Presentati
dall’assessore regionale all’Istruzione tre avvisi per avvicinare i
giovani al mondo del lavoro. Tra le novità assolute un corso per creare
la figura di Operatore socio sanitario
PALERMO - Sono stati presentati in questi giorni nell’ambito della
Formazione professionale, tre nuovi avvisi che attivano risorse
finanziarie per più di 520 milioni di euro.
I bandi sono stati resi noti dall’assessore regionale per l’Istruzione
e la Formazione professionale, Mario Centorrino e il dirigente generale
del Dipartimento Ludovico Albert, durante le conferenze tenute a
Catania e a
Palermo.
Gli avvisi, numero 18, 19 e 20, riguardano l’assistenza sanitaria, il
rafforzamento dell’occupabilità della forza lavoro siciliana e la
sperimentazione di percorsi di formazione professionale che
garantiscano una qualifica professionale corrispondente al Quadro
Europeo delle Qualifiche (EQF) nel periodo 2012/2014. I bandi si
inseriscono nel Programma operativo - Obiettivo convergenza 2007/2013,
Fondo sociale europeo, Regione siciliana. “Attraverso la pubblicazione
di questi tre avvisi – dichiare Mario Centorrino – la formazione
professionale ha superato l’incertezza e lo scoglio che si era preposto
nelle regole, nei finanziamenti e soprattutto nel futuro. Tutto ciò in
previsione di potenziali tagli alla spesa in ambito scuola e
istruzione”.
Parole di compiacimento sono state aggiunte soprattutto per l’avviso
numero 18/2011 di carattere sanitario, considerato una novità nel mondo
della formazione professionale siciliana. Quest’ultimo, infatti,
riservato alla figura di operatore socio sanitario (OSS), prevede
l’istruzione di soggetti in grado di intervenire nelle situazioni di
mancanza di autonomia psico-fisica dell’assistito, privilegiando
l’attenzione alla persona. Un’attività dunque che vedrà anche la
collaborazione dell’Assessorato alla Salute a cui gli enti di
formazione dovranno fare riferimento per le attività da svolgere,
soprattutto quelle di carattere tecnico-pratico.
I destinatari finali del bando sono disoccupati, inoccupati e
lavoratori in mobilità. L’avviso 20/2011 risponde principalmente
ai settori dell’economia tradizionale e innovativa. Questo prevede la
formazione di figure professionali in settori prioritari quali: energie
rinnovabili; trattamento e riutilizzo dei rifiuti; valorizzazione delle
risorse naturali e culturali; agroalimentare e marketing prodotti
agricoli. I soggetti proponenti sono gli organismi aventi fra i loro
fini la formazione professionale senza scopi di lucro e che risultino
accreditati. Saranno premiati i “pacchetti formativi” che utilizzeranno
personale docente e non docente con contratto di lavoro a tempo
indeterminato.
Infine l’avviso 19/2011 presenta una sfumatura sperimentale: i
destinatari finali sono giovani che desiderano frequentare il 2°, 3° e
4° anno dei percorsi formativi di istruzione e formazione professionali
al fine di ottenere la qualifica di operatore fra le 21 figure
nazionali, ovvero i giovani che, ottenuta la qualifica di operatore,
vogliono frequentare un 4° anno per conseguire la qualifica di tecnico.
Stipendi dei docenti. Gli Enti
responsabili dei propri bilanci
L’assessore Centorrino è tornato sulla necessità di creare una forte
collaborazione tra gli organi di governo regionali e gli enti di
formazione e le scuole che accoglieranno il progetto, e la possibilità
di stabilire insieme dei parametri di intesa ai fini dell’inserimento
professionale presso aziende e società. Molti di questi, presenti
all’evento, sono stati chiamati e sollecitati alla progettazione di
percorsi di formazione dai contenuti fortemente legati al fabbisogno
proveniente dal mondo del lavoro e delle imprese siciliano.
L’importanza di agganciare la formazione alle risorse del Fondo sociale
europeo è stata invece sottolineata dal direttore generale Albert, "Per
i prossimi tre anni la copertura finanziaria è assicurata dai fondi
comunitari e forse anche da risorse attinte dal bilancio regionale. La
nuova impostazione esige un’assunzione di responsabilità da parte degli
imprenditori e la centralità del numero degli alunni che frequentano i
corsi. Ad assicurare lo stipendio ai dipendenti dovranno essere gli
enti che si assumono la responsabilità dei propri bilanci. Tale
rovesciamento di prospettiva dovrà essere gestita con cautela. Siamo in
presenza di un sistema con nove mila dipendenti a tempo indeterminato e
il cambiamento non potrebbe essere indolore senza il ricorso ad
ammortizzatori sociali quali la cassa integrazione in deroga".
(da http://www.qds.it/ di Antonino Barreca)
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