PALERMO - Era
nella Basilica della villa che il padrone riceveva i suoi ospiti. Ed è
da qui che parte il viaggio nella storia a Piazza Armerina, nella
restaurata Villa del Casale che sarà inaugurata domani. Un evento
"storico" lo ha definito oggi in una conferenza stampa il presidente
della Regione Raffaele Lombardo, mentre il commissario straordinario
della Villa del Casale Vittorio Sgarbi ha sottolineato l'importanza
della nuova copertura lignea ventilata. Nella Basilica i lavori di
"ripristino del passato" hanno portato alla luce marmi di grande pregio
e di sicura manifattura africana: il pavimento ha un avvallamento
dovuto ad una falda sottostante ed antiche deformazioni, ma riesce lo
stesso a mostrarsi in maniera compiuta, e anche le pareti, in origine
coperte da marmi, sono state recuperate nei mesi scorsi. Sono state
ridefinite le gerarchie spaziali della villa, in particolare il tetto
della Basilica, realizzato col sistema del tetto ventilato, è stato
rialzato in maniera da sovrastare, come era in origine, gli altri
ambienti, recuperando l'antica volumetria, che è stata dedotta seguendo
il criterio della proporzione metrica applicata alle colonne
sopravvissute. All'interno i turisti potranno ammirare la struttura del
soffitto a cassettoni, che allude alle coperture generalmente in uso in
tali ambienti, la copertura nella zona absidale centrale interamente in
legno, che ricostituisce la memoria dell'originaria calotta. E il
completo restauro del pavimento, in parte andato perduto per le
spoliazioni e i dissesti, subiti dalla villa fin dagli anni del suo
abbandono ne XII secolo. Il percorso di visita, che si effettua tramite
un ponte sopraelevato, prevede le sale con le famose Ginnaste, il
corridoio della Grande Caccia, la Dieta di Orfeo, il Triclinio con
l'antistante Xistus, e la Basilica. Nelle terme, in cui confluiscono
alcuni canali sotterranei sono tre gli ambienti: Frigidarium,
Tepidarium e Calidarium oltre ai praefurnia. I nuovi straordinari
ritrovamenti hanno riportato alla luce un portico colonnato, una vasca
absidata, un pavimento mosaicato di oltre 80 metri quadri e numerosi
affreschi ben conservati. La villa era infatti probabilmente attorniata
da edifici di un certo pregio che fanno pensare ad un vasto e ricco
insediamento abitativo. A sud della Villa romana del Casale sono state
scoperte due nuove aree archeologiche. A circa due metri di profondità
sono state rinvenute alcune colonne e una parte di basamento mentre la
seconda zona di scavo ha fatto emergere una vasca absidata, rivestita
di mosaico, parte di un più ampio complesso termale, ancora non
identificato con certezza. Potrebbe trattarsi di un vasto ambiente di
circa ottanta metri quadri con pavimento a mosaico ancora integro e con
disegni geometrici, simili a quelli presenti in alcuni ambienti della
villa.
Simona Licandro
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