Alla cortese attenzione
Dott.ssa E. Gregorini c/o segreteria Ministero Università Ricerca
Dott. L. Chiappetta c/o Direzione Generale Ministero Università Ricerca
Dott. G. Di Stefano c/o Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia
Dott. C. Dinolfo c/o Ufficio Scolastico Provinciale di Messina
Mittente
D’Andrea Santino
Via Carlo Giunta, 19
98040 Venetico Marina (Me)
Oggetto: richiesta chiarimenti
Il sottoscritto D’Andrea Santino nato a Milazzo (Me) il 09.05.1976,
residente in Santa Maria di Licodia (Ct) in Via La Marmora n. 35,
domiciliato in Venetico (Me) Via Carlo Giunta n. 19, codice fiscale
DNDSTN76E09F206U, utilmente inserito nella graduatorie ad esaurimento
della provincia di Catania, nonché posizionato in “coda” nelle province
di Messina, Prato e Arezzo per la classe di concorso C520 intende con
la presente formalmente chiedere informazioni a riguardo dei punti che
meglio si esplicano di seguito:
- Alla data di scrittura della presente non risultano
effettuate le convocazioni del personale docente per la scuola
secondaria di secondo grado nella provincia di Messina senza, peraltro,
che l’Ufficio Scolastico preposto abbia comunicato in alcun modo le
motivazioni relativa a tale, per me incomprensibile, ritardo. A
più di una settimana dall’inizio delle lezioni nella provincia di
Messina non si hanno certezze circa la data di convocazione degli
aspiranti a supplenza annuale.
- In merito all’annoso problema relativo alla
sicurezza sui luoghi di lavoro per cui addirittura uno spot
pubblicitario va in onda nelle televisioni nazionali, risulta allo
scrivente che numerosissime classi siano state autorizzate, non solo a
Messina e provincia, derogando dal limite massimo previsto di alunni
per classe. Quanto detto costituisce, a detta dello scrivente,
grave pregiudizio alla sicurezza di alunni e operatori scolastici che a
vario titolo operano all’interno delle scuole.
Personalmente ritengo gravissimo che un ministro possa millantare che
tutte le operazioni di nomina si siano regolarmente concluse in tutta
Italia mentre esistono realtà come quella messinese che vivono ritardi
abissali e ciò tanto a scapito della componente alunni, quanto a
scapito della componente docente che semmai non sufficientemente
vessata da discutibilissimi provvedimenti, si trova a dover
fronteggiare non solo il danno ma fino anche la beffa. Per quanto
attiene il problema relativo alla sicurezza, quindi in riferimento alla
legge relativa, lo scrivente intende chiedere formalmente come si possa
da un lato “decantare” la sicurezza nei luoghi di lavoro e dall’altro
porre in essere provvedimenti che da essa derogano contravvenendo a
principi elementari di logica, prima ancora che di diritto.
Ognuno per quanto di Vostra competenza abbia la bontà e il buon senso
di rispondere a quanto da me richiesto poiché quanto dallo scrivente
palesato è pensiero comune di migliaia di uomini e donne che vivono la
scuola ancora come una missione e non come un ammortizzatore sociale.
In fede
Venetico, 21 settembre 2010
Santino D’Andrea