Sul Forum dell’ADi si
è formata una vera e propria comunità professionale di docenti
aspiranti dirigenti, bravissimi, preparati, nutriti da grande spirito
collaborativo che si sono sostenuti in questi mesi, scambiandosi idee,
speranze, confrontandosi, ragionando sul materiale che l’associazione
ha messo a disposizione, continuando a condividere con loro la
preparazione. Insomma un bel clima, di quelli che vorresti ritrovare
nelle scuole.
Ognuna delle due sere, al termine delle estenuanti otto ore,
questi colleghi si sono scambiati sul Forum impressioni a caldo. Di
seguito ne riportiamo alcune, divise per argomenti, e precedute
da alcune nostre considerazioni.
CONSIDERAZIONI SULLE TRACCE DELLE 2
PROVE.
Come abbiamo denunciato per mesi, la prima prova si
è risolta nel classico tema, spesso general generico che i candidati
hanno di necessità svolto in un numero enorme di pagine variabile da 6
a 12 (!!!!). Ci chiediamo quali criteri saranno utilizzati per la
correzione e quanto ci vorrà a correggerli.
La seconda prova un po’ meglio, ma anche in questo caso, genericità,
assenza di contesto e di richieste puntuali. Anche per la seconda
prova elaborati lunghi più di 6 pagin
Ma c’è dell’altro. In generale la figura di dirigente che esce dalle
tracce è quella dell’antico “Capo d’istituto”, autorevole giurista
dell’Amministrazione o magistrato della condizione minorile. Non si
percepisce la figura del leader come è venuta delineandosi in questi
ultimi 15 anni, che definisce gli obiettivi strategici e li persegue,
che si impegna a rendicontare le scelte operate e a dare lettura dei
risultati raggiunti, che assicura la gestione unitaria della scuola,
valorizzando il capitale umano e sociale, che attiva strategie di
“fundraising”, che mantiene rapporti efficaci con il territorio, che
incide in profondità, fa rete e resiste nel tempo.
Ma ci fermiamo qui e passiamo la parola ai candidati che sul Forum
hanno espresso in maniera efficace e diretta questi rilievi.
• La traccia mi è sembrata, come dire, vecchia.
Ho dovuto adeguarmi alla proposta (Veneto)
• Rientrata alla base da Mestre, leggo e condivido in
pieno le tue considerazioni. Dalle tracce usciva il ritratto del
preside con la bacchetta citato in tanti testi letterari e ripreso da
Rosario Drago. Dopo la mia esperienza sul campo e i corsi ADi è stato
davvero difficile scrivere in questi termini, siamo indietro di
decenni, altro che leadership sostenibile!! (Veneto)
• Nella seconda prova contesto inesistente. Sconcerto
di tutti: “Questo non è uno studio di caso ma un saggio o tema …“. La
commissione interrogata risponde: “Date la lettura che credete, siete
liberi di creare il contesto (esempio la vostra scuola) oppure un tema
come ieri”(Abruzzo)
• Nella prima prova c’erano almeno due tracce in una,
la prima un saggio, la seconda un progetto. Impossibile scrivere meno
di 6 pagine.(Lombardia)
• La traccia della prima prova troppo vaga. Ogni
parola era accuratamente pesata per essere ambigua . Ci stava dentro di
tutto, e quindi, di conseguenza stava tutto fuori…(Toscana)
• Nella 1^ prova 4 temi in uno: da conoscenze a
competenze, l’idea di scuola del dirigente dal punto di vista
ordinamentale (ordinamemto a scelta), il dirigente e il pof,
l’integrazione e l’inclusione. Nella 2^ prova nessun contesto …
bullismo, reputazione, disabilità, rapporto con enti del territorio,
evasione e abbandono. A voi i commenti! (Campania)
• La traccia della 1^ prova deludente, perchè troppo
generica: … un mare magnum. Come chiedere in un tema di storia di
parlare del secondo millennio. Nello studio di caso non c’era uno
straccio di contesto e ho inventato tutto, contesto interno e contesto
esterno, per ragionare in modo concreto (Lazio)
• Nella prima prova c’erano almeno tre temi in
uno, impossibile scrivere meno di 9 pagine (Emilia Romagna)
• Lo studio di caso era sul bullismo anche in
Puglia. La Presidente ha chiarito che voleva un tema, arrabbiandosi
perchè alcuni candidati continuavano a chiederle delucidazioni sullo
svolgimento della traccia. Così “un tema sul caso”! (Puglia)
• Ø La 1^ prova: dal libro bianco a Maastricht,
da conoscenze a competenze … l’ordinamento italiano comparato ad altri
sistemi europei”. Un fritto misto (Umbria)
IL DIAGRAMMA DI GANTT
Nella seconda prova, studio e soluzione di caso, molti candidati hanno
utilizzato schemi, diagrammi, tra cui il diagramma di Gantt, che
permette la rappresentazione grafica di un calendario di
attività, utile al fine di pianificare, coordinare e tracciare
specifiche azioni dando una chiara illustrazione dello stato
d’avanzamento del piano.
Alcuni candidati per eccesso di scrupolo hanno chiesto alla
commissione se potevano utilizzarlo.
Ecco alcuni resoconti.
Dal Lazio
Nello studio di caso non c’era uno straccio di contesto per ragionare
in modo concreto.
Mi giro intorno e vedo che tutti scrivono fitto fitto pagine e pagine
mentre io sto facendo liste puntate e schemi, al momento di inserire
Gantt mi prende il dubbio, vado dal commissario e chiedo: “E’ possibile
inserire il diagramma di Gantt, vero?”
E lui: “de che?”
sconforto…
“ehm…dico…è possibile inserire schemi, diagrammi, indicatori di
performance?”
Lui: “Secondo me è meglio evitare, scriva il tema su tutte le righe del
foglio senza lasciare spazi” !!!
“Ma non è un tema! E’ uno studio di caso!”
Panico…
“Aspetti professoressa adesso chiamo il Ministero”
Dopo un po’…“Dal ministero dicono di si, se sono contestualizzati e se
hanno un senso…”
Ragazzi, non ho parole!
A me sembra di aver fatto bene, ma tutti i colleghi hanno scritto come
fosse un tema, speriamo bene!
Ancora dal Lazio (altra scuola)
Soddisfatta della mia “performance”odierna. Dopo la brutta copia, che
mi ha impegnata due ore circa, il trauma! Chiedo al commissario
conferma sull’impostazione per schemi e il possibile uso di Gantt. Mi
ha detto di evitare. Poi torna indietro e molto concentrato: “… In
realtà non è prevista nessuna preclusione per le citazioni”. Mi è
rimasto il dubbio. Avrà scambiato Kant con Gantt? Mah! Comunque … alla
fine ho armonizzato lo schema dando un assetto più discorsivo. Non si
sa mai …
SULLA SORVEGLIANZA
In quanto a sorveglianza, pare che anche chi non faceva sul serio
si desse il tono di fare molto sul serio. Minacce e diversi
episodi di espulsione.
Vale la pena di sentire dalla viva voce dei candidati …
Dalla Puglia
La vicerettora della Cattolica di Milano ha espulso in tutto 11
sorpresi a copiare. Ai circa 200 ricorrenti, presentatisi nonostante la
retromarcia del Tar Puglia (quando hanno saputo erano già in albergo,
dicono) ha fatto trovare la scuola chiusa e i carabinieri. Ci ha
terrorizzato sulla possibile presenza di segni di riconoscimento, a
partire dai fogli saltati (anche sulla brutta? Non s’è capito..), lei
annulla tutto. Ci chiedevamo impauriti pareri sulla legittimità di un
asterisco, una cancellatura in brutta, se nel copiare in bella avremmo
dovuto o meno riscrivere il titolo, se iniziare dal primo rigo,
rischiando di “toccare” la sua firma o dal secondo, pena l’annullamento
… Decisa ed inflessibile, è arrivata dalla Lombardia nella sua terra
d’origine col preciso intento di salvare la scuola pugliese (su invito
della Stellacci?).
L’argomento della 2^ prova anche in Puglia è stato il bullismo: un
alunno, dopo ripetuti episodi di molestie, ferisce gravemente un
compagno rompendogli la testa con una pietra durante l’intervallo.
Così, mentre eravamo praticamente rannicchiati “col ragazzino preso a
sassate in attesa dell’ambulanza”, un sub-commissario, ma proprio sub
sub, un ometto smilzo col gilet, un metro e trenta d’altezza, riusciva
a guardarci dall’alto in basso, con l’idea di farci paura.
Sarebbe stato ben felice di piantare qualche grana ma, siccome nessuno
copiava, pretendeva di tiranneggiare sulle uscite in bagno o sui fogli.
Si è lasciato sfuggire frasi tipo “qui comando io” con un collega
trentino alto un metro e novanta che reclamava i suoi 10 minuti
annunciati con l’altoparlante. Ad una collega che voleva andare in
bagno ha detto “io ho il potere di chiamare i carabinieri e di
sbatterti fuori” e lei , giustamente “se non la smette, li chiamo io”.
Dalla Sicilia
• Le operazioni di
ingresso. Le operazioni di ingresso dei candidati nella sede
concorsuale si sono svolte in condizioni allucinanti: mille persone
accalcate davanti all’ingresso bloccato, traffico in tilt, difficoltà a
sentire i nominativi chiamati e a raggiungere l’entrata … e per di più
, quando qualcuno ha provveduto a portare un megafono mal funzionante,
è risuonato un ripetuto: Vergognatevi! Vergognatevi!
• I pizzini. Giuro
di non averne mai visti tanti tutti insieme in vita mia! Si racconta
che la commissione in alcune aule abbia invitato i candidati in modo
esplicito e minaccioso a spogliarsi di “ciò che noi sappiamo che
avete…”. Sembra che abbiano fatto un bottino eccellente … e che
qualcuno per sbarazzarsi dei pizzini abbia pure intasato un cesso.
Dalla Sardegna
• Intasato un cesso, dici? Ecco perchè da noi si
sentiva la puzza del bagno da 15 metri di distanza …
Non li hanno puliti tra i 2 giorni delle prove e hanno messo la carta
igienica solo dopo che ho protestato insieme ad altri … A proposito di
pizzini c’era una tipa che parlava con il collega che stava nel banco
dietro. Poi va in bagno. Aveva una grande gonna con sopra anche un
poncho arioso … rientra e subito gli dice: “Sì, sì, si può fare”
Dal Lazio
• A proposito di segni di riconoscimento. Anche noi
abbiamo avuto l’episodio fantozziano. Una candidata chiede: “Ho
sbagliato a scrivere una intera riga. Come correggo?”Risposta della
prof sorvegliante: “La deve sbarrare, metterla in un rettangolo e
firmare accanto alla correzione“.
FIRMARE???!!!! E’ stata giustiziata per direttissima sulla
cattedra!!!!!!
SUI MANUALI DI CONSULTAZIONE
Dopo un mese di ordini e contrordini , di ristampe last minute dei
manuali legislativi permessi alle prove, in diverse regioni c’è stato
comunque bagarre al riguardo.
Indicazioni arrivate all’ultimo minuto, pagine strappate, o più
benevolmente pinzettate, manuali ritirati e consultabili solo sul
tavolo della vigilanza e altro ancora. Ecco alcuni resoconti finali .
Dalla Sardegna
Mi hanno fatto strappare pagine del codice. Hanno tolto l’ordinanza sul
recupero dei debiti, pag 445 del codice Maggioli. Meno male che non mi
hanno toccato il codice Edises da 70 euro.
Dall’Emilia Romagna
Anche da noi con i Codici è stato un vero macello! Prima dicono una
cosa, poi ne dicono un’altra… Auriemma azzurro si, quello blu no, però
bisogna pinzettare tutte le pagine “con materiale di fonte
Ministeriale”… Anche il testo della Edises, che io avevo nell’edizione
verde, accettato soltanto se pinzettato, oppure bisognava strappare le
pagine !!! Testo giallo non ammesso !! Ma vi pare… alla fine, per non
rischiare che mi annullassero la prova, ho dovuto strappare alcuni DM,
Linee Guida e Note Ministeriali varie… mi piangeva il cuore! E mi è
venuta una grande rabbia. Siamo proprio nel Paese di Azzeccagarbugli!
Dalla Sicilia
Le istruzioni sono arrivate il secondo giorno delle prove, quando hanno
sciolto l’enigma delle norme consultabili: leggi, dlgs, dpr,
regolamenti, direttive, trattati e regolamenti comunitari, ccnl non
commentati. Dico io: potevano scriverlo anche due giorni prima sul sito
USR, visto che la presidente è pure prof.ssa universitaria di diritto
costituzionale? Nooo. Ma nessuno ha provveduto a ritirarci i codici.
Alle 16 del primo giorno è passata una nota scritta della commissione
che bandiva i codici Auriemmino, Edises nuova edizione e un altro che
non ricordo. Alle 18.40 (20 minuti prima della consegna) è passata
un’altra nota che diceva che i codici erano consultabili limitatamente
alle norme consentite. Il giorno dopo c’è stato il balletto codici sì,
codici no… poi è passata una commissaria risottolineando che i codici
in questione non si potevano usare perchè contenevano circolari e
ordinanze ministeriali. Alla fine nella mia aula abbiamo
depositato i codici sul tavolo della vigilanza e li abbiamo consultati
al bisogno.
SULLA CORREZIONE TEMPI E MODALITA’
Non solo non sono ancora stati resi noti i criteri di valutazione, ma
c’è persino discordanza sul come procedere. In una situazione così
caotica, prima di eliminare un candidato bisognerebbe avere alcune
certezze, per cui sono da apprezzare quelle commissioni che hanno
deciso di correggere entrambi gli scritti, prima di assegnare il
punteggio. E’ evidente che in totale assenza di criteri obiettivi e
trasparenti, è opportuno che la commissione abbia in mano più elementi
possibili di giudizio.
Dal Piemonte
La Commissione ha comunicato ufficialmente che prevede di terminar e la
correzione entro la fine di febbraio.
Dalla Puglia
La presidente di commissione è stata chiara: inizio correzioni 2
gennaio, fine correzioni entro febbraio. Lavoreranno due commissioni
(per 900 candidati), dedicando 15 minuti ad elaborato. Lettura
contestuale dei due elaborati. Ciascuna commissione si occuperà di 10
candidati al giorno, lavorando 5 ore.
Dalla Lombardia
Hanno detto che partono dalla prima prova e non procederanno alla
correzione della seconda per quei candidati che non superano la
prima.
Un’altra chicca dalla Lombardia
Pare che nonostante i temi che hanno dato, uno dei criteri di
valutazione sarà la “sinteticità”.
“Quando ormai stavamo scrivendo la bella copia, ci è arrivato un
suggerimento strano, secondo un commissario la bella copia doveva
essere una sintesi della minuta”.
(da Adi)
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