
Per questo motivo gli studenti della 4F guidati dalla professoressa Giovanna Nastasi hanno aderito al progetto, giunto ormai alla sua quinta edizione, Un Giardino delle Giuste e dei Giusti, voluto dalla Fnism-Catania con Toponomastica femminile. E non è un caso che la scelta di dedicare la piantumazione di un albero nel giardino della scuola sia caduta sul nome della partigiana catanese, Graziella Giuffrida.
E non è un caso che quest'albero sia un melograno. La giovane donna nata nel quartiere di San Cristoforo, in via Bellia, poco più che ventenne si trasferì a Genova per andare ad insegnare, e durante la guerra si unì alle SAP, squadre di azione partigiana.
Nel marzo del 1945, poco prima della liberazione la giovane donna bella e intelligente venne scoperta dai tedeschi, violentata, torturata, uccisa e buttata in un fosso. Anche al fratello, partigiano, toccò una fine simile poco dopo.
E se la città di Genova ricorda il doppio coraggio di Graziella, docente emigrante e donna partigiana, con una strada che porta il suo nome, a Catania la via Fratelli Giuffrida, nel quartiere di san Cristoforo, ricorda il sacrificio di entrambi e tra via Bellia e piazza Machiavelli una lapide ci dice che i due fratelli nati qui, sono morti per amore della libertà della loro patria, l'Italia.
L'energia vitale di un melograno, simbolo di fecondità e unione tra i popoli ci ricorderà così la forza di Graziella che ha lottato per salvare la sua terra dalla distruzione.
Lucia Andreano
docente referente comunicazione

