La Provincia di
Bolzano è una delle poche che non ha tagliato i fondi nel settore
scolastico: nella clausura la Giunta ha confermato questo impostazione
e discusso lo sviluppo del settore dopo la riforma delle superiori.
Anche in futuro la scuola altoatesina potrà contare su finanziamenti
adeguati, senza diminuire il personale: "In periodi di tagli alle
risorse, un segnale importante della Giunta provinciale che intende
puntare sui giovani atraverso l'istruzione e la formazione", ha
sottolineato l'assessore Tommasini illustrando le decisioni della
seduta a porte chiuse con Durnwalder e Berger. Sono stati approfonditi
gli aspetti che riguardano le direttive per l'eventuale soppressione di
scuole di montagna, il numero degli iscritti e i nuovi indirizzi
dell'istruzione
superiore.
I numeri degli iscritti alle superiori sono generalmente in aumento ed
è stata individuata una soddisfacente suddivisione di istituti e
indirizzi sul territorio. La Giunta ha confermato l'intenzione di non
autorizzare nuovi indirizzi senza un adeguato numero di studenti
iscritti. Riguardo alle scuole di montagna, la Giunta ha deciso di rivedere l'attuale
normativa che prevede la "sopravvivenza" solo per quelle con almeno 17
alunni, mentre vengono chiuse quelle sotto i 5 alunni e valutate caso
per caso le scuole che hanno tra i 5 e i 17 iscritti. "Ogni
decisione sarà presa nell'interesse del bambino, sulla base di un
concetto pedagogico che ci aiuti a capire se una scuola può essere
chiusa oppure no", ha detto Durnwalder. Non si tratta quindi di
valutare solo il numero degli alunni o la distanza dalla scuola più
vicina, ma in primis di assicurare allo scolaro la migliore formazione
possibile in una scuola con le dimensioni adatte.(AGENPARL)
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