Sta per
arrivare la liberalizzazione anche tra i banchi? Nel pacchetto per le
semplificazioni che sarà venerdì sul tavolo del consiglio dei ministri
è pronta una piccola ma grande rivoluzione per le scuole italiane. Il
ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo, ha in più occasioni
accennato alle novità ma come al solito le buone intenzioni dovranno
poi scontrarsi con la realtà dei fatti, ovvero con la cronica carenza
di fondi. Il tema cruciale è quello della piena realizzazione
dell'autonomia scolastica varata oramai più di 10 anni fa ma mai
pienamente compiuta perchè le scuole non possono gestire direttamente i
finanziamenti. Profumo ha parlato di «autonomia responsabile» . In
pratica le risorse per l'istruzione dovrebbero rimandare a due soli
capitoli: uno per l'autonomia e uno per il personale.
Il primo verrebbe assegnato
direttamente agli istituti, senza vincoli di spesa, mentre al ministero
resterebbe il compito di valutare i risultati ma non di gestire. Dunque
le scuole potranno contare su un organico funzionale, detto
dell'autonomia di durata triennale, che dovrebbe rendere più agevole la
copertura delle supplenze, e su un organico di rete comune agli
istituti del territorio che verrà utilizzato per attivare i corsi di
recupero o per il sostegno. Per l'organico dell'autonomia sono previsti
ulteriori 10.000 posti da attivare per potenziare l'offerta formativa
ma che non dovranno rappresentare una spesa in più per le finanze
pubbliche. Per il 2012 l'organico resta quello dell'anno precedente:
724.000 docenti e 233.100 Ata, amministrativi e bidelli.
Nel provvedimento anche il Piano per l'edilizia scolastica:
modernizzazione e razionalizzazione gli obbiettivi. In Italia la
superficie complessiva degli edifici scolastici ammonta a 64 milioni di
metri quadrati. Gli alunni sono circa 8 milioni dunque la media a testa
è di 8 metri quadri per alunno, più della media europea , 6mq. Allora
perchè tutti lamentano classi sovraffollate e mancanza di spazi ?
Ilproblema è lo spreco di ampie aree inutilizzate come i corridoi. Si
tratta per la maggioranza di edifici vecchi di classe G, la peggiore
per quanto riguarda la questione energetica, che oltretutto comporta
costi elevatissimi per la dispersione. Si progetta dunque la
costruzione di 60 nuove scuole “verdi“ ma si pensa pure al riutilizzo
delle caserme e di altri immobili del demanio. L'autonomia finanziaria
e l'ipotesi di “liberalizzare“ l'istruzione ovviamente piace molto alle
scuole paritarie cattoliche che puntano ad una piena parità con le
statali. Maria Grazia Colombo, presidente dell'Associazione genitori
scuole cattoliche offre «pieno appoggio all'autonomia degli istituti
scolastici proposta da Profumo» per favorire una concorrenza virtuosa
tra le scuole.
(da http://www.ilgiornale.it)
redazione@aetnanet.org