Con
l'avvicinarsi dell'apertura del nuovo anno scolastico la Flc Cgil
Sicilia rilancia la sua campagna di mobilitazione a difesa e per il
rilancio della scuola pubblica. Il sindacato annuncia che chiedera'
agli operatori e ai dirigenti scolastici di tenere le scuole aperte di
pomeriggio e di ''farle diventare luoghi liberi di discussione, di
confronto e di elaborazione di proposte da offrire al dibattito
politico per contrastare la deriva della scuola pubblica conseguente
alle scelte sbagliate del governo''. E' stata, inoltre, gia' inviata
una richiesta di incontro ai presidenti dei gruppi parlamentari
dell'Ars per chiedere il confronto e interventi per la
scuola.
''Le scuole, insieme agli Atenei - afferma Giusto Scozzaro,
segretario generale della Flc regionale -, devono diventare cuore
pulsante della protesta democratica e della proposta politica.
Insegnanti, studenti, personale Ata, dirigenti e genitori tutti insieme
devono chiedere a voce alta una scuola di qualita' per il futuro dei
giovani''. La Flc ricorda che ''i nuovi parametri del governo
cancellerebbero un terzo delle dirigenze, cosa che colpirebbe
soprattutto i comuni minori e le isole dove diverrebbe a rischio il
diritto allo studio e che circa 15 mila lavoratori della scuola hanno
perso il posto negli ultimi 3 anni e molti, anche in eta' avanzata,
sono stati costretti a trasferirsi al Nord''.
A fronte di questa situazione la Flc parla di ''colpevoli ritardi della
Regione che solo in questi giorni sembra muoversi per chiedere organico
in deroga piu' sotto l'onda emotiva suscitata dalle iniziative
spontanee di alcuni precari che per convinzione politica e disegno
strategico''. La Flc fa anche sapere che nei prossimi giorni decidera'
insieme al coordinamento regionale dei precari le modalita' di
prosieguo della mobilitazione regionale e nei territori ''perche'
un'altra scuola pubblica statale e' possibile''.
(Adnkronos)
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