La vicenda del
concorso per Dirigenti scolastici in Sicilia registra un ulteriore
inquietante sviluppo.
Con una leggina bi-partisan, prima firmataria l'On. Alessandra Siragusa
del PD, approvata in extremis da un Parlamento in agonia, è stato
bloccato e vanificato l'iter di rinnovazione integrale del concorso
statuito dalle sentenze della Magistratura.
A seguito di questa leggina, si procederà all'espletamento di un
“concorso-sanatoria” (secondo la definizione di vari organi
d'informazione), con il dichiarato obiettivo di salvare tutti i
vincitori del precedente concorso del 2004, reso nullo dalle sentenze
del CGA, ed eventualmente rendere idonei un certo numero di ex inidonei.
Un vero e proprio pasticcio legislativo, che seziona la platea
concorsuale in tre fasce, alle quali vengono attribuite prove
concorsuali diversificate, di cui già si conosce la natura e il
contenuto, per cui risulta platealmente vanificato il principio, che
deve sovrintendere ad ogni pubblico concorso, cioè la parità di
trattamento fra i candidati e la segretezza degli elaborati.
Appare inoltre fuori misura la presa di posizione del “coordinamento
dei vincitori del concorso” (si definiscono tali, pur in riferimento ad
un concorso annullato!) secondo cui “un organo politico ha ritenuto di
deliberare a tutela non tanto di singoli, ma della scuola siciliana nel
suo complesso, e, soprattutto, a tutela di una giustizia sostanziale
troppo spesso ignorata da una magistratura autoreferenziale e poco
disponibile ad una serena quanto doverosa autocritica”.
E' un commento del tutto inaccettabile nel quadro del nostro
ordinamento costituzionale: sembra voler auspicare l'assoggettamento
dei magistrati “autoreferenziali” al potere politico, in una visione
non certo democratica dell'equilibrio tra poteri dello stato.
Auspichiamo che, anche attraverso la promozione di un giudizio di
costituzionalità su questa vergognosa “leggina-sanatoria”, si possa
riaffermare il principio di legalità, soprattutto all'interno del
sistema scolastico, vera vittima delle devastanti politiche dei diversi
governi negli ultimi venti anni.
Area programmatica
Gabriele Centineo
Vittorio Turco