Il caso del
maxi-concorso Miur per dirigente scolastico continua a tenere banco.
Ieri 32 mila aspiranti presidi, su oltre 42mila iscritti, hanno
partecipato alle prove preselettive in tutta Italia. Appuntamento di
fronte alle sedi regionali alle 8:30, ma i test sono iniziati dopo le
11 con ritardi fino a mezzogiorno, nonostante il ministero avesse
previsto un orario unico su tutto il territorio nazionale.
Anche a test conclusi, però, non si arrestano le polemiche. Il
concorso, divenuto celebre dopo che il ministero aveva diffuso sul suo
sito internet test dalle risposte sbagliate per la preparazione dei
docenti, è arrivato in Parlamento. Ieri
Fabio Giambrone ha interrogato il ministro Gelmini chiedendo se "non
intenda annullare le procedure concorsuali in corso, bandendo ex novo
un ulteriore concorso". Per il senatore dell'Italia dei Valori,
infatti, prima il caos per i quiz errati e poi le "insufficienti azioni
poste in essere dal Ministro al fine di rivedere l'operato della
commissione" gettano "un'ombra pesante" sul corretto svolgimento
dell'esame, che dunque dovrebbe essere annullato.
Ma non solo. La validità del "concorso delle polemiche" vacilla anche
per un altro motivo. Prima delle prove, infatti, il Tar aveva accettato
il ricorso di alcuni precari che erano stati esclusi dalla selezione,
ammettendoli all'esame ma con riserva. Secondo
un'analisi di Alessandra Ricciardi e Mario D'Adamo su Italia Oggi,
questo episodio potrebbe far fioccare i ricorsi di tutti coloro che
"non hanno presentato domanda nella convinzione che non sarebbe stata
accolta". Cosa che, di nuovo, metterebbe il concorso a rischio di
annullamento.
I 32.600 professori che hanno partecipato ieri alla prova concorrono
per 2.386 posti da dirigente scolastico. I risultati della
pre-selezione saranno resi noti tra quindici giorni, mentre i nuovi
incarichi partiranno dal mese di settembre 2012
(da http://www.romacapitale.net)
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