L'Istituto
Alberghiero "Karol Wojtyla", ha realizzato un progetto
nazionale con Unesco, in sinergia con la classe 5^ P Enogastronomia,
plesso via Anfuso, proff. referenti Luca Nicolosi e Vincenzo Mannino.
Le alunne Alice Maria Grasso ed Eleonora Marletta, insieme alla classe,
hanno realizzato tra i molteplici piatti dei sette siti Unesco
siciliani: Siracusa, Etna, Val di Noto, Palermo/Monreale, Eolie,
Agrigento, Piazza Armerina, un menu dal sito alla riscoperta di
Siracusa con l'Unesco, composto da tre piatti: Ove implite delli
Hospiti da Timachida di Rodi (uova ripiene); Orcino di sama con la
dolce cipolla di Rodi (tunnina ca cipuddata); Tetiromeni plakountes
rodiensi (frittelle di rodi con ricotta e mandorle).Le studentesse riferiscono che "Il piatto che ci ha colpito particolarmente è stato il dolce a base di pasta fillo (pasta tipica greca molto sottile) e ripieno con mandorle, limone e ricotta, perché siamo riusciti ad unire la tradizione greca a degli ingredienti semplici ma frequenti a Siracusa". Continuano "Le frittelle riproponevano la decorazione pittorica dei vasi greci fatta di motivi geometrici".
Un progetto ambizioso che coinvolge una pluralità di attori e di azioni, si pone l'obiettivo di creare per la prima volta in Sicilia una sinergia tra i sette siti iscritti alla World Heritage List, attraverso interventi relativi al settore dell'educazione e della comunicazione. Invita ad un nuovo approccio per la comprensione del patrimonio culturale materiale e immateriale del territorio di riferimento. Il percorso formativo coinvolge tutti gli studenti e pubblico in genere, fil rouge è il tema dell'accessibilità attraverso realizzazioni di attività inclusive e trasmissione di conoscenze tra i giovani. L'attività laboratoriale è svolta insieme ai ragazzi della Fondazione ODA di Catania e Comunità S. Egidio, per al valorizzazione dei siti Unesco.
Lella Battiato Majorana - foto Maria Aloisi






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