Comunicato
stampa della FLC Lombardia
Dopo annunci ai giornali e pubblicazione della tempistica per la
chiusura della vicenda del concorso dirigenti scolastici in Lombardia,
in zona Cesarini, con una nota del MIUR arrivata in tarda serata del
giorno 6 marzo si blocca la nomina dei dirigenti scolastici prevista
per la mattina di venerdì 7 marzo.
La nota del MIUR è esilarante soprattutto in 2 passaggi:
• Quello che dice “sono pervenute numerose
segnalazioni, anche da parte delle organizzazioni sindacali, in merito
all’immissione nei ruoli dei dirigenti scolastici, nei confronti dei
docenti risultati vincitori del rinnovato concorso”. “Con dette
segnalazioni viene riferito che la sv. intenderebbe procedere alla
nomina dei vincitori di concorso con l’immediata assunzione in servizio
presso le scuole assegnate.”
• E poi quello che vorrebbe dare gambe alla decisione
“stante il divieto relativo allo spostamento dei docenti decorso il 20°
giorno dall’inizio delle lezioni, ne consegue l’impossibilità
dell’adozione del provvedimento di immissione in ruolo e contestuale
assunzione in servizio in qualità di dirigenti scolastici”.
Solo pochi giorni fa il 4 marzo, in sede di incontro urgente la FLC
CGIL Lombardia aveva ribadito la preoccupazione per le procedure e
evidenziato la questione principale, motivo della richiesta di incontro
urgente, sui tempi delle nomine e possibile presa di servizio a
settembre. In tale occasione il direttore aveva risposto quanto già
detto nei giorni precedenti anche ai media dichiarando che:
“i vincitori maturano un diritto economico e ciò è prioritario rispetto
alle esigenze delle scuole”.
Aggiungeva commentando ulteriormente che la legge 128 del 2013 (art.17
comma 5 e 6) “è stata fatta dal parlamento e non da lui e che quindi
semplicemente devo dar corso a quanto previsto dalla norma ed in
particolare al comma al comma 6” che così cita:
“Gli incarichi di reggenza ai dirigenti scolastici titolari presso
altre istituzioni scolastiche e gli esoneri dall'insegnamento,
conferiti nelle scuole individuate al comma 5, cessano alla
conclusione, nella relativa regione, della procedura concorsuale per il
reclutamento dei dirigenti scolastici …..con la nomina in corso d'anno,
ove possibile, dei vincitori di concorso, nel limite delle assunzioni
già autorizzate…” e visto che in Lombardia ci sono tutte le condizioni
l’applicazione è possibile e quindi applicherà la legge e che rispetto
a legge non sono possibili deroghe.
In ragione di ciò l’USR Lombardia ha provveduto all’emanazione di tutti
gli atti compreso gli incarichi triennali riportanti la data di
assunzione del 10 marzo 2014. Peccato che nella tarda serata del 6
arriva la sorpresa della nota MIUR a firma del Direttore Chiappetta!!!!!
Ora al di là delle analisi sull’opportunità di tali nomine in corso
d’anno sulle quali ci siamo soffermati più volte, è evidente a tutti,
che tale decisione è la dimostrazione della superficialità e del
pressapochismo nel governo dell’Amministrazione scolastica ai vari
livelli (MIUR ed USR Lombardia). È la dimostrazione della cattiva
gestione e della mancanza di comunicazione e di coordinamento delle
azioni che come in questo caso riesce nel difficile obiettivo di far
ricadere le conseguenze al tempo stesso sia sui vincitori del concorso
da un lato e sull’intero sistema scuola Lombardo dall’altro.
Ciò risulta anche dai tentativi “maldestri” messi in essere per
giustificare l’intervento del MIUR quali appunto i due passaggi
centrali della nota di cui: il primo nella sostanza nasconde le
responsabilità dell’Amministrazione dietro alle “segnalazioni delle
organizzazioni sindacali”, la FLC CGIL non era tra queste. La stessa
l’assessore regionale APREA, presente all’incontro per riscuotere
politicamente il consenso da parte dei convenuti nel caso di nomine a
buon fine, per altro immeritato visto che non ha mosso un dito, ha
pensato bene, da buon segugio politico, di associarsi nell’attacco a
testa bassa dei sindacati e proprio come ha fatto Chiappetta non
dicendo quali…
Il secondo invece mette in evidenza un “divieto di spostamento” quando
la stessa Amministrazione, già in quest’anno, ha operato più volte in
tal senso: dalla nomina in esonero dei vicari in corso d’anno, alla
nomina di dirigenti scolastici in altre regioni e per finire alla
nomina dei dirigenti tecnici avvenuta 2 settimane fa e che sebbene non
di spostamento si tratta ma di passaggio ad altro ruolo la sostanza non
cambia.
Tra l’altro è opportuno evidenziare che attraverso questa nota il
Direttore Chiappetta ci dice in sostanza che la legge approvata
abbondantemente dopo il 20° giorno dall’inizio delle lezioni sarebbe
quindi nata già inapplicabile. Perché mai l’avranno scritto il comma 6
ci domandiamo noi?
È ovvio che non è la norma che impedisce la nomina ma una decisione
politica di valutazione dell’opportunità e della necessità delle nomine
in corso d’anno e come tale doveva essere presentata prendendosene le
responsabilità.
Ci chiediamo è possibile disattendere una legge con una nota? Al di là
della condivisione del comma 6 dell’art.17 noi pensiamo di no!
Non sarebbe stato il caso almeno di concordare tra lobo destro e
sinistro cosa fare??
Forse si sarebbe evitata la farsa di questa giornata e soprattutto si
potevano evitare disagi alle scuole ed ulteriori delusioni ai vincitori
di concorso ed alle scuole.
Qual è la considerazione anche per le persone e le vicende individuali
(anche il personale è politico si diceva qualche anno fa), per non
parlare della situazione di coloro che provenienti da altre regioni si
sono ritrovati oltre che con la beffa anche con il danno.
Era proprio necessario mettere sul palcoscenico questo spettacolo ed
aggiungere alla vicenda a dir poco “travagliata” del concorso dirigenti
scolastici altra materia di contenzioso?
La vicenda è nota a tutti così come lo sono le posizioni espresse dal
ns. sindacato nei vari comunicati fatti negli ultimi 2 anni.
Dal primo ricorso alla sentenza TAR a quella del Consiglio di Stato
fino al re-imbustamento, la ricorrezione ed i nuovi orali ed alle
graduatorie del 28 febbraio 2014. Per non parlare della proliferazione
di ricorsi sulla procedura in considerazione dell’assurda situazione in
cui si trovano i 96 ex idonei non più idonei (vere e proprie vittime
sacrificali di questo concorso) dopo le ricorrezioni e dei timori per
gli attuali vincitori che la procedura possa essere ulteriormente
bloccata in seguito.
Bene ora si aggiungeranno, a ragione, le richieste di danni, le
richieste di riconoscimento della retribuzione, altri ricorsi per
annullamento nota Chiappetta e via di seguito…
Dal ns. canto già ieri avevamo chiesto spiegazioni al MIUR, contattato
alcuni deputati ed avevamo avuto risposta dell’irremovibilità del
Ministro. Abbiamo chiesto un incontro urgente sui concorsi Lombardia e
Toscana ma ancora non c’è stato riscontro.
Un ultima annotazione doverosa. Il ringraziamento ai dirigenti
scolastici in servizio. La situazione di non governo della scuola
Lombarda è sotto gli occhi di tutti: 415 scuole in reggenza ossia 830
scuole su 1149 con un dirigente scolastico a mezzo servizio che da anni
assicurano la funzionalità anche con 14-18 sedi da raggiungere e senza
indennità, ma che sono ormai allo stremo delle forze e che come premio
ricevono il blocco dei Contratto Integrativo Regionale e della
retribuzione.
Dal momento che nonostante i sit-in e lo sciopero nazionale la
soluzione di tali problemi è ben lontana da venire, ci sorge spontanea
un’ultima domanda: Per quali ragioni il MIUR ha saputo dimostrarsi così
sensibile in occasione di queste segnalazioni da parte delle
organizzazioni sindacali e non lo è stato altrettanto di fronte alle
molteplici denunce circa le condizioni di lavoro e contrattuali che i
Dirigenti quotidianamente sono costretti a subire? Vuoi vedere che
dipende da dove provengono le segnalazioni?
Milano 08 marzo ‘14
Barachetti Corrado
Ezio
segretario generale regionale
FLC CGIL Lombardia