Con la manovra
economica saranno destinati 15 milioni di euro in piu' all'Istituto
nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di
formazione (Invalsi). Lo ha annunciato il ministro dell'Istruzione
Mariastella Gelmini intervenendo al convegno "La valutazione nella
scuola italiana: risultati e sfide" che si e' svolto alla Camera dei
deputati con la partecipazione di Valentina Aprea e Luigi Nicolais,
presidente e vicepresidente della Commissione Cultura, e di Piero
Cipollone, presidente dell'Invalsi. "Con grande fatica abbiamo
recuperato 15 milioni di euro che serviranno per stabilizzare il
personale e per dare continuita' all'istituto", ha detto Gelmini
precisando pero' che non occorrono riforme nella scuola ma una
"rivoluzione culturale" che porti alla consapevolezza che dove c'e'
equita' c'e'
qualita'".
Per il ministro "bisogna essere capaci di guardare a cio' che non
funziona nella scuola a viso aperto, essere capaci di prendere atto
degli errori commessi". Gelmini ha quindi sottolineato l'importanza
della valutazione: "non e' un modo per sanzionare bensi' uno strumento
utile per cogliere le criticita': ci aiuta a capire come stanno le
cose".
Ribadendo poi che "dobbiamo trovare una via italiana alla valutazione
nella scuola, senza imitare gli altri paesi", il ministro ha
evidenziato che la valutazione e' indispensabile non solo nella scuola
ma anche nell'universita' e in generale nella pubblica amministrazione.
Un convincimento, questo, condiviso anche da Nicolais: "nel mondo
anglossassone la valutazione e' un elemento centrale per la crescita di
qualsiasi struttura. La pubblica amministrazione italiana non si rende
conto che deve continuamente rendere conto di cio' che fa. E la
valutazione va fatta sulla dirigenza".
(AGI)
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