Il 31 luglio era il
termine ultimo per inoltrare da parte dei dirigenti scolastici on line
il portfolio uno dei più inutili e fastidiosi adempimenti burocratici
in capo ai presidi; un oggetto misterioso che conterrà informazioni che
vanno dal curriculum, al bilancio delle competenze, agli obiettivi e
alle azioni professionali finalizzato alla valutazione dei dirigenti.
Rembado presidente dell’ANP che raccoglie il 38% delle deleghe
dell’area aveva sfidato il MIUR e la quatriade della compagna Roberta
Fanfarillo, invitando i presidi arrabbiati al boicottaggio e alla
disubbidienza civile. Mentre la quatriade di Roberta Fanfarillo, Paola
Serafin, Rosa Cirillo e Carlo Frascari detentrice del 52% delle deleghe
dell’area in un patto di cartello di ferro, aveva scritto un appello
ove non riconosce
nelle dichiarazioni di disubbidienza o di boicottaggio degli obblighi
contrattuali un’opzione possibile né per il dirigente scolastico né per
qualsiasi altro lavoratore.
Ebbene la categoria a maggioranza assoluta ha dato ragione alla
Fanfarillo ed ha compilato on line il portfolio; addirittura in
Campania il direttore Luisa Franzese ha pubblicato un bollettino di
vittoria affermando che La Campania, in questo
momento, con il 63% di compilazione del Portfolio si colloca tra le
regioni con la più alta percentuale di partecipazione.
La sberla a Rembado è stata micidiale confermando che il ventre molle
della categoria è dalla parte dei confederali e della Fanfarillo e del
suo mentore Gianni Carlini.
E’ bastato scrivere due righe di deterrente minacciando la
disubbidienza e il boicottaggio come atteggiamenti disdicevoli per i
presidi, per far cambiare idea anche a una parte dei presidi arrabbiati
della coalizione opposta.
Rembado avrebbe dovuto studiare bene il manuale “ L’arte della guerra “
di SUN TZU che contiene tutta la saggezza cinese su come si gestiscono
gli eserciti e le masse in questo caso. Per vincere una guerra bisogna
ben valutare 5 elementi tra cui lo studio del territorio su cui si
combatte, la preparazione dei quadri intermedi su cui si fa affidamento
e il livello di disciplina delle truppe. Cose che non erano presenti
nell’esercito messo in marcia il 25 maggio.
Rembado si è trincerato in un silenzio significativo mentre la
quatriade e la Fedeli incassano compiaciuti questo indiscutibile
successo e guardano ora, dal lor punto di vista, fiduciosi alla
chiusura del contratto lisciando i presidi con la famosa parola magica
“ armonizzazione “ progressiva delle retribuzioni accessorie di
posizione e di risultato agli altri dirigenti dello stato.
Cioè la solita colossale e gigantesca presa per i fondelli dei presidi
divisi verticalmente tra una minoranza di “ arrabbiati “ e una
maggioranza di “ rassegnati “ al fato avverso.
Nel frattempo sono partiti all’ARAN il 2 agosto 2017 gli incontri con
le 13 confederazioni dei sindacati del Pubblico Impiego
I medici sono pronti a firmare il contratto della loro area
dirigenziale. Il plauso arriva da Silvestro Scotti, Segretario Fimmg,
Antonio Magi, Segretario Sumai Assoprof e Giampietro Chiamenti,
Presidente Fimp "Accogliamo con apprezzamento il lavoro svolto da parte
del Presidente del comitato di settore Massimo Garavaglia che,
raccogliendo l'invito del Ministro Lorenzin, ha provveduto
all'aggiornamento dell'atto di indirizzo per il rinnovo della medicina
convenzionata".
Stefano Bonaccini, Presidente della Conferenza delle regioni, in cui si
e' creato un favorevole clima di dialogo che ha determinato
l'accoglimento della nostra richiesta di confronto politico costante
tra le nostre OOSS e le massime rappresentanze delle Regioni sui temi
da affrontare nell'ACN.
"Il nuovo ACN - affermano i tre segretari - innanzitutto potra' dare,
adesso, risposte e chiarezza al dovuto ristoro economico atteso dalle
categorie da troppi anni,
Con il Ministero della Salute, Beatrice Lorenzin, e con le Regioni -
hanno aggiunto Scotti, Magi e Chiamenti - abbiamo trovato sintonia su
metodo e contenuti di discussione adesso si va alla prova dei fatti, e
vogliamo essere moderatamente ottimisti sulla possibilita' che stia
veramente cambiando qualcosa per la medicina territoriale ma
soprattutto per i nostri assistiti".
Tutti gli Statali e i ministeriali sono pronti a firmare il contratto e
a riprova di questo fatto hanno già sottoscritto tutti i rinnovi dei
contratti decentrati di singolo ministero.
Di fronte al pericolo che l’area dei presidi resti strangolata
dall’accordo in sede ARAN con tutte e 13 le Confederazioni che
sicuramente avranno un effetto di trascinamento sui comparti e sulle
aree e di fronte al silenzio dell’ANP che ha assorbito il colpo, la
minoranza dei presidi arrabbiati non ci sta.
E subito parte sul web e su facebook un appello alla mobilitazione
spontanea e trasversale da parte degli stessi promotori della raccolta
delle firme per la diffida ai sindacati concertativi e per la sicurezza.
Il preside Pietro Rapisarda di Torino è uno dei promotori
dell’iniziativa e ha postato su tutti i siti dei dirigenti scolastici
l’appello alla chiamata alle armi https://goo.gl/forms/eoZ8RubNq50LU2Cn1
Scrive nel manifesto di lancio: In funzione di una
possibile manifestazione a Roma, sui temi: PEREQUAZIONE e SICUREZZA,
che dovremo articolare su un documento da inviare alla stampa, alle
OOSS e al MIUR, chi si impegna a partecipare? Ritengo che la
manifestazione possa essere indetta SOLO se abbiamo una *sicurezza* di
un numero di partecipanti che io ritengo debba essere almeno 1500 - 2000.
Si tratta di replicare la manifestazione del 25 maggio che portò a Roma
800 presidi da tutta Italia intruppati sotto le bandiere dell’ANP ma in
un altro contesto e sotto altra organizzazione.
Lo scopo ancora non dichiarato è quello di una plateale occupazione del
palazzo di Trastevere da parte dei dirigenti scolastici che avrebbe del
clamoroso e potrebbe determinare anche la caduta del ministro Fedeli e
la sua revoca da parte di Gentiloni.
La storia insegna che sono le minoranza agguerrite e organizzate che
fanno le rivoluzioni per cui ci sarebbero tutte le premesse per battere
il 52% dei rassegnati del ventre molle della categoria, coperto
politicamente dalla quatriade della compagna Roberta Fanfarillo.
Una mossa a sorpresa che porti 2.000 presidi a Roma davanti al MIUR e
che con un balzo improvviso penetri nelle stanze del palazzaccio per
OCCUOPARLO lascerebbe di stucco tutta la politica e la società civile.
Non è chiaro e nessuno lo sa se è pensabile e prevedibile che una
minoranza di questo tipo esista all’interno della categoria dei
dirigenti scolastici; ma la paura e la rabbia di vedersi fregati ancora
una volta dopo 18 anni dalla attribuzione della dirigenza potrebbe
scatenare forze ed energie nascoste.
Il 7 sindacato l’UDIR che al momento è un outsider ma minaccioso
continua attraverso il suo sito a invocare un REFERENDUM sperando di
bissare la vicenda ALITALIA quando la base a stragrande maggioranza
smontò e sfasciò l’accordo concertativo stipulato dai confederali.
“Le cose purtroppo stanno diversamente – commenta Marcello Pacifico, presidente Anief, segretario
organizzativo Confedir, cui aderisce Udir – e sono fatte di un comparto che nell’ultimo decennio ha
ricevuto uno stipendio sempre più magro. Per questo,
sottoscrivere un rinnovo contrattuale alle condizioni che si
prospettano, con aumenti ridicoli, rappresenterebbe un vero tradimento di chi ha delegato i
sindacati a rappresentarli: i
lavoratori vanno tutelati. Lo abbiamo detto e lo ripetiamo:
prima di firmare un contratto del genere, ascoltiamo la base con un referendum:
sentiamo cosa ne pensano i dipendenti, a iniziare da quelli della
scuola che percepiscono in media ormai meno degli impiegati e che
provano un forte senso di frustrazione quando leggono i compensi dei
loro colleghi europei”.
Vedremo.
Salvatore Indelicato
Cell 330365449
s.indelicato@libero.it