In Italia sono
tanti i ricercatori di altissimo livello e di talento che non riescono
purtroppo ad essere ben valutati e apprezzati come si meritano.
Qualcosa nelle nostre Università, evidentemente, non funziona! A
testimoniarlo, basta la storia esemplare di Dino Distefano: una laurea
in informatica, e un grande sogno: concorrere per ottenere
un posto come ricercatore all’Università di Pisa. Ma l’Università non
ne riconosce il talento, e lo boccia. Per lui non c’è posto. Il Nostro
non si scoraggia. Anzi. La bocciatura, dopo tutto, gli fa
maturare dentro una maggiore consapevolezza del suo effettivo
valore, e una necessitante vocazione alla “mobilità”. E così,
dall’Italia, si muove alla volta dell’Olanda, e da
qui, vola in Inghilterra. Lavorando di equazioni, di logica e di
algoritmi, e facendo grandi sacrifici, il siciliano di
Biancavilla brevetta un “software” che impedisce ai grandi
sistemi di andare in tilt. Una piccola ma importante rivoluzione. Un
trionfo che lo ricompensa di tanti sacrifici. Ora, a contenderselo sono
in molti, questo siciliano, che nel frattempo è diventato
anche professore ordinario alla Queen Mary University of London,
e vincitore di un ambitissimo premio, il “Roger Needdham award”
ricevuto alla Royal Society, corrispondente a un vero e proprio Nobel
dell’Informatica!
Un trionfo. Che dire?
Ogni errore può formare un disegno, e quello di Dino è stato
meraviglioso! Ad maiora!
Nuccio Palumbo
antonino11palumbo@gmail.com