Secondo la Flc-Cgil il piano di tagli agli organici ed ai
finanziamenti del comparto scuola - per il prossimo anno sono previsti
circa 40mila posti in meno tra insegnanti e personale non docente -
sarebbe adottato esclusivamente sulla base delle ultime finanziarie,
senza tenere conto delle complesse esigenze degli istituti scolastici:
"L'applicazione del piano Gelmini-Tremonti - scrive oggi in una nota il
sindacato - sta già creando enormi difficoltà nella vita quotidiana
nelle scuole e peggiorando le condizioni di lavoro delle
persone". (Apcom)
Secondo la Flc-Cgil il piano
di tagli agli organici ed ai finanziamenti del comparto scuola - per il
prossimo anno sono previsti circa 40mila posti in meno tra insegnanti e
personale non docente - sarebbe adottato esclusivamente sulla base
delle ultime finanziarie, senza tenere conto delle complesse esigenze
degli istituti scolastici: "L'applicazione del piano Gelmini-Tremonti -
scrive oggi in una nota il sindacato - sta già creando enormi
difficoltà nella vita quotidiana nelle scuole e peggiorando le
condizioni di lavoro delle persone".
"La drammaticità dei tagli - continua la federazioni dei lavoratori
della conoscenza della Cgil - porta alla violazione sistematica del
contratto collettivo nazionale di lavoro costringendo il personale a
sostenere carichi inauditi".
A preoccupare maggiormente il sindacato di via Leopoldo Serra sono
quattro aspetti: il piano di immissione in ruolo dei precari; i carichi
di lavoro, organici e professionalità del personale non docente; i
sistemi dei finanziamenti; l'unificazione delle funzioni per liberare
le scuole dalla burocrazia, come il pagamento degli stipendi, il
trattamento delle pensioni e delle graduatorie.
"Il ministero - sottolinea la Flc-Cgil - non solo non ha mai chiamato
il sindacato a discuterle, ma non ha mai avanzato alternative
limitandosi a ricondurre il tutto ai limiti imposti dalle varie
finanziarie".
L'organizzazione sindacale condotta Mimmo Pantaleo ritiene quindi
"evidente che c'è un problema di relazioni sindacali: diversamente non
si spiega - continua la nota - perchè questioni serie ed importanti
come il reclutamento dei docenti, anzichè essere discusse nelle sedi
deputate vengono annunciate ai giornali". Il riferimento è alle
"dichiarazioni del ministro Gelmini" sulle "graduatorie regionali"
rilasciate dal responsabile del Miur all'inizio di questa settimana.