Organici 2007/2008: firmato il decreto
di R.P.
Dopo un lungo braccio di ferro fra il Ministero della Pubblica Istruzione e quello dell'Economia è stato finalmente raggiunto un accordo. I tagli passano da 19mila a 11.500: ma intanto gli alunni aumentano in molte regioni.
Il decreto interministeriale sugli organici è ormai cosa fatta.
Alla fine Fioroni e Padoa Schioppa sono riusciti a mettersi d’accordo: il risultato è un provvedimento che "taglia" 7mila posti e demanda alle singole direzioni regionali il compito di trovare soluzioni concrete in accordo con le organizzazioni sindacali.
Il taglio iniziale di 19mila posti previsto dalla legge finanziaria è stato ricalcolato dei tecnici del Ministero della Pubblica Istruzione i quali sostengono che, per raggiungere l’obiettivo di aumentare di 0,4 punti il rapporto medio alunni/docenti, basterebbe ridimensionare gli organici di 14mila unità.
Nel contempo bisogna tenere conto che la popolazione scolastica aumenterà di circa 28mila alunni, corrispondenti a poco meni di 2.500 posti; il "taglio" si riduce a 11.500 posti: 7mila saranno effettuati con l’organico di diritto, per gli altri 4.500 si provvederà al momento della definizione dell’organico di fatto.
Il risultato, per intanto, è pesante: i 7mila posti in meno riguardano tutte le regioni anche quelle in cui è previsto un aumento della popolazione scolastica.
In Lombardia, per esempio, si perderanno 350 posti in organico di diritto a fronte di un aumento di 16mila alunni; peggio ancora andrà in Sicilia (1129 posti in meno, ma con un calo di alunni di poco inferiore a 10mila unità). Nel Lazio ci saranno 600 posti in meno a fronte di un aumento di 2mila alunni.
Il decreto precisa anche che nelle classi del primo ciclo di istruzione il tempo scuola dovrà essere calcolato facendo riferimento a quanto previsto dall’art. 7 del decreto legislativo n. 59/2004: forse il Ministro Fioroni non ricorda che uno degli impegni assunti in campagna elettorale era proprio quello di superare il decreto 59 targato Moratti.
di R.P.
Dopo un lungo braccio di ferro fra il Ministero della Pubblica Istruzione e quello dell'Economia è stato finalmente raggiunto un accordo. I tagli passano da 19mila a 11.500: ma intanto gli alunni aumentano in molte regioni.
Il decreto interministeriale sugli organici è ormai cosa fatta.
Alla fine Fioroni e Padoa Schioppa sono riusciti a mettersi d’accordo: il risultato è un provvedimento che "taglia" 7mila posti e demanda alle singole direzioni regionali il compito di trovare soluzioni concrete in accordo con le organizzazioni sindacali.
Il taglio iniziale di 19mila posti previsto dalla legge finanziaria è stato ricalcolato dei tecnici del Ministero della Pubblica Istruzione i quali sostengono che, per raggiungere l’obiettivo di aumentare di 0,4 punti il rapporto medio alunni/docenti, basterebbe ridimensionare gli organici di 14mila unità.
Nel contempo bisogna tenere conto che la popolazione scolastica aumenterà di circa 28mila alunni, corrispondenti a poco meni di 2.500 posti; il "taglio" si riduce a 11.500 posti: 7mila saranno effettuati con l’organico di diritto, per gli altri 4.500 si provvederà al momento della definizione dell’organico di fatto.
Il risultato, per intanto, è pesante: i 7mila posti in meno riguardano tutte le regioni anche quelle in cui è previsto un aumento della popolazione scolastica.
In Lombardia, per esempio, si perderanno 350 posti in organico di diritto a fronte di un aumento di 16mila alunni; peggio ancora andrà in Sicilia (1129 posti in meno, ma con un calo di alunni di poco inferiore a 10mila unità). Nel Lazio ci saranno 600 posti in meno a fronte di un aumento di 2mila alunni.
Il decreto precisa anche che nelle classi del primo ciclo di istruzione il tempo scuola dovrà essere calcolato facendo riferimento a quanto previsto dall’art. 7 del decreto legislativo n. 59/2004: forse il Ministro Fioroni non ricorda che uno degli impegni assunti in campagna elettorale era proprio quello di superare il decreto 59 targato Moratti.
La circolare del ministero rende note le stime ufficiali dell'intervento che riguarda
il personale docente per l'anno scolastico 2007-2008. La preoccupazione dei sindacati
Scuola, ecco i tagli agli organici
i posti in meno sono oltre 14mila.
Salvo Intravaia, la Repubblica, 13/2/2007
Ammonta complessivamente a 14.179 posti la riduzione di organico che consente di raggiungere l'obiettivo fissato in Finanziaria di innalzare dello 0,4% il rapporto alunni-docenti. Lo rende noto la circolare relativa alle dotazioni organiche del personale docente per l'anno scolastico 2007-2008 messa a punto dal ministero della Pubblica Istruzione. Le dotazioni organiche saranno assegnate a livello regionale; spetterà poi ai dirigenti degli uffici scolastici regionali procedere alla ripartizione, tra le rispettive province, sulla base delle tipologie, degli assetti e delle articolazioni delle scuole e della consistenza delle relative platee scolastiche. Sono ammesse compensazioni tra i contingenti di organico relativi ai diversi ambiti di scolarità e si affida alla valutazione territoriale la possibilità di non sdoppiare le classi in presenza di un limitato numero di alunni.
Per la scuola dell'infanzia si prevede un organico 2007-2008 di 80.486 unità (80.410 lo scorso anno); invariato il numero dei posti assegnati per gli anticipi nella materna, 610; nella primaria 226.614 posti (229.136 nel 2006-2007); invariato anche il numero dei posti per gli anticipi nella primaria, 2.550; nella secondaria di primo grado 150.827 posti a fronte dei 152.614 del 2006-2007; 222.333 nella secondaria di secondo grado dove erano 225.077 nel 2006-2007.
Le disposizioni sugli organici emanate dal ministero, in attuazione della Finanziaria per il 2008, "che pure registrano alcuni utili accorgimenti tecnici, produrranno un effetto molto pesante sul nostro sistema scolastico". Lo afferma il segretario generale della Flc-Cgil, Enrico Panini. "Ancora di più, quindi - aggiunge - è motivato il nostro giudizio negativo sulla scelta di ridurre gli organici. Oggi si chiude un aspetto formale: l'emanazione delle disposizioni per l'anno 2007-8. Ma oggi per noi si apre una fase sostanziale: territorio per territorio verificheremo l'utilizzo delle risorse, il rispetto degli ordinamenti (dal numero di alunni per classe, all'assegnazione dei docenti al tempo pieno e al tempo prolungato, l'integrazione degli alunni disabili, ecc.), l'effettiva garanzia dell'esigibilità del diritto allo studio. Sicuramente in molte situazioni oggi è già necessario - sottolinea Panini - prevedere un incremento delle dotazioni organiche, pena mettere in discussione il diritto allo studio. Un fatto che sarebbe per noi inaccettabile". Sottolineando come, sempre in tema di organici, non si possa non considerare come ormai i pensionamenti nel comparto scuola abbiano superato le 50.000 unità, il leader della Flc invita Fioroni a dare "avvio immediato alle procedure per definire i posti per le immissioni in ruolo dal primo settembre 2007 definendo una quantità di posti comunque superiore ai pensionamenti".Circolare ministeriale sugli organici per il 2008.
Insegnanti, taglio di 12 mila unità.
La qualità della didattica e della ricerca ai raggi X
da Italia Oggi del 14/2/2007
Arriva la circolare ministeriale che fissa la diminuzione degli organici degli insegnanti dal prossimo anno scolastico (si veda ItaliaOggi del 3/2/2007). Il provvedimento del dicastero della pubblica istruzione, inviato ai direttori degli uffici scolastici regionali, stima una diminuzione dei docenti in cattedra intorno alle 12 mila unità. Arrivare a questa cifra prevede un calcolo non semplicissimo: la riduzione di 14.179 posti per gli insegnanti, prevista dal dicastero con riferimento ad un numero di alunni identico a quello dell'anno scorso, andrà infatti modificata in rapporto ad un sicuro aumento del numero degli alunni nelle scuole italiane all'inizio del prossimo anno scolastico. Non solo. La Finanziaria prevede un obiettivo preciso: innalzare dello 0,4% il rapporto fra alunni e docenti. Per l'effetto incrociato del numero delle iscrizioni e della diminuzione degli alunni per classe, gli insegnanti, rispetto al numero di 14.179 in meno, andranno reintegrati, almeno per il momento, di 2.453 unità. Una cifra che, però, sembra destinata ad aumentare ancora. Spetterà ai dirigenti degli uffici scolastici regionali, destinatari della circolare, ripartire la dotazione organica a seconda delle necessità. Secondo quanto disposto dal ministero dell'istruzione, di concerto con il ministero dell'economia, ci sarà un leggero aumento del corpo insegnante per la scuola dell'infanzia (76 insegnanti in più: da 80.410 a 80.486). In diminuzione i docenti nella scuola primaria: da 229.136 a 226.614. Per la secondaria di primo grado gli insegnanti dovrebbero diminuire di circa duemila unità: da 152.614 a 150.827. La decurtazione più vistosa per gli organici delle superiori: da 225.077 a 222.333. Giudizio negativo dalla Uil-Scuola. ´Invece di fare una analisi della situazione mirata a ridurre eventuali sprechi', dice il segretario della Uil scuola Massimo Di Menna, ´si interviene con meccanismi rigidi, con percentuali e numeri che vanno ad incidere sul funzionamento delle scuole. Il meccanismo che prevede soglie più alte di alunni nelle classi per procedere allo sdoppiamento si tradurrà in classi più affollate'. Usa parole dure il leader Flc-Cgil, Enrico Panini: ´Una situazione gravissima, un effetto valanga. Il calcolo è che siano fra i 15 mila e i 20 mila i supplenti in arretrato da uno a tre mesi di stipendio. ´Ogni mese', dice Panini, ´un numero crescente di supplenti non viene pagato dalla propria scuola. Siamo ormai nell'ordine di migliaia e migliaia di persone che non sono nelle condizioni di far fronte alle necessità della vita di tutti i giorni. Da giovedì il sindacato presenterà migliaia di ricorsi.