In Valle d'Aosta
sono nove le sedi di scuole primarie e dell'infanzia che si trovano in
zone montane, quindi con significative distanze dal fondovalle e con
una popolazione scolastica limitata. I Comuni che ospitano questi
istituti sono Valgrisenche, Cogne, Rhemes-Notre-Dame, Gressoney La
Trinite', Valsavarenche, Champorcher, Valtournenche-Breuil, La Thuile e
Torgnon. ''Per essi - dice l'assessore regionale all'Istruzione,
Laurent Vierin - abbiamo voluto consentire il mantenimeto delle
sedi''.L'attenzione per le scuole di montagna si e' concretizzata, in
Valle, con l'applicazione delle legge regionale 18 del 2005, che
esplicitamente le cita. La sua applicazione e' cominciata nel 2006 per
le scuole primarie ed e' proseguita, lo scorso anno, anche per le
scuole d'infanzia. Vierin ha voluto sottolineare l'importanza di questi
istituti inaugurando l'anno scolastico 2010-2011 proprio in una delle
sedi di montagna, quella di Rhemes-Notre-Dame: ''Non e' stata una
scelta casuale - commenta - ma un momento concreto di testimonianza
dell'investimento che l'assessorato fa sulle scuole di montagna.
Vogliamo continuare ad assicurare, infatti, un servizio scolastico
territorialmente capillare e qualitativamente impeccabile nel nostro
territorio''.
Un orientamento che, secondo Vierin, ha le sue radici nella tradizione
delle 'ecoles de hameau', le vecchie scuole di villaggio - soppresse
durante il regime fascista - che, dice, ''rappresentano per la nostra
storia il segno dell'importanza che la comunita' valdostana attribuisce
da sempre all'istruzione delle giovani generazioni''.
''Rhêmes - conclude l'assessore - senza la legge regionale avrebbe
quest'anno perso la scuola dell'infanzia, cosi' come Valgrisenche e
Champorcher. Aver operato per la sua apertura e aver rilevato
l'interesse e la partecipazione di tutta la comunita' al momento
dell'inaugurazione dell'anno scolastico e' stato un grande motivo di
soddisfazione e un'ulteriore conferma della positiva ricaduta
sull'intera popolazione degli interventi sull'istruzione e sulla
crescita dei nostri giovani''. (ANSA)
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