L'Istituto, nella propria mission, è infatti impegnato a diffondere il coding e il pensiero computazionale tra le allieve della scuola secondaria di primo grado con la costituzione del gruppo di studio Pink Coding, nell'ambito di un più ampio processo volto a contrastare ed abbattere la differenza di genere. Una scelta questa in linea con le recenti disposizioni del Consiglio dell'Unione Europea che nella sua 3617.ma sessione del 22 maggio 2018 ha adottato la Raccomandazione relativa alle competenze chiave per l'apprendimento permanente. Nel documento si afferma: "Nell'economia della conoscenza, la memorizzazione di fatti e procedure è importante, ma non sufficiente per conseguire progressi e successi.
Abilità quali la capacità di risoluzione di problemi, il pensiero critico, la capacità di cooperare, la creatività, il pensiero computazionale, l'autoregolamentazione sono più importanti che mai nella nostra società in rapida evoluzione. Sono gli strumenti che consentono di sfruttare in tempo reale ciò che si è appreso, al fine di sviluppare nuove idee, nuove teorie, nuovi prodotti e nuove conoscenze". Nello stesso documento, inoltre, si legge la necessità di "promuovere l'acquisizione di competenze in scienza, tecnologia, ingegneria e matematica (STEM), tenendo conto dei collegamenti con le arti, la creatività e l'innovazione, e motivare di più i giovani, soprattutto ragazze e giovani donne, a intraprendere carriere STEM".
L'altrettanto recente Documento del MIUR del 22 febbraio 2018 ricorda invece come per pensiero computazionale si intenda un processo mentale che consente di risolvere problemi di varia natura, seguendo metodi e strumenti specifici, pianificando una strategia. [...] L'educazione ad agire consapevolmente tale strategia consente di apprendere ad affrontare le situazioni in modo analitico, scomponendole nei vari aspetti che le caratterizzano e pianificando per ognuno le soluzioni più idonee. [...] Sostanzialmente, si tratta di un'educazione al pensiero logico e analitico diretto alla soluzione di problemi. [...] Nei contesti attuali, in cui la tecnologia dell'informazione è così pervasiva, la padronanza del coding e del pensiero computazionale possono aiutare le persone a governare le macchine e a comprenderne meglio il funzionamento, senza esserne invece dominati e asserviti in modo acritico".
Le studentesse dell'I.C. Coppola, guidate dalla prof.ssa Caterina Musmeci, hanno partecipato, lo scorso ottobre, all'Europe Code Week, settimana europea del coding, utilizzando "Programma con Elsa" e "Disney Infinity", mentre a dicembre hanno preso parte all'evento internazionale "Hour of Code" con "Minecraft: Viaggio Acquatico" e "Guerre Stellari: Costruisci una galassia con il codice". Quest'ultima attività è stata svolta dalle allieve delle classi quinte della scuola Primaria con l'intento, incoraggiato dal Dirigente Scolastico prof. Salvatore Distefano, di "allargare" l'esperienza del coding e quindi dello sviluppo del pensiero computazionale anche alle piccole "programmatici".
Attualmente le "Pink" sono alle prese con il Labirinto classico, i Corsi uno, due e quattro, percorsi didattici proposti dalla piattaforma Code.org e fruibili da "Programma il Futuro", progetto nato dalla collaborazione tra MIUR e CINI, Consorzio Interuniversitario Nazionale per l'Informatica. Nel triennio sono state coinvolte, ad oggi, 155 alunne con oltre 1400 ore di codice svolte.
Ancora il Coding sarà oggetto di studio nell'ambito del progetto PON "DigitalMente", nello specifico il Modulo "Smart Coding": 60 ore, rivolte ad alunne ed alunni delle classi quinte della Scuola Primaria, che coniugheranno i principi del pensiero computazionale a quelli della cittadinanza digitale e condotte dalle insegnanti Antonella Bagiante (Esperto) e Ylenia Pennisi (Tutor).
Katya Musmeci