Aule
sporche, vecchie e fatiscenti. Senza contare il pericolo a cui gli
studenti sono sottoposti quotidianamente. La fotografia fatta dal
rapporto fatto da Cittadinanzattiva sulle
scuole italiane non è certo delle migliori. La maggior parte risultano
cadenti e pericolanti. Ma il dato che fa realmente preoccupare è che un
terzo degli istituti italiani non sono in possesso dei certificati di
agibilità statica. In sostanza non sono sicuri in caso di terremoto.
IL TOP- E se la migliore tra le 106 monitorate in tutta Italia, 48
elementari, 18 medie, 19 superiori, 11 scuole dell'infanzia e 10
istituti comprensivi risulta essere l'Istituto tecnico Comemrciale e
Geometri di Matelica (Macerata) dietro la lavagna finiscono invece
l'Ipsia di Matera e la scuola elementare Cervi di La Spezia. (da http://www.affaritaliani.it/cronache/italia_frana_rischio_scuole_ospedali090710.html)
BOCCIATI - Intonaco che cade, infiltrazioni, quadri elettrici aperti e
le finestre malandate. E il motivo delle bocciature si riassume in una
sola parola: fatiscenza. Delle aule, dei corridoi, dei laboratori. In
ogni classe ci sono finestre rotte o scheggiate, porte inutilizzabili e
impianti elettrici poco sicuri. E la denuncia non è solo per pochi casi
isolati. Almeno il 27 % delle scuole ha uno stato di manutenzione
inadeguato. Tanto che nel 88% dei casi analizzati è stato richiesto
un'intervento di manutenzione e addirittura in quasi la metà degli
istituti è stato obbligatorio richiederne uno straordinario. Scuole
risalenti agli anni '40 dove sono facili crolli e cedimenti, sempre
all'ordine del giorno nella cronaca locale.
BARRIERE ARCHITETTONICHE- Ma non solo. Se aumenta il numero dei
diversamente abili nelle classi, in una scuola su 5 un disabile non può
neanche attraversare il portone. Semplicemente perchè le barriere
architettoniche glielo impediscono. Solo la metà degli istituti
dispongono di un ascensore, che però nel 23% dei casi è rotto o
comunque non funziona. Per non parlare di classi e palestre che si
trasformano in vere e proprie prigioni per chi ha ridotte capacità
motorie. E l'odissea, se questo già non bastasse, continua con le aule
preposte per la mensa: il 17 % non sono adatte ad ospitare dei disabili.
LA PALESTRA- Ma se le aule sono decadenti, l'ambiente scolastico più
malandato resta comunque la palestra. Insomma il luogo di divertimenti
e giochi diventa, per quasi il 30% degli studenti, scomodo,
insicuro e senza attrezzatura adeguata. Spogliatoi compresi. E
passeggiando per i corridoi il degrado non è da meno. Fili volanti,
cavi scoperti e quadri elettrici aperti, soprattutto nelle aule
computer. E soprattutto sono rare le aule verdi: ad utilizzare le fonti
di energia rinnovabile sono solo il 7% dei casi.
NIENTE AGIBILITA'- Ma la realtà più inquientante riguarda il rischio
sismico e idrogeologico. Più della metà degli istituti monitorati si
trova in aree pericolose sia dal punto di vista dei terremoti (54%) sia
per il rischio idrogeologico (26%). Ma il dato allarmante è che un
terzo delle strutture non è in possesso del certificato di agibilità
statica che accerta la sicurezza di un edificio in caso di sisma. In
parole povere o la documentazione è incompleta o, nelle peggiori delle
ipotesi, non è stata neanche rilasciata. E questo proprio nelle scuole
dove il pericolo dei terremoti è più alto.
Floriana Rullo
redazione@aetnanet.org