Dopo lo studio su
Archimede, il prof. Alfio Grasso presenta un lavoro "Il gioco delle
tre carte" nel quale si propongono possibili applicazioni del concetto
di gruppo. Lo studio potrebbe diventare un accattivante itinerario per
gli alunni del biennio di scuola secondaria di secondo grado. Il concetto di gruppo è tra i più fecondi di tutta la matematica. Molteplici sono le sue applicazioni, non solo in matematica e nelle scienze, ma anche in campi diversi e lontani, a prima vista refrattari a una trattazione formale. Ecco un possibile, accattivante itinerario per la sua introduzione nel biennio della scuola media superiore.
«Venghino siori venghino, che il gioco delle tre carte è qui per voi...non c'è trucco non c'è inganno, la donna all’inizio sta in mezzo: la donna vince e gli assi perdono››.
Cominciamo.
Trucchi a parte, in quanti modi l’onesto croupier può mescolare, permutare, ordinare le tre carte? La risposta può darla lo sfortunato docente di qualsiasi istituto scolastico cui è stato affidato l’ingrato compito di stilare l’orario delle lezioni.
Infatti, se a esempio nella terza X, di giovedì, mancano tre insegnanti di materie diverse e sono a disposizione solo tre docenti, lo sfortunato risponde: per la prima ora di supplenza posso scegliere in tre modi diversi; per la seconda, per ognuna delle scelte già operate, ho due opzioni e per la terza infine una sola possibilità: in tutto 3*2*1=6 scelte differenti.
Il prof. Grasso è disponibile a scambiare idee sulla proposta didattica con altri colleghi (grasso.alfino@virgilio.it).
L'intero documento è disponibile in allegato.
download Il gioco
delle tre carte
m.nicotra@aetnanet.org

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