L'esame di quinta elementare rimane in vigore soltanto per l'anno scolastico in corso; nella scuola primaria (ex elementari) chi ha cominciato a studiare una lingua diversa dall'inglese continuerà a farlo fino all'esaurimento del percorso scolastico, fermo restando, comunque, l'avvio dell'insegnamento dell'inglese fin dalla prima classe; nella secondaria di primo grado (ex medie) lo studio delle due lingue comunitarie riguarderà solo le prime classi. Lo prevede la circolare (n.29) messa a punto dal ministero dell'Istruzione per consentire l'applicazione del primo decreto attuativo della riforma relativo a scuola dell'infanzia e primo ciclo di istruzione.
La circolare, 28 cartelle, oltre a richiamare alcuni aspetti significativi della riforma, impartisce istruzioni e indicazioni alle scuole «per dirimere eventuali incertezze interpretative e creare le condizioni per una uniforme applicazione delle norme del decreto». Nel provvedimento è forte il richiamo all'autonomia scolastica («il nuovo titolo V della Costituzione - si ricorda - attribuisce alla stessa un riconoscimento di rango primario») e si fa riferimento alle Indicazioni nazionali per i piani di studio precisando che vengono adottati in via transitoria «in attesa del definitivo assetto pedagogico, didattico e organizzativo da disciplinare con regolamento governativo».
Nella circolare firmata dal ministro si ricorda che il decreto sarà attuato dal prossimo anno scolastico, in tutte le scuole statali e paritarie: infanzia, primaria e prima classe della secondaria di primo grado.
SCUOLA INFANZIA - Si ribadisce che per il prossimo anno scolastico (2004-2005) l'iscrizione anticipata per i bambini che compiono i 3 anni entro il 28 febbraio 2005 è subordinata ad alcune condizioni: esaurimento delle liste di attesa, disponibilità dei posti nelle scuole interessate, assenso da parte del Comune di appartenenza della scuola. Per l'attuazione degli anticipi si prevedono anche nuovi profili professionali e nuove modalità organizzative, rimandando però questo capitolo alla contrattazione. Intanto, si sta facendo una ricognizione delle domande di iscrizione anticipata presentate «per verificare l'effettiva entità del fenomeno e quantificare le conseguenti necessità in termini di risorse da impiegare».
L'orario scolastico per i bimbi delle scuole d'infanzia varia dalle 875 alle 1700 ore annue. Resta affidato all'autonomia delle scuole il compito di definire i quadri-orario settimanali e giornalieri compatibili con le risorse di organico assegnate e con le prevalenti richieste delle famiglie.
SCUOLA PRIMARIA - Anche qui è possibile l'ammissione anticipata per i bambini che compiono i 6 anni entro il 30 aprile dell'anno scolastico di riferimento quando la riforma andrà a regime, entro il 28 febbraio per il prossimo anno scolastico. L'orario medio settimanale è di 27 ore per tutte le classi. Le scuole, poi, tenendo conto delle prevalenti richieste delle famiglie (da fare al momento dell'iscrizione), organizzano insegnamenti e attività per ulteriori 3 ore settimanali la cui scelta è facoltativa per le famiglie e la cui frequenza è gratuita. Per il prossimo anno scolastico le scuole, in relazione agli organici assegnati e valutate le richieste dei genitori, moduleranno l'orario facoltativo in attività da inserire nel Piano dell'offerta formativa (Pof).
Per organizzare il tempo scuola facoltativo gli istituti potranno anche decidere di accorpare alunni di classi diverse. All'orario si aggiunge il tempo eventualmente dedicato alla mensa e al dopo mensa (sino a 10 ore settimanali, con l'assistenza educativa del personale docente). Restano confermati per il prossimo anno scolastico gli organici di quest'anno attivati per il tempo pieno.
Per quanto riguarda l'insegnante tutor, si precisa che nei primi 3 anni della primaria dovrà assicurare un'attività di insegnamento non inferiore alle 18 ore settimanali e che la sua funzione non implica un rapporto di sovraordinazione rispetto agli altri docenti. In attesa di definire meglio gli ambiti di applicazione della funzione tutoriale e i previsti interventi di formazione, le singole scuole attribuiranno l'incarico in questione con criteri di flessibilità. La circolare precisa, infine, che saranno sottoposti a valutazione (periodica e annuale) sia gli apprendimenti (anche facoltativi) sia il comportamento.
SECONDARIA DI PRIMO GRADO - La riforma si applicherà il prossimo anno soltanto agli studenti della prima classe. Per gli altri rimangono in vigore le vecchie norme. L'orario medio settimanale sarà di 27 ore alle quali vanno aggiunte 6 ore di insegnamenti facoltativi (le opzioni delle famiglie saranno accolte compatibilmente con le risorse disponibili). Per quanto riguarda l'orario facoltativo, si precisa che in esso vanno comprese «le azioni di rafforzamento e di approfondimento destinate ad alunni in particolari condizioni». Confermati per il prossimo anno gli attuali organici e l'insegnamento di uno strumento musicale. Tra le discipline di insegnamento sono state inserite una seconda lingua comunitaria, tecnologia e informatica. Tra gli apprendimenti viene, inoltre, indicata la Convivenza civile (educazione alla cittadinanza, stradale, ambientale, alla salute, alimentare e all'affettività) che non costituisce una disciplina a sè ma una serie informazioni dispensate trasversalmente da tutti i docenti della classe. Quanto al capitolo valutazione, la circolare prevede che per la validità dell'anno scolastico ciascun alunno deve maturare una frequenza minima di tre quarti dell'orario annuale obbligatorio e facoltativo prescelto. Il terzo anno si conclude con un esame di Stato che consente di accedere ai licei o alla formazione professionale.