Scuola media, si
cambia. Il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini ha deciso di
accelerare nell'attuazione del piano nazionale Qualità e Merito. Vale a
dire, un doppio test a inizio e fine anno per valutare la preparazione
iniziale dei ragazzi e gli eventuali miglioramenti ottenuti al termine
delle lezioni.
Quest'anno, saranno oltre mille gli istituti secondari di primo grado
che sottoporranno alle prove gli studenti. Complessivamente, saranno
interessati dalla nuova rilevazione 50mila ragazzi (32.400 in più
rispetto ai 17.600 del 2009-2010), che verranno esaminati in matematica
e italiano. Lo scorso anno i test sono stati fatti solo in matematica.
In aumento anche il numero di docenti coinvolti, che passeranno da 770
a 2mila, assistiti da 200 tutor (12 in più rispetto al 2009-2010). Lo
scorso anno i test sono stati fatti solo in matematica. In aumento
anche il numero di docenti coinvolti, che passeranno da 770 a 2mila,
assistiti da 200 tutor (12 in più rispetto al 2009-2010). Entro il
2013, il 50% delle scuole medie sarà interessato alle nuove prove, che
dal 2011-2012 partiranno anche alle superiori. Successivamente, in modo
graduale, il meccanismo entrerà a regime in tutti gli ordini e gradi.
Le prove saranno predisposte dall'Invalsi, l'istituto nazionale con il
compito di valutare la scuola italiana, che, in base a una direttiva
2008, cura anche le rilevazioni campionarie alle elementari e la prova
nazionale di terza media. E che, in questi giorni, sottolinea il
presidente dell'istituto che ha sede a villa Falconieri a Frascati
(Rm), Piero Cipollone, sta iniziando "a studiare" anche il nuovo test
da introdurre all'esame di maturità, che viale Trastevere ha intenzione
di far partire dal 2012, in sostituzione del caro e vecchio "quizzone",
attualmente gestito dalle singole commissioni d'esame. La nuova prova
sarà strutturata in una serie di quiz multidisciplinari, che saranno
somministrati in modo standard in tutte le scuole.
Del resto, ha spiegato Cipollone, «l'importanza di avere, dalle
elementari alle superiori, parametri obiettivi di valutazione dei
ragazzi è utile in primo luogo alle scuole e ai singoli insegnanti, che
possono orientare la didattica in modo più efficace». Per esempio,
nell'ultimo rapporto su elementari e prima media, ha ricordato il
numero uno dell'Invalsi, è emerso come, in italiano, le lacune più
vistose siano state in grammatica e comprensione del testo, e che, in
generale, l'apprendimento dei bambini immigrati è più lento e
difficoltoso.
Ma test obiettivi sono importanti anche sul fronte della politica
scolastica. «Sapere infatti che in alcune aree geografiche, specie più
povere e disagiate - ha sottolineato Cipollone - la scuola non riesce a
fare la differenza, può essere un'informazione utile per cercare di
correre ai ripari».
Le prove poi non sono particolarmente difficili. La dimostrazione più
recente è arrivata dai risultati della prova nazionale Invalsi di terza
media dello scorso anno. Quiz e domande a risposte multiple in italiano
e matematica, da risolvere in due ore, che anche quest'anno faranno
media, assieme ai voti d'ammissione, delle tre prove scritte e del
colloquio multidisciplinare. Nel 2009-2010 sono stati affrontati da
579.869 studenti, che se la sono cavata tutto sommato bene. Secondo i
dati definitivi diffusi dal ministero dell'Istruzione, l'esame di terza
media è stato superato dal 99,5% dei ragazzi: una percentuale stabile
nelle ultime tre edizioni. Dopo otto anni di scuola, si è confermata la
miglior preparazione delle ragazze: solo il 3,6% non è stato ammesso
alle prove, contro il 5,6% dei maschi. E le difficoltà degli studenti
stranieri, che hanno registrato un tasso d'ammissione agli esami di 9
punti percentuali inferiore a quello dei colleghi italiani.
La politica del rigore voluta dal ministro Gelmini si è sentita nella
diminuzione degli studenti ammessi agli esami: il 95,4%, in calo dello
0,3% rispetto al 2008-2009 e dell'1,3% rispetto all'anno prima.
Basse tuttavia le valutazioni medie riportate dagli esaminandi nella
prova Invalsi: 6,3. E ciò ha inciso - in negativo - sul voto finale
dell'esame, che dal 2008-2009 è tornato ad essere espresso in decimi.
Un terzo dei promossi infatti, vale a dire il 33,4%, ha riportato sei
in giudizio, mentre il 27% ha ottenuto il sette. Otto e nove sono stati
i voti finali, rispettivamente, del 20,2% e del 13,8% dei ragazzi
esaminati. Esigua la percentuale di votazioni pari a dieci, il 4,4%,
mentre la lode è stata assegnata ad appena l'1,3% degli studenti.
In genere, il colloquio è risultato la prova più gradita ai ragazzi,
che hanno riportato il punteggio medio più alto, 7,5. A seguire, il
tema d'italiano (7,4). Appena sotto la sufficienza, 5,9, invece, la
votazione media nella seconda lingua straniera, a testimonianza delle
note difficoltà dei nostri ragazzi nell'approccio verso le altre lingue.
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L'AULA
Esame Invalsi
Alunni stranieri
La scure dei tagli imposti dal ministro dell'Economia Tremonti si
abbatte soprattutto sulle scuole. Il numero dei docenti a tempo
indeterminato e determinato fino al termine delle lezioni si avvia a
scendere sotto quota 700 mila. Erano 720 mila nel 2000/2001, sono
arrivati a 701 mila lo scorso anno.
Con l'entrata in vigore della seconda annualità della riforma della
scuola, da settembre i tagli in organico di diritto complessivamente
sono stati di altri 20 mila posti, 5 mila in organico di diritto.
Ora di 60 minuti
In classe ma (forse) ancora per poco. A novembre scorso infatti la
Corte europea di Strasburgo aveva dato ragione a Soile Lautsi, la donna
finlandese che nel 2002 aveva presentato ricorso contro il crocifisso.
Alla sentenza il governo italiano ha poi presentato appello e a giugno
si è tenuta l'udienza della Grande Camera della Corte europea dei
diritti dell'uomo a Strasburgo. Nel corso delle tre ore della seduta il
Governo italiano ha esposto le ragioni del sì al crocifisso e ha
depositato una memoria in difesa del simbolo della cristianità. La
sentenza è attesa entro la fine dell'anno.
Quanti alunni per classe
Fino a 26 bambini alle elementari (27 nel caso di resti) e fino a 29 in
caso di eccedenze alle medie. Il ministro dell'Istruzione ha elevato il
tetto di alunni nelle classi che in precedenza alle elemenatri era
fissato a 25. La presenza minima in classe di studenti è fissata a
quota 15, che scende a 10 nelle zone di montagna e nelle piccole isole.
Alle medie le classi prime sono costituite di norma da non più di 27
alunni e non meno di 18. Lo scorso anno le classi prime erano
costituite da 25 alunni e il minimo era 15. Le classi seconde e terze
dovranno essere in numero pari alle prime e seconde, rispettivamente, a
condizione però che il numero medio non sia inferiore a 20 alunni per
classe (il vecchio paramento medio era 15).
Insegnanti
Nelle prime classi di elementari, medie e superiori quest'anno si
sperimenterà il tetto del 30% di presenza di alunni stranieri per
favorire l'integrazione tra ragazzi di diversa nazionalità. Lo scorso
anno risultavano iscritti 629.360 alunni stranieri, il 7% del totale.
La novità sarà estesa gradualmente in tutte le altre classi.
Crocifisso
Da quanti minuti è formata l'ora scolastica? Quasi mai 60, spesso 55, o
addirittura 50. Tra le misure previste dal ministero per aumentare
l'efficienza del sistema di istruzione c'è quella di recuperare, visto
che sono pagati, i minuti persi che si traducono nel corso dell'anno in
montagne di ore di minor insegnamento. Lo “sconto” di orario è legato
alla riduzione della durata delle lezioni dipendente da “cause di forza
maggiore” (mancanza di trasporti e di mense scolastiche). Si tratta di
una consuetudine ampiamente diffusa nelle scuole medie e superiori di
tutto il territorio nazionale: invece di 60 minuti, in migliaia di
scuole l'unità didattica è fatta durare, di regola, 50 o 55 minuti.
Questa eccezione, ormai diventata una regola, è permette di effettuare
l'orario prolungato senza rientri pomeridiani che sono di difficile
gestione. Ora la Gelmini ha detto basta. Bisognerà verificare quanti
presidi si atterranno alla nuova disposizione.
Nuovi strumenti
Lo scorso anno scolastico le Lim, le lavagne interattive multimediali,
erano presenti in 1.180 classi ma quest'anno sono già salite a 9mila.
Grazie al piano e-gov 2012 sono stati messi in campo 241 milioni di
euro per la didattica interattiva ma non solo.
Il piano punta al completamento di una rete capace di collegare,
tramite il Sistema pubblico di connettività, le 11.500 scuole e i
42mila plessi scolastici del Paese.
Tra gli obiettivi futuri il registro di classe elettronico, le
comunicazioni con le famiglie soltanto in forma digitale e la pagella
online introdotta finora solo in alcune scuole e che dovrebbe essere
obbligatoria per tutte entro due anni.
Inizio d'anno con le prove Invalsi per circa mille scuole medie. È la
novità più grossa predisposta dal Piano per la qualità e il merito
nella scuola italiana messo a punto dal ministero dell'Istruzione e
consiste nell'introduzione dei test sia all'inizio dell'anno
scolastico, per rilevare la reale e iniziale preparazione degli
studenti, sia alla fine dell'anno, per verificare i miglioramenti
ottenuti. Si partirà dunque da subito su un campione di scuole
secondarie di primo grado, mentre dal 2013 invece partiranno con i test
Invalsi a settembre anche i licei. L'obiettivo è quello di misurare
sempre di più la qualità della preparazione degli studenti per arrivare
poi in futuro a valutare in maniera oggettiva i rendimenti delle
singole classi e, magari, arrivare a stilare una classifica degli
istituti migliori.
I NUMERI
579.869
È il numero di ragazzi che hanno sostenuto l'esame di terza media lo
scorso anno scolastico 99,5%
La percentuale di promossi all'esame di terza media 2009-2010. Un dato
che si è confermato stabile nelle ultime tre annate 7,3
Il voto medio finale conseguito dai ragazzi agli esami di terza media
2009-2010. Gli studenti sono andati meglio nel colloquio orale: 7,5. In
italiano, il voto medio è stato di 7,4; in matematica e prima lingua
straniera si è fermato a 7,2. Più basse le votazioni medie alla prova
Invalsi e alla seconda lingua straniera: rispettivamente, 6,3 e 5,9.
1,3% La percentuale dei "licenziati" all'esame di terza media 2009-2010
con "dieci e lode". Il 4,4% ha portato a casa il dieci. Un terzo dei
promossi, il 33,4%, ha preso sei, il 27% ha ottenuto il sette.
(da Il Sole24Ore)
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