In gita scolastica alle
reti del cantiere della Maddalena guidati dai No Tav. I visitatori sono
gli studenti di due classi del liceo "Lorenzo Federici" di Trescore
Balneario, in provincia di Bergamo, che si sono presentati in val
Clarea davanti alle recinzioni che ospiteranno i lavori del cunicolo
esplorativo come se si trovassero di fronte ad un sito archeologico o
un museo. Le due scolaresche hanno osservato dall'esterno il fortino
che da mesi è teatro delle proteste No Tav e degli episodi di
guerriglia scanditi da sassaiole, lacrimogeni, manganellate e feriti.
I ragazzi bergamaschi erano accompagnati dai loro insegnanti di
religione e dal consigliere comunale di Villarfocchiardo Guido Fissore,
attivista No Tav più volte denunciato per atti illegittimi commessi in
questi mesi contro il
cantiere.
La curiosa gita scolastica ha fatto infuriare Stefano Esposito, deputato del Pd e convinto sostenitore della ferrovia ad alta velocità Torino-Lione: il parlamentare, infatti, ha scritto al ministro della Pubblica Istruzione, Francesco Profumo, definendo la gita «un fatto sconcertante». «A sconcertare - scrive Esposito nella lettera, spedita in copia anche al preside del liceo bergamasco e al direttore dell'ufficio scolastico regionale, Francesco De Sanctis non è il fatto che militanti No Tav mettano a disposizione anche delle scolaresche il loro zelo missionario e il loro instancabile impegno propagandistico, bensì che possa essere promossa ed autorizzata una gita didattica in un luogo dove da mesi si commettono reati, dove centinaia di agenti sono stati feriti e contusi in occasione dei ripetuti assalti ai cantieri, consentendo a personaggi responsabili di atti illegali di fare "lezioni" contro lo Stato e le istituzioni europee ed italiane». (http://www.cronacaqui.it)
La solita miopia politica per cui i ragazzi è meglio portarli, in viaggio di istruzione, sulle piste da sci o sulle spiagge di Rimini, con visita notturna alle discoteche, piuttosto che vedere da vicino e rendersi conto, facendosene quindi una propria opinione, di un problama sociale che coinvolge la nazione e una comunità in particolare. Ma offende ancora di più questa accanita neccessità, con meccanismo medievale e autoritario da parte di una politica arrogante e blasfema, di mettere sotto tutoraggio gli insegnanti e le loro scelte didattiche. (p.a.)
redazione@aetnanet.org

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