Lettera aperta sul problema dei precari
della scuola a firma dei sindacati abruzzesi
AL PRESIDENTE REGIONE ABRUZZO / COMMISSARIO SISMA
Gianni Chiodi
ALL'ASSESSORE REGIONALE Lavoro Formazione Istruzione
Paolo Gatti
AL VICE-COMMISSARIO SISMA
Massimo Cialente
p.c. AL DIRETTORE UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE
Carlo Petracca
Oggetto: emergenza precari scuola
E' prossima l'apertura dell'anno scolastico 2010/2011, ma il problema
più grave della scuola abruzzese non è stato ancora né discusso né
affrontato.
Infatti, nonostante le nostre reiterate richieste e qualche impegno
annunciato alle Confederazioni, non è stato istituito il tavolo
regionale sulle problematiche della scuola post-terremoto al cui
interno assumono una dimensione preponderante gli effetti dei tagli
agli organici del personale scolastico operati dall'applicazione della
Legge n.133/2008.
Ai tagli del passato a.s.2009/2010 (in totale n.1442 posti in meno) si
sono aggiunti quelli per l'a.s.2010/2011 che corrispondono a meno 1112
posti di lavoro.
Questo richiamo ai disastrosi effetti della Legge n.133 (ovviamente già
noti) è necessario per comprendere le motivazioni della nostra costante
denuncia della insufficienza delle risorse economiche stanziate dalla
Legge n.77/2009 (ex D.L.n.39, c.d.decreto Abruzzo) per la scuola.
Nel corso dell'a.s.2009/2010 è stata fondamentale per il funzionamento
della scuola l'autorizzazione di n.678 contratti di supplenza annuale,
con un costo totale di euro 14.804.425,79 (come certificato dal
Direttore dell'USR).
Tale spesa è stata possibile utilizzando gli stanziamenti della Legge
n.77, attingendo
una quota dall'anno 2009 e un'altra dall'anno 2010. Il problema che
oggi ormai si pone in modo drammatico è il rinnovo dei suddetti 678
contratti di lavoro, assolutamente necessari anche per il prossimo anno
scolastico. Infatti, le risorse economiche residue nello stanziamento
anno 2010 ammontano a circa 4 milioni di euro e lo stanziamento totale
per l'anno 2011 è solo di 2,3 milioni di euro!
Le scriventi organizzazioni sindacali sono consapevoli della grave
situazione del lavoro nella nostra Regione e nell'intero Paese. Ma
sappiamo anche che sulla scuola altre Regioni sono scese in campo con
risorse consistenti. Non è, quindi, accettabile il totale silenzio
adottato fino ad oggi dalla Regione Abruzzo sulla scuola pubblica.
Chiediamo al Presidente Chiodi di volgere con estrema urgenza la sua
attenzione al problema di almeno 678 precari terremotati e di
individuare con i Ministeri dell'Economia e dell'Istruzione un idoneo
intervento finanziario. Per dare un sostegno concreto al funzionamento
della scuola nel prossimo anno scolastico bisogna riattivare tutte le
suddette supplenze e per fare ciò sono necessari, da subito, almeno 9
milioni di euro. Insistiamo, infine, per un tavolo di confronto
specifico e tecnico sulle varie problematiche della scuola in Abruzzo.
In attesa di un riscontro inviamo cordiali saluti.
FLC-CGIL: C.Angrilli
CISL-Scuola: A.Leonzio
UIL-Scuola: E.Taglieri
SNALS-Confsal: C.Frascari
(da
http://www.abruzzo24ore.tv/news)
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