La scuola trentina è a
rischio caos. Il Tar di Trento, infatti, ha accolto il ricorso di una
insegnante elementare contro le nuove graduatorie della Provincia che
privilegerebbero i trentini. L’ordinanza blocca, di fatto, le
graduatorie e l’assessorato all’istruzione potrebbe vedersi costretto a
rispolverare quelle vecchie in attesa del pronunciamento della Corte
Costituzionale.
Il ricorso è stato presentato da Flavia Chiaro, insegnate alle scuole
elementari e rappresentata dall’avvocato Andrea Maria Valorsi, che a
causa dei nuovi criteri per le graduatorie si è vista scavalcare da 82
colleghi. La Provincia, infatti, ha inserito 40 punti per quegli
insegnanti che lavorano da più di 3 anni in Trentino.
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. Una discriminazione secondo l’insegnante che ha deciso di rivolgersi
al Tar di Trento contro la Provincia. Giovedì il tribunale
amministrativo si è espresso accogliendo la richiesta di sospensione
delle nuove graduatorie poiché avrebbe riscontrato una «fondata
illegittimità» in relazione al “bonus” legato all’a nzianità di
servizio in provincia di Trento. Il consiglio, presieduto da Francesco
Mariuzzo, ha deciso di sospendere l’a deguameneto delle graduatorie
anche perché, nel giro di pochi giorni, sarebbero diventate ufficiali
per volontà della giunta. Quest’ordindanza, in attesa della sentenza
della Corte Costituzionale (che però non arriverà in tempi brevi),
cambia decisamente le carte in tavola alla Provincia. I legali si sono
messi immediatamente al lavoro per trovare la soluzione più idonea. È
molto probabile, però, che siano ripristinate le graduatorie
preesistenti per permettere il regolare inizio dell’ano scolastico e
l’assegnazione delle cattedre ai docenti.
L’assessore provinciale all’istruzione, Marta Dalmaso, una volta
appresa la notizia della sentenza ha fatto sapere che «le sentenze
vanno rispettate in ogni caso», ma ha anche colto l’occasione per
esprimere preoccupazione e rammarico. «Anche in questo caso - ha
commentato - si nota come nel mondo della scuola siano tutelati gli
interessi di tutti, tranne quelli degli studenti. La nostra intenzione
con le nuove graduatorie era quella di favorire la qualità e la
continuità dell’istruzione nel sistema trentino. Alla luce di questa
sentenza vedremo di trovare la soluzione migliore evitando disagi e
garantendo il regolare avvio del prossimo anno scolastico. Intanto - ha
concluso - attendiamo con serenità la sentenza della Corte
Costituzionale». La prossima settimana sono stati convocati i sindacati.
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