Regole molto vincolanti hanno ridotto le possibilità dei docenti di fare scioperi "convincenti" per la controparte: il governo può ignorare le scadenze contrattuali, ma i docenti devono sottostare alle norme-capestro che limitano il loro diritto di sciopero al punto da renderlo non solo inefficace, ma addirittura utile economicamente per un "datore di lavoro" a cui la efficacia e regolarità del servizio scolastico sembrano importare sempre meno, forse non nelle parole, ma certamente nei fatti.
Ecco dunque la protesta alternativa di docenti di un istituto scolastico che hanno voluto così manifestare il loro "disagio".
I DOCENTI
DELL'I. T. C. "S. PERTINI"
TURI (Bari)
! docenti dell'I.T.C. "S. Pertini" di Turi, riuniti in assemblea sindacale convocata dalle R.S.U. di Istituto, esprimono l'estremo disagio nel quale sono costretti ad operare, disagio ormai comune a tutto il mondo della scuola , che rischia di diventare ancora più grave in vista dell'applicazione della Riforma Moratti della Scuola Secondaria di II grado.
Pertanto, all'unanimità, decidono di adottare come forma di lotta e di protesta contro la Riforma Moratti, per il mancato rinnovo del Contratto Collettivo di Lavoro Nazionale, ormai scaduto da sedici mesi e per la mancata soluzione del problema del precariato, il blocco delle nuove adozioni dei libri di testo e la conferma dei testi in uso.
I docenti altresì decidono di rinviare all'inizio del prossimo anno scolastico l'ipotesi di protrarre lo stato di agitazione , mettendo in campo altre forme di lotta, oltre lo sciopero, quali il blocco delle attività parascolastiche ed extrascolastiche, con riferimento in primis ai viaggi d'istruzione, agli stage all'estero, alle visite guidate, ecc.
I docenti infine auspicano che i Sindacati di categoria si facciano carico del suddetto malessere, li sostengano nella lotta e soprattutto divulghino questa protesta perché venga fatta propria da quanti più Istituti è possibile.
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