
Lo Scambio culturale che noi studenti della classe IV A del Liceo Classico Europeo Convitto Nazionale “Mario Cutelli” abbiamo avuto l’occasione di fare con il Lycée Buffon di Parigi è stata una delle esperienze più belle mai vissute, che possiamo definire come un “viaggio” a trecentosessanta gradi.
Gioia, ansia, eccitazione, stupore. Sono queste le emozioni che hanno dato inizio a questo scambio culturale all’aeroporto di Catania; proprio in questo luogo i primi abbracci e i primi sorrisi hanno inaugurato quest’esperienza. A volte non ci si rende conto di quanto le proprie abitudini siano diverse da quelle di ogni altro individuo. Nonostante l’Italia e la Francia non siano due paesi agli antipodi, le differenze di stili di vita, usanze e culture hanno lasciato il loro segno arricchendo ognuno di noi di una nuova e preziosa diversità.
La Sicilia con i suoi colori, le sue tradizioni, la sua bellezza e il suo patrimonio storico-artistico ha accolto la classe francese che ha avuto l’opportunità di ammirare il barocco catanese e dei dintorni. Con il passare dei giorni, il legame che ci ha uniti è diventato sempre più forte, rendendo speciale ogni visita alla scoperta del nostro territorio. Dall’architettura siciliana agli aneddoti più simpatici, così gli allievi del Convitto Cutelli hanno accolto e coinvolto i ragazzi e le ragazze del Lycée Buffon, diventando delle autentiche guide turistiche capaci di incuriosire e divertire con passione e competenza.
Ogni viaggio prevede diverse tappe e l’arrivederci è una di queste. Lasciar partire ogni corrispondente è stato difficile dopo i bei momenti trascorsi insieme, ma il nostro viaggio non si concludeva a questo punto. La tappa successiva del nostro percorso interculturale è stata l’aeroporto di Charles de Gaulle che ci ha dato il benvenuto in Francia. Riabbracciare i nostri corrispondenti ha rievocato tutte le belle emozioni vissute durante il primo incontro.
Parigi ha conquistato i nostri cuori con la magia che la rende unica. “Arte” è senza dubbio il termine più appropriato per racchiudere l’essenza della Ville Lumière. Da tele famose a cattedrali, da palazzi meravigliosi a giardini ricolmi di fiori dai mille colori: è stato così che Parigi si è svelata ai nostri occhi come un’opera d’arte vivente. La cultura francese ci ha accolto facendoci entrare nel cuore pulsante della sua quotidianità, offrendo a ognuno di noi esperienze indimenticabili.
Fare uno scambio non è solo “accogliere” l’altro, ma è anche “offrirgli” un pezzo del proprio io e della propria persona che custodisce l’essenza della propria identità culturale.
I nostri tricolori dispiegati l’uno verso l’altro hanno creato dei legami unici che hanno profondamente arricchito ciascuno di noi. Ogni viaggio però giunge a termine e ogni volta è proprio questa la parte più triste che può assumere la forma di un “addio”; ma addio non è la parola adeguata per salutare la Francia e i nostri nuovi amici.
Allora, au revoir Parigi…
Elena Vittorio e Matteo De Angelis
Classe IV A Liceo Classico Europeo

