“A subire la
scure del governo non sono soltanto le scuole statali di ogni ordine e
grado: tra le vittime dei tagli lineari di Tremonti figurano anche i
corsi serali istituiti presso i tecnici e i professionali e i CTP,
centri per l'istruzione degli adulti”. Lo afferma la deputata del Pd
Caterina Pes, prima firmataria di un'interrogazione al ministro
dell'istruzione, la quale spiega che “lo schema che dovrebbe
ridisegnare l'assetto organizzativo dei due ambiti non ha, infatti,
ancora ricevuto il parere definitivo – la seconda lettura – da parte
del consiglio dei ministri. Questo stop – ribadisce l'on. Pes - tiene
sospese migliaia di operatori scolastici – docenti e personale ATA –
che non hanno ancora ricevuto certezze sulla loro futura collocazione
professionale.
Per dare risposte agli studenti e ai docenti delle decine di
corsi serali e CTP sparsi per l'Italia ho rivolto al ministro Gelmini
insieme ai colleghi del Partito democratico in commissione cultura
della Camera un'interrogazione per sapere secondo quali modalità gli
studenti che hanno iniziato i corsi serali presso gli istituti tecnici
e professionali potranno proseguire e terminare questo iter formativo e
come si intenda ricollocare il personale eventualmente in esubero a
causa del ridimensionamento della rete scolastica. I corsi serali e di
istruzione per gli adulti rappresentano infatti un'opportunità
importante nel panorama della formazione scolastica e professionale e
sono coerenti col vasto progetto culturale teso favorire la formazione
permanente degli adulti da un lato e al contrasto della dispersione
scolastica e dell'analfabetismo dall'altro. Ma il documento che il
governo si appresta a varare sembra andare invece verso una direzione
opposta. “Sono a rischio le iscrizioni per gli anni precedenti, le
attività formative fin qui proposte, il numero complessivo degli
studenti e del personale impegnato. In base ai parametri predisposti
dal ministero gli iscritti dovrebbero scendere nei prossimi anni di ben
32.259 unità. La scure che si abbatte sui CTP e sui corsi serali si
inserisceall'interno del piano triennale di tagli che hanno investito
l'intero sistema formativo pubblico, dalla scuola primaria alla
secondaria di secondo grado. Ma in questo caso colpisce categorie –
come adulti disoccupati o in attività, ex studenti, diplomati - che
grazie all'istruzione tecnica e professionale cercano di rimettersi in
gioco nel mondo del lavoro e vedono svanire questa opportunità. Il
progetto in questione – conclude l'on Pes - contrasta inoltre con gli
indirizzi emanati dall'unione europea in fatto di istruzione rivolta
agli adulti e con il trattato di Lisbona. Soprattutto, ed è la cosa più
grave, riporta indietro di anni la proposta formativa e scolastica
italiana riducendo di fatto l'offerta culturale nel nostro
Paese”. (AGENPARL)
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