Siamo l’Italia
peggiore, quella a cui non comprano casa a proprio insaputa (Scajola),
ma che per pagare un mutuo di 130.000 mila euro ci impiega 30 anni.
Siamo l’Italia peggiore, che nella migliore delle ipotesi lavora dalle
8 alle 14, tutti i giorni, e poi è libera e non ha un cazzo da fare se
non organizzarsi in Internet (Stracquadanio).
Che però non chiede al medesimo parlamentare quante volte in un anno lo
stesso va a lavorare dalle 8 alle 14, e giusto che abbiamo una certa
confidenza, CHE MINCHIA FA tutti i giorni i quali non lavora dato che
neanche ha il tempo di smanettare in internet?
E che pensa che lo stipendio che gli paghiamo è eccessivo per sparare
cazzate del tipo che i parlamentari guadagnano poco e prostituirsi può
essere un merito.
Siamo l’Italia peggiore, quella che cerca di crescere i propri figli,
SENZA AIUTI DALLO STATO, come può, e non ritiene l’astensione
obbligatoria un privilegio (Gelmini).
Siamo l’Italia peggiore, quella che sa bene che tolte le vittorie
dell’avversario i pareggi (Verdini) si chiamano sconfitte.
Siamo l’Italia peggiore quella che quando perde, lo sa, e non ritiene
di aver vinto (Santanchè).
Siamo l’Italia peggiore, quella che può cambiare idea, ma non in
maniera assolutamente radicale, dall’oggi al domani e per interessi
diversi da quelli ideologici (Capezzone e Scilipotti).
Siamo l’Italia peggiore, quella che non considera il machismo un
modello educativo per i nostri ragazzi, e che sa bene che un
parlamentare ed una cameriera hanno stipendi diversi (Carlucci).
Siamo l’Italia peggiore, perché sappiamo che se anche i poveri non li
troviamo in una platea d’industriali (Tremonti) esistono lo stesso.
Siamo l’Italia peggiore, quella che ritiene che i punti che permettono
di avanzare in una graduatoria meritocratica debbano essere accumulati
con il servizio e i titoli, non con il certificato di residenza
(Pittoni).
Siamo l’Italia peggiore, quella che non ci trova nulla di elegante in
cene con pochi uomini anziani e ricchi, e tante ragazze in abiti
succinti anche minorenni ad allietarle.
E magari eviterebbe di parlare di Bunga Bunga agli incontri
internazionali e non bacia le mani a sanguinari dittatori .
E giusto che c’è evita di iscriversi in sette massoniche e ricevere
pizzini da latitanti mafiosi, perché la gente potrebbe pensar male, e
non per colpa dei comici(Berlusconi).
Siamo l’Italia peggiore, quella che dato che bisogna ridare dignità al
lavoro manuale (Lupi) e deve andare andare a scaricare le cassette di
frutta (Brunetta)con 2 e 3 lauree, vorrebbe che i poveri ministri
lavoratori, ci facessero vedere come si fa!
Siamo l’Italia peggiore, quella che ama l’Italia, la sua bandiera, il
suo inno e li onora ed il dito medio (Bossi) lo alza a chi disprezza i
simboli della nostra Unità.
L’Italia peggiore, quella precaria quella fannullona (Brunetta), quella
spesso cogliona e senza cervello (Berlusconi)., quella che però gira in
auto comprate a rate e si paga da sola.
Quella che lavora 40 anni e che se tutto va bene prende 20 anni di
pensioni minime. E non "lavora" 5 anni ed è campata tutta la vita con
pensioni milionarie.
Ma siamo anche l'Italia che si indigna ed è pronta a votare ed ad
alzarsi in piedi, per far entrare il lavoro, e che probabilmente è già
stufa e vorrebbe mandare presto a casa chi si ritiene un’Italia così
migliore, da non dovere rispondere mai a nessuno del proprio operato.
Linda Gianguzzi (spedita da Libero Tassella)