“Una prima elementare dove su 19 bambini
iscritti solo 7 sono italiani. Una scuola elementare dove vista
l’alta percentuale di alunni stranieri iscritti, sarebbe possibile
creare una sola classe con un numero di stranieri inferiore al 30% per
cento del totale. Una situazione preoccupante ed inaccettabile. A Modena noi non vogliamo né classi né
scuole ghetto dove gli italiani si sentano stranieri in casa propria”.
E’ quanto affermato dal Consigliere regionale e comunale del Popolo
della Libertà Andrea Leoni, che ha raccolto le segnalazioni di alcuni
genitori che hanno iscritto i loro figli alla classe prima delle scuole
elementare Pascoli di Modena.
“Rispetto agli stranieri gli alunni italiani sarebbero in minoranza in
quasi tutte le classi prime. Una situazione che avrebbe creato un fuggi
fuggi delle famiglie italiane che, in un primo momento, avevano deciso
liberamente di iscrivere i loro figli alle Pascoli ma che, per evitare
classi ghetto, sono state obbligate ad optare per altri istituti.
Condizioni di questo genere rischiano di espandersi a macchia d’olio in
una città che ha il 12% di stranieri residenti e dove il 25% dei nuovi
nati è figlio di genitori stranieri, e di fare implodere interi
istituti scolastici. Le classi ghetto sono un danno per tutti, sia
italiani sia stranieri. Mi chiedo se l’Assessore comunale
all’Istruzione Querzé sia a conoscenza e si stia facendo carico di
questo problema.
All’inizio dell’anno aveva dichiarato di essere d’accordo con
l’introduzione della soglia massima del 30% di alunni stranieri per
classe introdotta dal Ministro del Pdl Gelmini. Ha già cambiato idea? E
se no, come intende farla rispettare? Come intende garantire la libertà
di scelta dei genitori di iscrivere i propri figli nella scuola
preferita? Come evitare la formazione di intere scuole in ghetti?
Ho intenzione di portare la questione all’attenzione del Consiglio
comunale di Modena. Bisogna analizzare il problema e trovare una
soluzione, prima che il nuovo anno scolastico inizi”.
Redazione