Secondo un’indagine
svolta da Almadiploma (associazione di istituti secondari nata sul
modello del consorzio Almalaurea) il 44% dei neodiplomati se potessero
tornare indietro farebbe una scelta diversa sebbene sia abbastanza
soddisfatto sia per l’esperienza scolastica fatta sia per i professori.
Il campionne analizzato è di quasi quarantamila studenti usciti dalla
Maturità 2010, in particolare in Puglia, Calabria, Lombardia, Piemonte,
Toscana, Veneto ed Emilia Romagna.
Lo studio rivela che alla vigilia del diploma 62 ragazzi su 100 avevano
già deciso di iscriversi all’università, che il voto medio di diploma è
di 76,3 su 100 (ottiene i risultati massimi il 32%) e conferma che gli
indirizzi liceali si caratterizzano per una forte presenza di studenti
di estrazione borghese. Nel complesso, i diplomati si dichiarano
piuttosto soddisfatti per l’esperienza scolastica fatta: 35 studenti su
100 sono decisamente soddisfatti e 51 su 100 lo sono moderatamente.
Giudizio favorevole anche nei confronti degli insegnanti: l’85% dei
diplomati è soddisfatto della loro competenza, il 78% della chiarezza
espositiva e della disponibilità al dialogo e il 67% della loro
capacità di valutazione. Meno apprezzati i laboratori (57%) e, in
particolare, le aule e l’organizzazione scolastica: in questo caso i
giudizi positivi sono solo uno su due.
Sebbene i diplomati nel 2010 che confermerebbero la propria scelta
superano la metà (55%), il 44% degli studenti cambierebbe: 11 su 100
ripeterebbero l’indirizzo ma in un’altra scuola; 9 sceglierebbero un
diverso indirizzo della propria scuola e 25 cambierebbero sia scuola
sia indirizzo.
Alla vigilia della conclusione degli studi superiori, 62 diplomati su
100 intendono iscriversi all’università, 8 su cento sono interessati ad
attività di qualificazione al di fuori dell’università e il 26% non
intende proseguire gli studi.
Dal punto di vista delle prospettive post-diploma le caratterizzazioni
dei percorsi di studio sono nettissime. Tutti e tre i diplomi liceali
preludono chiaramente allo studio universitario: il 91% dei diplomati
2010 nei licei ha intenzione di iscriversi a un corso di laurea. Negli
indirizzi tecnici, invece, vuole andare all’università poco meno della
metà dei diplomati (47%), mentre negli indirizzi professionali solo 24
su cento hanno intenzione di iscriversi all’università.
Sebbene il mercato del lavoro tenda a chiedere flessibilità e inviti
spesso i giovani a divenire “imprenditori di se stessi”, i diplomati
cercano in particolare stabilità del lavoro e acquisizione di
professionalità e gradiscono il contratto a tempo indeterminato pi— di
qualsiasi altra tipologia contrattuale. (da LASTAMPA.it )
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