limitata nei flussi – determina un significativo spostamento di genitori che accompagnano i figli a scuola.
Dove sta la logica di questa scelta?
Ancodis ritiene incomprensibile questo articolo 5 ritenendolo certamente rispettoso del DPCM ma non coerente con la precedente ordinanza regionale.
Pertanto, chiede la revisione di tale scelta continuando fino al 31 gennaio la DDI – ormai avviata in tutte le Istituzioni scolastiche – per tutti gli alunni del primo ciclo.
Per ANCoDiS
Prof. Rosolino Cicero
Con il DPCM del 14 gennaio, la Sicilia – anche su forte pressione del Presidente Musumeci - va in zona rossa dunque con limitazioni per i cittadini ancora più estese e stringenti.
In questa nuova condizione di “colore” il Presidente della Regione con l’articolo 5 dell’Ordinanza n. 10 del 16/1/2021 lascia in DDI gli alunni delle classi seconde e terze della SSI e quelli di secondo grado fino al 31 gennaio e stabilisce che gli alunni del primo ciclo fino alla prima media rientrino in presenza, ovviamente non tenendo conto della complessa riorganizzazione di orari scolastici e della mobilità che – seppur limitata nei flussi – determina un significativo spostamento di genitori che accompagnano i figli a scuola.
Dove sta la logica di questa scelta?
Ancodis ritiene incomprensibile questo articolo 5 ritenendolo certamente rispettoso del DPCM ma non coerente con la precedente ordinanza regionale.
Pertanto, chiede la revisione di tale scelta continuando fino al 31 gennaio la DDI – ormai avviata in tutte le Istituzioni scolastiche – per tutti gli alunni del primo ciclo.
Per ANCoDiS
Prof. Rosolino Cicero