
Ci siamo fatti conoscere e apprezzare in tutto il territorio catanese, e anche oltre, con decine di iniziative, progetti, convenzioni con scuole del territorio e con enti pubblici e privati, con progetti di alternanza scuola-lavoro, murales, convegni e corsi di formazione. La nostra scuola è soprattutto un polo d'integrazione e d'inclusione per tutti». Ed è soprattutto una bella notizia per la scuola catanese e per l'istituzione scolastica, in generale. Dare un contributo per la crescita culturale e umana a persone che chiedono di essere reinserite nel tessuto sociale è il massimo che la scuola possa dare, perché la vera integrazione è innanzitutto sociale e lavorativa, che può realizzarsi solo attraverso la conoscenza e la competenza.
Questa deve essere la funzione, la mission della scuola: trasmettere valori, abilità e competenze per un reale reinserimento nella società. La scuola deve saper "rieducare" chi ha sbagliato, deve trasformare la detenzione in riabilitazione, la pena in possibilità di recupero e di "rinascita" per dare a ognuno una nuova possibilità di vita. E credo che un indirizzo di studi come il liceo artistico possa dare una grande mano d'aiuto ai detenuti che si trovane nella Casa Circondariale di Piazza Lanza. Merito dell'Emilio Greco, di tutte le sue componenti (dirigente e docenti), ma merito anche dei sindacati e del dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale di Catania, dott. Emilio Grasso, che hanno creduto al liceo "Emilio Greco", sulla sua capacità educativa e scommesso sulla scuola per "costruire" una società migliore.
prof. Angelo Battiato
(Referente Ufficio Stampa del Liceo Artistico "Emilio Greco", Catania)