Cari colleghi,
negli ultimi anni, la situazione della scuola ha conosciuto una
inimmaginabile accelerazione verso il peggio. I tagli all´istruzione
(di scuole, di classi, di posti di lavoro, di finanziamenti per il
normale svolgimento delle attività) pur iniziati anche con governi
precedenti hanno raggiunto oggi un punto che non esitiamo a definire
scandaloso.
Mentre altri Paesi stanno comprendendo l´importanza dell´istruzione per
lo sviluppo e stanno investendo in cultura, in Italia si pensa solo a
tagliare. E non certo il superfluo che ormai non esiste più, ma
l´essenziale che rappresenta quel diritto allo studio,
costituzionalmente difeso. L´impressione -ma è ormai quasi una
certezza- è che si voglia deprimere il valore di una scuola pubblica
statale per lanciare quella privata, a pagamento, solo per chi può
permetterselo.
Sono scenari foschi, purtroppo confermati da una serie di decisioni
addirittura punitive per gli insegnanti, a cui è stato applicato non
solo il blocco dei contratti ma anche quello individuale degli scatti
di anzianità. E l´ennesima Finanziaria straordinaria ha perpetrato
ancora il blocco dei Contratti nazionali della scuola.
In questi anni, la Gilda-FGU ha sempre segnalato ai colleghi il senso
delle varie decisioni politiche sulla scuola. Consapevole del pericolo
che la scuola pubblica stava correndo, ha cercato l´unità con gli altri
sindacati e lo sciopero del 30 ottobre del 2008, da essa fortemente
voluto, dove un milione di cittadini è sceso in piazza a Roma, ne è
stata una prova significativa, per chi avesse avuto la volontà e la
considerazione di tenerne conto. Invece, così non è stato perché ci
troviamo di fronte ad una impostazione di governo che avoca a sé ogni
decisione, rifiutando il confronto e l´ascolto con chi rappresenta i
cittadini che lavorano.
Tuttavia, come ripetiamo sempre, il panorama fosco non inciderà sulle
nostre azioni e sui nostri comportamenti: la Gilda continuerà la sua
azione politica sia nel contrastare costantemente e coerentemente, con
tutti i mezzi a propria disposizione, le ingiustizie, sia
nell´informare, con puntualità e precisione, i docenti delle novità. In
particolare, per quello che riguarda nuove norme introdotte nella
scuola, ora che sono operative, è fondamentale oltre al giudizio
critico conoscerle per poterle affrontare. Pensiamo soprattutto al Dlg
150/09 (c.d. Brunetta) che ha modificato le sanzioni disciplinari per
docenti e dirigenti.
Come è tradizione, la nostra Associazione predispone questa
pubblicazione agile ed aggiornata, rivolta ai colleghi - e non solo ai
nostri iscritti, secondo un orientamento consolidato - che traccia il
quadro normativo aggiornato della situazione e delle possibili e
relative azioni da compiere. Essa ha un formato tascabile perché deve
sempre accompagnare i docenti nei momenti critici delle decisioni.
Ricordiamo che cittadini consapevoli dei loro diritti rappresentano lo
strumento più efficace per contrastare abusi e imposizioni e il mezzo
più incisivo per cambiare le cose.
(da Gilda)
Il Coordinatore nazionale
Rino Di Meglio
redazione@aetnanet.org